mercoledì 22 dicembre 2010

Il professor Rhonheimer scrive. E il Sant'Uffizio gli dà ragione (Magister)

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16 commenti:

Anonimo ha detto...

Se la nota ha deluso i critici alle aperture di Benedetto allora è stata doppiamente inutile. In questa luce ancora più ridicolo appare chi parla di altolà, retromarce et similia. Tanto semplici, lineari e comprensibili appaiono a noi profani i ragionamenti del Papa quanto più irritanti gli altrui contorsionismi.
Alessia

Raffaella ha detto...

Ecco!
R.

mariateresa ha detto...

appunto. Anche se Alice si arrabbia, non posso fare a meno di mandare tutti a zappare la terra.E' più forte di me.

SERAPHICUS ha detto...

Scusate, ma perché è così difficile vedere che il problema non è della "Nota" che è ineccepibile secondo il più tradizionale stile della CDF, ma dei vari "detrattori" che durante questo mese si sono scagliati per vari motivi contro il libro e contro il Papa? non vi capisco.

Anonimo ha detto...

il problema è che sembra una retromarcia e invece non lo è ma chi legge la nota per intero?
ancora una volta si fermeranno ai titoli.
max2

mariateresa ha detto...

non ho mandato a zappare i redattori della Nota, vorrei chiarirlo. Ma tutti gli zelanti oltreoceano e anche in patria. Sono loro che strappandosi i capelli a mazzetti dalla testa hanno causato l'intervento della Congregazione.

Anonimo ha detto...

Perché hanno rotto le continue correzioni e interpretazioni al pensiero del Papa tanto sono inutili e offensive vista la cristallina chiarezza di Joseph Ratzinger. Quanto ai "detrattori" che stanno demolendo il libro, specie quelli di casa nostra, sono talmente piccini e pieni di boria da non costituire un problema.
Alessia

SERAPHICUS ha detto...

Non mi interessa chi si ferma e dove. Non mi interessa l'ignoranza altrui. Mi interessa che stiamo di fronte ad un'alta affermazione magisteriale che non potrebbe essere più alta. Leggendo l'articolo di Rhonheimer, poi, uno si può rendere conto del grado di discussione perpetrata dal lato opposto. Anche qui in Italia ne abbiamo avuti esempi a sufficienza.

Non è la Repubblica (o altri della stessa risma, Onu inclusa) che danneggia la dottrina. Non potrebbe mai; loro si occupano solo di opinioni pubblicate. Chi crea il vero danno sono certi personaggi che ritengono essere gli unici esponenti della vera dottrina. E loro sono molti più pericolosi perché minano la credibilità in toto.

Anonimo ha detto...

Sono i detestabili estremismi che minano la Chiesa e il Papa è stretto in mezzo. Pur conscio delle conseguenze e dei rischi ha voluto dar vita a un dibattito troppo a lungo rimandato sulla questione e ci è riuscito. Vedremo gli sviluppi. Io seguo il Papa non corifei o detrattori a seconda della luna.
Alessia

SERAPHICUS ha detto...

Esatto.

Anonimo ha detto...

Seraphicus ha ragione. E' inutile negare l'evidenza. Circolavano, ci piaccia o no, interpretazioni fuorvianti, continue correzioni e interpretazioni (come dici tu, Alessia). Era compito della CDF intervenire. In piena sintonia con il Pontefice. Indipendentemente da Weigel.
Costituzione Pastor Bonus, Art. 48.: COMPITO PROPRIO della CDF è di promuovere e tutelare la dottrina sulla fede ed I COSTUMI IN TUTTO L'ORBE CATTOLICO: E' PERTANTO DI SUA COMPETENZA TUTTO CIO' CHE IN QUALCHE MODO TOCCA TALE MATERIA.

Art. 51: Al fine di tutelare la verità della fede e l'integrità dei costumi, SI IMPEGNA FATTIVAMENTE PERCHE' la fede ed I COSTUMI NON SUBISCANO DANNO A CAUSA DI ERRORI COMUNQUE DIVULGATI.

Alberto

Anonimo ha detto...

Qui il NYT
http://www.nytimes.com/2010/12/22/world/europe/22pope.html?_r=1&hpw
Alessia

Anonimo ha detto...

Qui il NYT
http://www.nytimes.com/2010/12/22/world/europe/22pope.html?_r=1&hpw
Alessia

Anonimo ha detto...

Il primissimo risultato sono interpretazioni arbitrarie della nota. Volute in alcuni casi.
Del resto c'era da aspettarlo sapendo come va il mondo. Ha ragione Max2. Quanti la leggeranno tutta, quanti la leggeranno? Forse sarebbe stato opportuno scegliere altre vie
Alessia

SERAPHICUS ha detto...

Altre vie? Non un atto del magistero, dovuto per la specifica competenza della CDF???? Ma vogliamo riflettere? L CDF ha il compito di vegliare sul bene della dottrina, sul fatto che non venga falsificata, affinché ai fedeli non venga recato danno. E' assolutamente irrilevante come reagiscono giornali o giornalisti che non possono capire perché non vogliono capire. Qui non si tratta dei giornali. Qui si tratta della dottrina. Punto e basta.

Anonimo ha detto...

Dove mi sarei riferita ai giornali poco serafico Seraphicus?
Alessia