LINEE GUIDA PEDOFILIA: VESCOVI IRLANDESI, “DIMOSTRAZIONE DI IMPEGNO COSTANTE”
Prime reazioni in Europa alla Lettera circolare pubblicata ieri dalla Congregazione per la dottrina della fede sul trattamento dei casi di abuso sessuale da parte delle Conferenze episcopali. Per i vescovi irlandesi prende la parola mons. John McAreavey, vescovo di Dromore.
"Accogliamo pienamente l’importante iniziativa della Congregazione. Queste Linee-guida offrono assistenza in materia di prevenzione degli abusi sessuali e di segnalazione delle accuse alla polizia”.
Secondo l’episcopato irlandese l’iniziativa della Santa Sede mira a “creare un ambiente sicuro per i bambini e i giovani” e in questa linea – dopo i clamorosi casi di pedofilia emersi da due indagini governativi in Irlanda – la Chiesa irlandese si è dotata di una rete di volontari presenti in ogni parrocchia e organizzazione ecclesiale per svolgere questo lavoro. La pubblicazione della Lettera Circolare da parte della Congregazione vaticana “sottolinea l'impegno costante della Chiesa Cattolica nell’affrontare il problema molto grave degli abusi sui minori".
Il vescovo fa sapere anche che nella Chiesa irlandese è stata istituita una agenzia indipendente e di alta qualità – il “National Board for Safeguarding Children in Catholic Church” - che “supporta le diocesi, le congregazioni religiose e le società missionarie nella loro opera di monitoraggio e trattamento delle denunce”.
La scorsa settimana – l’11 maggio - il “National Board for Safeguarding Children in Catholic Church” ha presentato il Rapporto annuale della sua attività. Dal rapporto emerge che tra il 1° aprile 2010 e la fine di marzo 2011 al National Board sono state segnalate 272 nuove accuse di abuso (fisico, emotivo o sessuale). 166 segnalazioni sono arrivate dagli ordini religiosi e 106 dalle Diocesi. L'Ufficio ha informato che tutte le 272 denunce sono state segnalate alle autorità legali.
Nel rapporto infine si afferma che 86 accuse sono state fatte contro Chierici defunto o religiosi dei quali 12 sono ancora nel ministero, e 174 erano stati rimossi dal ministero. I vescovi – in quella occasione – avevano detto di accogliere “con gratitudine” il lavoro svolto dall’Ufficio nazionale definendolo “di vitale importanza” per ripristinare “il rispetto e la fiducia del popolo irlandese nei confronti della chiesa” dopo “i tragici e dolorosi errori del passato”.
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