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1 commento:
Da modestissimo economista sono contrario alla tassazione delle rendite finanziarie, come del resto lo sono economisti di fama, ben più autorevoli di me. Spiego le ragioni.
Per creare occupazione le imprese necessitano di migliorare ed innovare i loro impianti; quindi necessitano di capitali a basso o nullo costo che possono derivare solo dall'investimento azionario; il ricorso alle obbligazioni, come fonte di finanziamento, è oneroso e troppo vinccolante. Già sin d'ora gli investitori "le reddito variabile" (le azioni e simili) subiscono i "costi bancari di di negoziazione dei valori mobiliari (costi non insignificanti), in caso di "plusvalenze" sopportano una decurtazione fiscale già molto pesante; sui valori mobilairi (la stragrande maggioranza di quelli in circolazione) pagano alle banche ed al fisco pesanti diritti di custodia; inoltre gli investitori sono, purtroppo, come succede da alcuni anni a questa parte, a subire delle rilevanti perdite di valore dei capitali investiti per le crisi - orami costanti - delle borse. Condivido il parere degli organi finanziari di Regno Unito, USA, Canada, altri importanti paesi che sono assolutamente convinti che una Tobin tax (che ha molto del demagogico e poco di razionale) non farà altro che peggiorare la situazione dell'economia, compromettendo aulteriormente il già precario "tasso di sviluppo", contraendo i livelli occupazionali, scarificando le possibilità potenziali di innovazione e quindi di esportazione delle industrie ad elevato Kwnow How.
Credo che tale imposta procurerà più danni che benefici; nella Chiesa, le analisi economiche e finanziare (non è una novità, basta vedere certi scandali recenti) sono sempre state abbastanza superficiali (talvolta irrazionali), ma vi ha pregalso la demagogia sociologica, la stessa demagogia che ha spesso determinato scelte sbagliate da parte delle politiche economiche degli stati.
Ritengo che la Tobin Tax, sulle rendite finanziarie sia un errore, una scelta sociologica (alla fine a perdere) invece di una razionale utililizzazione dei fattori della produzione.
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