mercoledì 16 novembre 2011

Gesuiti, Osservatore Romano: padre Vanzan attento alla questione femminile (Izzo)

GESUITI: OSSERVATORE, PADRE VANZAN ATTENTO A QUESTIONE FEMMINILE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 15 nov.

L'Osservatore Romano rende onore oggi alla memoria del gesuita Piersandro Vanzan, prestigioso padre scrittore di Civilta' Cattolica ma anche firma autorevole de quotidiano della Santa Sede, deceduto ieri all'eta' di 76 anni. Era stato il primo e per molto tempo e' rimasto l'unico fra le file dei teologi e degli intellettuali della Chiesa ad occuparsi di questione femminile, sottolinea l'editorialista Lucetta Scaraffia che sulle pagine vaticane ricorda padre Vanzan insieme al direttore della Civilta' Cattolica, padre Antonio Spadaro. "Si e' avvicinato - ricostruisce la Scaraffia che e' docente di di storia contemporanea alla Sapienza di Roma - ai temi del femminismo con curiosita' aperta, senza pregiudizi, e ha saputo distinguere al suo interno i semi positivi, e denunciarne le possibili derive negative ancora prima che si verificassero".
Di padre Vanzan, l'articolo loda dunque l'onesta' intellettuale ma anche "la generosita' che si esprimeva anche nell'aiutare tutti coloro che si rivolgevano a lui per avere una guida intellettuale, oltre che spirituale, in particolare se giovani e sconosciuti".
"Dietro il suo modo di porsi equilibrato e sempre cordiale con tutti molto 'gesuitico' nell'accezione positiva del termine si sentivano, ancora vivissimi, vibrare il coraggio e l'entusiasmo che l'avevano portato, a diciotto anni, a entrare nella Compagnia.
Per questo riusciva a trascinare tutti coloro di cui aveva bisogno nelle sue battaglie per ottenere i riconoscimento di nuovi santi, spesso personaggi curiosi e interessanti, mai banali, come Nennolina o il questore Palatucci". "Nessuno poteva rifiutargli un'introduzione, una recensione", ammette la Scaraffia, che e' sempre pressata da chi gli chiede di presentare dei libri e che nell'articolo di oggi rivela di aver avuto a lungo padre Vanzan quale direttore spirituale e confessore. "Ho conosciuto - confida - lo straordinario valore di guida spirituale: sempre aperto e ottimista, sempre disposto a vedere il bene anche dove noi non lo vediamo". "Uscivo dai nostri colloqui - ricorda - non solo piena di gioia e di speranza, ma anche 'illuminata': ogni volta riusciva a stupirmi, facendomi scoprire il disegno di Dio dove non l'avevo scorto, mi insegnava a vedere le cose da un punto di vista che non conoscevo ancora". "Una delle cose piu' importanti che mi ha insegnato - conclude la Scaraffia - stata quella di giudicare ogni evento, ogni azione, dai frutti che portava, al di fuori di ogni schema precostituito".

© Copyright (AGI)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Muoio dalla curiosità di sapere chi, del neonato governo, si recherà venerdì a salutare il Papa in partenza. Un'ideuccia l'avrei ... Su settimo cielo c'è un commento al curaro di Magister che oggi pare davvero di pessimo umore.
Alessia

Raffaella ha detto...

Facciamo un toto-ministro?
Secondo me il prof Riccardi :-)
R.

Anonimo ha detto...

Tu diciiiiiiii?
:-))
Alessia

Raffaella ha detto...

:-))))))))))))))))