PAPA: LA CULTURA DI OGGI CI RENDE INSTABILI E FRAGILI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 12 nov.
"Gia' di per se' piuttosto fragili", noi uomini di oggi siamo "resi ancora piu' instabili dalla cultura in cui siamo immersi".
Lo ha detto Benedetto XVI all'Angelus. "In un mondo che esalta, piuttosto, il cambiamento e la capacita' di adattarsi a sempre nuove e diverse situazioni", e' dunque "quanto mai importante", per il Papa, "senza nulla togliere a questi aspetti che pure sono qualita' dell'essere umano, "sottolineare il valore della costanza e della pazienza, virtu' che appartenevano al bagaglio normale dei nostri padri, ma che oggi sono meno popolari".
Nel breve discorso che ha preceduto la preghiera mariana, il Pontefice - rientrato poco prima dalla parrocchia romana di San Massimiliano Kolbe a Prato Fiorito - ha ricordato dalla finestra del suo studio affacciata su piazza San Pietro, che "l'Avvento ci chiama a potenziare quella tenacia interiore, quella resistenza dell'animo che ci permettono di non disperare nell'attesa di un bene che tarda a venire, ma di aspettarlo, anzi, di prepararne la venuta con fiducia operosa".
"Guardate l'agricoltore - ha esortato il Pontefice rivolgendo ai 40 mila fedeli presenti le parole della Lettera di san Giacomo - egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finche' abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perche' la venuta del Signore e' vicina". Secondo Ratzinger, "il paragone con il contadino e' molto espressivo: chi ha seminato nel campo, ha davanti a se' alcuni mesi di attesa paziente e costante, ma sa che il seme nel frattempo compie il suo ciclo, grazie alle piogge di autunno e di primavera". "L'agricoltore - ha osservato - non e' fatalista, ma e' modello di una mentalita' che unisce in modo equilibrato la fede e la ragione, perche', da una parte, conosce le leggi della natura e compie bene il suo lavoro, e, dall'altra, confida nella Provvidenza, perche' alcune cose fondamentali non sono nelle sue mani, ma nelle mani di Dio".
"La pazienza e la costanza - ha spiegato il Papa teologo - sono proprio sintesi tra l'impegno umano e l'affidamento a Dio". Infatti per "rinfrancare il nostro cuore l'aiuto non ci manca: e' la Parola di Dio". "Mentre tutto passa e muta, la Parola del Signore - ha sottolineato il Papa - non passa. Se le vicende della vita ci fanno sentire smarriti e ogni certezza sembra crollare, abbiamo - ha scandito - una bussola per trovare l'orientamento, abbiamo un'ancora per non andare alla deriva".
Ai fedeli il Papa ha indicato "il modello che ci viene offerto e' quello dei profeti, cioe' di
quelle persone che Dio ha chiamato perche' parlino in suo nome".
"Mentre gli uomini cercano spesso la felicita' per strade che si rivelano sbagliate", il profeta, ha rilevato Ratzinger, "annuncia la vera speranza, quella che non delude perche' e' fondata sulla fedelta' di Dio". "Ogni cristiano - ha concluso - in forza del Battesimo, ha ricevuto la dignita' profetica: possa ciascuno riscoprirla e alimentarla, con un assiduo ascolto della divina Parola. Ce lo ottenga la Vergine Maria, che il Vangelo chiama beata perche' ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore".
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PAPA: BENEDICE BAMBINELLI PER I PRESEPI DELLE FAMIGLIE ROMANE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 12 dic.
Tradizionale appuntamento oggi in piazza San Pietro tra Benedetto XVI e circa 2000 bambini, coordinati dal Centro Oratori Romani, per la benedizione dei "Bambinelli", le statuine di Gesu' Bambino che i ragazzi metteranno nei presepi delle famiglie, delle scuole e delle parrocchie. "Il primo saluto - ha detto il Papa dopo la preghiera dell'Angelus - va oggi ai bambini e ai ragazzi di Roma, venuti per la tradizionale benedizione dei 'Bambinelli' per i Presepi".
"Cari giovani amici - ha chiesto loro Joseph Ratzinger - quando metterete il Bambinello
nella grotta o nella capanna, dite una preghiera per il Papa e per le sue intenzioni". Il Pontefice ha voluto salutare "anche i genitori, insegnanti e catechisti".
"Ringrazio - ha aggiunto - il Centro Oratori Romani per l’iniziativa, come pure gli amici del Dispensario Pediatrico Santa Marta".
Benedetto XVI ha poi ricordato anche che nel pomeriggio di giovedun appuntamento in programma: "il prossimo, 16 dicembre, nella Basilica di San Pietro, celebrero' la Liturgia dei Vespri con gli universitari degli Atenei romani, in preparazione al Santo Natale".
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