domenica 2 gennaio 2011

Secondo Gentiloni e Franco la situazione attuale del Cattolicesimo è lontana dal successo quasi trionfale di qualche decennio fa (Manifesto). Ma davvero?

Clicca qui per leggere l'articolo.
Carissimi Gentiloni e Franco, ma a chi pensate di darla a bere? La Chiesa trionfante ha lasciato finalmente il posto alla Chiesa penitente. Ed era ora! Ma davvero pensate che la Chiesa dei fasti esistesse davvero? Ma va la'! Probabilmente albergava solo nella "testa" dei media! La prova? Gli scandali dei preti pedofili, la situazione dello Ior (ne parliamo seriamente?) e quella dei Cattolici in Cina non nascono di certo il 19 aprile 2005. Cari signori, gli scandali c'erano gia', ma nessuno ne parlava. I media ed i commentatori accorti dovrebbero chiedersi perche' giornali e televisioni hanno preferito tacere invece di denunciare, come sarebbe stato dovere della loro professione. Si dia atto a Benedetto XVI di avere inciso la piaga invece di "rimpiangere" un trionfo che ha senso solo come specchietto per le allodole.

10 commenti:

mariateresa ha detto...

se posso aggiungere un'osservazione l'assemblea dei vescovi cinesi " è ben frequentata", ma a bastonate....
Si è dimenticato di notarlo Gentiloni?
Persone della generazione di Gentiloni (che non è certo un tenero virgulto) hanno visto fallire miseramente i propri ideali di comunismo e non si fanno una ragione che la Chiesa invece viva e persista. Anche tra molte difficoltà, certo ma è lì, viva e vegeta. Invece il mito del sol dell'avvenire si è risolto in un peto storico. Milioni di persone ci hanno creduto, è vero, anche in buonafede. Ma si sbagliavano.
In una cosa forse Gentiloni ha ragione: certe richieste e movimenti nelle chiese nazionali europee, penso alla Germania per esempio o all'Austria sembrano prefigurare una specie di Chiesa patriottica contrapposta a quella di Roma. Una bellezza.Con le nomine dei vescovi fatte dal governo.
Io credo che Gentiloni si auguri che la Cina metta in riga Roma. E' più forte di lui, non ne può fare a mano.Mi suona come un riflesso condizionato.
Lo stesso che ho colto in un mio amico che non riusciva a criticare Lula per il caso Battisti.Era imbarazzato come una vergine violata. Alla fine mi ha detto che la colpa è di Berlusconi.E' lo stesso riflesso condizionato.

Anonimo ha detto...

Come scrivi giustamente tu, Raffa, era ora? La Chiesa cosiddetta trionfate del passato è un mito, null'altro. E giornalisti e commentatori vari hanno le loro precise responsabilità. Bello sarebbe se Franco e soci lo ammettessero.
Alessia

Anonimo ha detto...

Quello che scrive Gentiloni sulla Cina è agghiacciante e demenziale, ma non stupefacente se si considera che il Manifesto di definisce quotidiano comunista.
Alessia

Raffaella ha detto...

Ciao carissime :-)))
Stessa sensazione di Mariateresa: ieri, a pranzo, un parente, imbarazzato per il comportamento del mito (???) Lula, ha concluso dando la colpa a Berlusconi!
Comodo...molto comodo!
Se si imparasse ad usare la propria testa, certe figuracce si eviterebbero...
R.

laura ha detto...

Condivido. Meglio denunciare e fare penitenza che nascondere, tanto Papa Benedetto è guidato dallo Spirito Santo e la promessa che, malgrado tutto, "non praevalebunt!"

Anonimo ha detto...

Non deve essere facile essere tuo parente Raffaella. )

Raffaella ha detto...

Dipende, caro Anonimo!
R.

gemma ha detto...

dipende cosa si intende per successo, e dipende da cosa si racconta e si mostra. Anni fa era molto facile non vedere ciò che non piaceva, senza internet, senza le notizie, i filmati, le opinioni, i wikileaks che corrono veloci sul filo del web, il giornalismo inchiesta che entra nelle tue case mentre sei in salotto. Così accadeva che gli abusati non trovavano voce, o nessuno la divulgava, o semplicemente non arrivava ai più , quindi non esistevano. Un problema quello della pedofilia che finchè non è emerso, non c'era, non scandalizzava e non oscurava nessuna luce.
Accadeva che di quanto potesse esserci di indicibile nella gestione dello Ior o nei sacri palazzi si sussurrava, si insinuava, ma infine si archiviava. E si dimenticava
Nessuno scandalo sfiorava pubblicamente la Chiesa, l'otto per mille era salvo e i trionfi visibili e assicurati. E coi trionfi, si sa, fioriscono i consensi. Purtroppo, la storia prima o poi consegna il conto, e semplicemente una parte è arrivata adesso. Ne prendiamo atto, con umiltà e a volte forse anche con un pò di vergogna, ma che soloni dormienti a intermittenza vengano a raccontarci in uno dei loro momenti di veglia che non vedono più le luci che vedevano prima, lo trovo francamente ridicolo. Le luci si sono abbassate, certo, ma come avrebbe potuto essere altrimenti, con tutto quello che è emerso? Saltando i coperchi, oltre ai bubboni è uscita anche la luce. Meglio così, se serve a far pulizia. E se la fede di massa deve andare a braccetto con la consuetudine tradizionale o la superstizione o col "credo a modo mio" quando tutto va bene, meglio il rigore del pochi ma buoni e credenti per consapevolezza, non finchè c'è da far festa.
Riguardo alle rivendicazioni delle chiese locali europee di cui parla mariateresa, , non è che in Germania per esempio le cose andassero diversamente già nei tempi del post concilio, quando teologi e vescovi locali pubblicavano una petizione al giorno. In quanto all'esempio della Cina che potrebbe prendere piede in altri paesi, onestamente non mi pare tanto pensabile. Lì non si tratta di un semplice scisma da parte di liberi individui che decidono di far parte di una libera chiesa locale autonoma, ma di una chiesa di regime. Ma regime è una parola di cui certi signori faticano ancora oggi ad avere consapevolezza . Per loro, pur di abolire il papato di Roma, va bene anche il papato di regime
Alla fine quel che disturba non sono le religioni in quanto tali, le chiese, ma la Chiesa, quella universale, che fa riferimento ad un solo capo, che ispira gli stessi principi nelle coscienze degli uomini di tutto il mondo, indipendentemente da chi prova a governarli.

Anonimo ha detto...

Gentiloni è un politico, e parla, spesso a sproposito, da politico.
Il titolo, comunque, a mio modesto avviso a qualche cosa di vero. Ho personalmente conosciuto e praticato nella mia lontana infanzia ed adolescenza il cristianesimo di Pio XII (morto nel 1958) e vi dò onesta assicurazione che quel cristianesimo era realmente trionfante: le chiese brulicavano di fedeli, le cerimonie religiose esterne erano affollatissime, i catechismi molto frequentati, gli oratori pieni di giovani, le comunioni ancora abbastanza praticate, il culto della Madonna a livelli "esponenziali". Quando in Italia arrivò da Fatima la "Madonna Pellegrina", mezzo Paese accorse al suo passaggio nelle varie località; nella mia terra, la Lombardia, erano numerosissime le comitive che andavano in pellegrinaggio a Caravaggio in a piedi, su carri agricoli, su sgangherate bici. La mia modesta opinione (spero che non sia solo il frutto di un'impressione giovanile deviata) è che quel cattolicesimo fosse realmente sulla via del trionfo; purtroppo di quello odierno ne ho l'opinione contraria, a prescindere dai meriti attuali del Santo Padre Benedetto.

gemma ha detto...

non credo proprio sia quella di Pio XII la chiesa trionfale di cui parlano Gentiloni e Franco, non fosse anche perchè pre-conciliare (orrore!)
Comunque, onestamente credo che a quei tempi ci fosse anche molto di tramandato per nascita, di credenza popolare intesa come tradizione quando non di vera e propria superstizione, soprattutto al sud. So di amiche di mia nonna, tutti i giorni in Chiesa, che consideravano la Pasqua come festa secondaria, più devote al Santo protettore, e relativo santino, che non a Cristo stesso, mai letto il Vangelo, se non i passi sentiti a Messa. Per non parlare dei permali se il sacerdote ornava di fiori più belli la statua della Madonna rispetto a quella del protettore. Questa non è propriamente fede, forse è appariscente, ma senza volerla sminuire, sa più di devozione personale e popolare, anche un pò al limite dell'idolatria.