giovedì 20 gennaio 2011

Vaticano, al via l'authority finanziaria voluta da Benedetto XVI. Il card. Nicora nominato presidente (Chirri)

Vaticano, al via l'authority finanziaria il card. Nicora nominato presidente

Giovanna Chirri

CITTA' DEL VATICANO

Al via l'authority vaticana per la «prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo», che dovrà garantire l'applicazione delle nuove norme per la trasparenza finanziaria della Santa Sede. Il cardinale Attilio Nicora, confermando le previsioni, è stato nominato dal Papa presidente della Autorità di Informazione finanziaria (Aif).
Il porporato mantiene l'incarico, che ricopre dal 2002, di presidente della Amministrazione del Patrimonio della Sede apostolica, l'istituzione che gestisce il patrimonio immobiliare del Vaticano. Membri del Consiglio direttivo sono Claudio Bianchi, che è stato membro di collegi dei revisori di vari enti collegati con la Santa Sede; Marcello Condemi, esperto di diritto bancario, finanziario e di antiriciclaggio, per molti anni componente della delegazione italiana presso il Gafi e del comitato antiriciclaggio del ministero italiano della Economia; Giuseppe Della Torre, presidente del Tribunale vaticano e che è stato segretario della delegazione italiana alla commissione per la revisione del Concordato; Cesare Testa, a lungo presidente dell'Istituto centrale di sostentamento del clero, che ha contribuito all'attività di monitoraggio per la verifica dell'andamento del sistema dell'otto per mille. Presidente e consiglio direttivo assumono da oggi la loro funzione, in vista della applicazione delle nuove norme vaticane in materia, che entreranno in vigore il primo aprile. La creazione dell'Aif, – alla quale il Vaticano pensava da tempo anche in applicazione a una convenzione europea per la trasparenza bancaria e contro riciclaggio e terrorismo – era stata annunciata ufficialmente il 30 dicembre con la pubblicazione di un «motu proprio» pontificio. Il documento persegue il riordino della normativa finanziaria vaticana, ed è stato promulgato sullo sfondo delle inchieste della Procura di Roma sullo Ior, la «banca vaticana». L'inchiesta ha coinvolto il presidente dell'Istituto opere religiose, Ettore Gotti Tedeschi, uomo simbolo della volontà di Benedetto XVI di introdurre trasparenza anche nella gestione finanziaria della Santa Sede.

© Copyright Gazzetta del sud, 20 gennaio 2011

4 commenti:

Anonimo ha detto...

OT
Con grande faccia di tolla (!) Marco Politi dalla prima del fatto invocala paro a del Papa (insultato per l'ultima volta alcni giorni fa) "che denunciò la sporcizia nella Chiesa".
Il Papa non taccia
Naturalmente nessuno vuole tirare a manica del Romano Pontefice.
Essì, quella nelle attuali disgrazie italiote sarebbe benedetta ingerenza
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201101/110120politi.pdf
Alessia

Anonimo ha detto...

Ci si mette anche Aldo Cazzullo
http://www.corriere.it/editoriali/11_gennaio_20/la-misura-perduta-aldo-cazzullo_cf3e0116-245c-11e0-8269-00144f02aabc.shtml
Alessia

Anonimo ha detto...

Buongiorno Raffaella. OT.

Il Card. Bartolucci: La musica sacra è in crisi, ma ci sono segni di speranza. Benedetto ama moltissimo il canto gregoriano e vuole recuperare l'uso del latino.
http://www.zenit.org/article-31511?l=english

Alberto

Anonimo ha detto...

Dopo l'incontro di dicembre con il Papa, Mons. Mixa torna in campo. Terrà una serie di conferenze missionarie e pubblicherà un libro scritto con un fedele laico.

http://www.kath.net/detail.php?id=29786

Alberto