UE: VESCOVI EUROPEI, ANCHE QUI DISCRIMINAZIONI ANTICRISTIANE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 22 nov.
"Il fatto che nell'Europa di oggi, i casi di persecuzione non siano cosi' clamorosi come in altri continenti, non ci deve far dimenticare che anche nelle societa' europee esistono veri casi di discriminazione". Lo ha affermato il cardinale Peter Erdo, arcivescovo di Esztergom-Budapest e presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali europee al seminario promosso in Vaticano su "Europa e Nuova Evangelizzazione" in occasione dei 40 anni del Ccee. "Siamo qui riuniti - ha rilevato l'arcivescovo - in un momento in cui la situazione economica di tanti paesi europei e' segnata da una grave crisi. Questo ha conseguenze molto serie per la vita della societa' e del singolo. Ancora piu' profonda e insidiosa e', pero', la crisi etica e antropologica che si annida specialmente nella vita delle famiglie, nelle strutture educative, nei mezzi di comunicazione sociale".
Nel suo intervento di saluto - diffuso dal Servizio Informazione Religiosa - l'arcivescovo ha fatto riferimento ai casi riportati dall'Osservatorio sull'intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa. Ed ha posto questo interrogativo: "Siamo in un mondo molto secolarizzato e, paradossalmente, assetato di Dio e del senso della vita. Come fare per portare l'annuncio di Cristo a chi sembra non esserne piu' interessato?". La risposta, ha commentato, "e' un invito: non ci deve inibire il fatto che in Europa ci troviamo, spesso, in un ambiente poco accogliente della proposta cristiana. Si e' visto nella storia che coloro che sono stati maggiormente perseguitati sono anche quelli che hanno testimoniato una piu' grande fiducia nel Signore. Non hanno aspettato che le circostanze fossero piu' favorevoli per iniziare a lavorare nell'opera dell'evangelizzazione. Sono, in effetti, tanti i testimoni, sia nell'Est che nell'Occidente, che hanno gia' intrapreso l'opera della Nuova Evangelizzazione con grande entusiasmo. E vediamo - ha concluso - che Dio non manca mai con i suoi doni e carismi".
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UE: CARDINALE BERTONE, IN CONFLITTO SU MATRIMONIO E DIFESA VITA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 22 nov.
"Nell'Europa di oggi avanza una cultura "in aperto conflitto con i valori cristiani tradizionali: contro il matrimonio tra un uomo e una donna, contro la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale". Per questo e' sempre piu' difficile distinguere tra verita', errori e menzogne: un certo pluralismo non vuole permettere che si distingua tra il bene e il male". Lo ha denunciato il segretario di Stato Tarcisio Bertone aprendo questa mattina in Vaticano un incontro sull'Europa e la Nuova Evangelizzazione promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee. Secondo il cardinale, "accanto ad una sana laicita' e' presente un laicismo intollerante". E cosi' "il principio della non discriminazione spesso viene abusato come arma nel conflitto dei diritti per costruire una dittatura del relativismo che tende ad escludere Dio, la dimensione comunitaria e pubblica della fede o la presenza di simboli religiosi".
"La nuova evangelizzazione avviene in un mondo che cambia. Nei nostri giorni dobbiamo parlare di Dio in un contesto spesso indifferente e talvolta ostile", ha sintetizzato Bertone. Ai vescovi europei, tuttavia, il segretario di Stato ha chiesto di non perdere la "fiducia in Dio e nella sua Parola" e di vivere l'evangelizzazione in Europa con un "sano realismo che chiede di riconoscere gli ostacoli, di cercare di smontare i pregiudizi, di preparare quanto meglio possibile il terreno prima di gettare il seme del Vangelo". Stiamo assistendo, ha spiegato, ad una vera e propria "evoluzione critica e a volte anche drammatica, dell'esperienza religiosa". Ma se da un lato si registra una sorta di "erosione culturale e sociale dei valori tradizionali", dall'altra "siamo stati anche testimoni di una inedita ricerca personale, a tratti disorientata, della presenza di Dio, specialmente tra i giovani". "La Chiesa - ha concluso il primo collaboratore di Papa Ratzinger - intende cogliere positivamente questa sfida, offrendo alla societa' intera nuove vie di incontro e di dialogo a partire dal Vangelo. Pertanto, la nuova evangelizzazione non e' solo un 'correre ai ripari', ma una 'nuova primavera'; un mezzo per valorizzare i nuovi germogli che spuntano in un bosco antico".
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CRISI: CARDINALE BERTONE, MERCATO TOTALMENTE AUTOREFERENZIALE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 22 nov.
La crisi economica "pone in evidenza l'insostenibilita' di un mercato totalmente autoreferenziale". Lo ha affermato il segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Tarcisio Bertone, intervenendo questa mattina all'incontro sulla Nuova Evangelizzazione promosso in Vaticano dal Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee. Secondo il porporato, la presente difficile situazione "mentre solleva nuove questioni circa la responsabilita' e l'etica dei processi finanziari, ripresenta con stringente attualita' una domanda fondamentale di senso circa il destino, la dignita' e la vocazione spirituale della persona umana".
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CRISI: MONSIGNOR FISICHELLA, NON E' SOLO FINANZIARIA MA ETICA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 22 nov. - "La profonda crisi che vive oggi l'Europa non e' soltanto quella economica e finanziaria, che emerge in maniera piu' evidente. Alla base c'e' una crisi antropologica, c'e' una crisi dell'uomo, c'e' una crisi valoriale". Lo afferma l'arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, che ha ospitato oggi un seminario dei vescovi europei dedicato a questo tema. Secondo monsignor Fisichella, "la secolarizzazione, ai suoi inizi, aveva degli aspetti positivi poiche' tendeva anche a rendere l'uomo sempre piu' consapevole della propria scelta di fede". "Il problema - spiega ai microfoni della Radio Vaticana - e' che si e' caduti nel secolarismo, che ha portato a una forma sempre piu' forte di stretto individualismo, ha portato a vivere nel mondo come se Dio non esistesse". Proprio questo, "ha portato, non da ultimo, anche a diverse situazioni di crisi, proprio in forza di un'autonomia dell'uomo prescindendo anche da qualsiasi rapporto con i principi etici e morali". Quindi, osserva monsignor Fisichella, il vuoto che si viene a creare, purtroppo, porta verso forme di mancanza di liberta' proprio perche' manca il rapporto con la verita' piu' autentica e genuina su se stessi". Nell'intervista, toccando la dimensione concreta dell'azione pastorale, il capo dicastero sottolinea che tra "gli spazi prioritari della nuova evangelizzazione il primo e' proprio quello di saper annunciare di nuovo Gesu' Cristo". "C'e' - rileva il presule - una profonda nostalgia di Dio. Ci sono dei sensi che sono profondi, radicati nella vita degli uomini e delle societa' e che non trovano risposta".
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GOVERNO: MONSIGNOR FISICHELLA, SENSO DI RESPONSABILITA' CATTOLICI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 22 nov.
I cattolici daranno, come sempre nella storia del Paese, il loro contributo per superare le attuali difficolta' politiche e economiche.
Lo assicura monsignor Rino Fisichella, presidente del dicastero per la Nuova Evangelizzazione, il cui l'auspicio e' che "proprio il senso di responsabilita' che ha sempre animato la presenza dei cattolici abbia a influire anche nel presente per restituire, ancora una volta, con il proprio apporto, una condizione di dialogo che consenta di uscire da una situazione che ormai, da troppo tempo, impedisce di vedere all'orizzonte un futuro piu' sereno". "Noi ci auguriamo - dice ai microfoni della Radio Vaticana - che l'apporto dei cattolici si abbia a far forte di due elementi importanti: il primo e' quello della storia della presenza dei cattolici nella vita sociale e politica del Paese che certamente ha portato a una identificazione della presenza dei cattolici in maniera molto piu' significativa nel dopoguerra, con la presenza anche di un partito direttamente ispirato ai valori cattolici". L'altro elemento riguarda il fatto che "nelle diverse tradizioni culturali ed ecclesiali dei diversi Paesi d'Europa e' necessario che i cattolici abbiano a ritrovare anche il gusto per l'impegno nella politica".
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