NUOVA EVANGELIZZAZIONE: MONS. BERCEA (ROMANIA), “SIAMO TUTTI PROTAGONISTI”
“Siamo tutti protagonisti di una nuova evangelizzazione”. Con queste parole il vescovo di Oradea–Mare, mons. Virgil Bercea, ha aperto ieri sera l’incontro dei vescovi delle Chiese cattoliche di rito orientale a Oradea, in Romania. Fino al 6 novembre, i prelati rifletteranno su vari aspetti della “nuova evangelizzazione”. Mons. Bercea ha presentato la vita e le attività della Chiesa greco-cattolica della sua diocesi, sottolineando l’armonia delle relazioni tra le varie Chiese cristiane.
L’incontro si svolge sotto la direzione del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee) e il discorso inaugurale è stato tenuto dal presidente, card. Péter Erdö, che ha messo in evidenza come la nuova evangelizzazione “non è un metodo sociologico, ma rappresenta uno sforzo missionario, necessario in tutti quei luoghi in cui il cristianesimo è già stato annunciato ma la cultura si è allontanata dalla fede”.
Il card. Erdö ha espresso la convinzione che le Chiese cattoliche orientali abbiano molto da offrire in questo ambito, ricordando che, in quasi tutti i Paesi dell’Europa dell’Est, queste Chiese erano state completamente vietate, giuridicamente oppresse dal regime comunista per decenni e, dopo la sua caduta oltre 20 anni fa, hanno avuto la possibilità di rinnovare l’evangelizzazione secondo la propria tradizione.
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NUOVA EVANGELIZZAZIONE: CARD. ERDO (CCEE), “UNO SFORZO MISSIONARIO”
“La fede cristiana, l’amore per Gesù e per la Sua Chiesa sono oggi, come sempre, essenziali per un’Europa sana, capace di superare la propria crisi e di tenere insieme, senza omologazioni, le diversità culturali e religiose”, ha concluso il card. Erdö. Il suo intervento è stato seguito da brevi saluti dei rappresentanti tra cui il segretario della Congregazione per le Chiese orientali, mons. Cyril Vasil; il nunzio apostolico in Romania e Repubblica Moldava, mons. Francisco Javier Lozano; il patriarca della Chiesa greco-cattolica di Ucraina, Sviatoslav Schevchuk. Secondo il capo della Chiesa greco-cattolica della Romania, mona. Lucian Mureþan, “viviamo in tempi difficili” in cui i cristiani sono vittime di persecuzioni in tutto il mondo. Si tratta di dure sfide, dovendo affrontare fenomeni come il relativismo, le immigrazioni e la secolarizzazione. Mons. Mureþan ha parlato della “necessità di trovare soluzioni nel reale contesto socio-culturale” e del dovere della Chiesa di “rispondere ai bisogni spirituali” relativi alla nuova evangelizzazione. Il sindaco di Oradea, Ilie Bolojan, ha lodato la buona collaborazione tra la Chiesa e le autorità civili, sottolineando che la comunità greco-cattolica della regione non è numerosa ma gode del rispetto della società, in quanto “mette in pratica i valori cristiani” e merita gratitudine per le sue attività assistenziali.
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1 commento:
OT
Benedetto realizza il sogno di Augie Webster piccolo artista disabile: incontrare il Papa
http://www.kath.net/detail.php?id=33748
Alberto
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