Su segnalazione di Sam leggiamo:
ASIA/PAKISTAN - Libertà e giustizia per Asia Bibi: manifestazione a Roma
Roma (Agenzia Fides)
La società italiana scende in piazza per lanciare un messaggi odi solidarietà e vicinanza ad Asia Bibi: i parlamentari, il mondo cattolico, le altre comunità religiose, la società civile in Italia annunciano una manifestazione che si terrà a Roma il 26 gennaio 2011, dal titolo “L’Italia per Asia Bibi: libertà giustizia, diritti umani”. Come riferito all’Agenzia Fides, gli organizzatori chiedono “libertà, salvezza e giustizia per Asia Bibi; abolizione o revisione della legge sulla blasfemia in Pakistan; rispetto dei diritti umani fondamentali”.
Asia Bibi, cristiana 45enne e madre di cinque figli, è la prima donna condannata a morte per il reato di blasfemia in Pakistan. Asia passerà il suo secondo Natale nel carcere di Sheikhupura (nella provincia del Punjab), dove si trova da un anno e mezzo.
Un Natale che, in Pakistan, si preannuncia agitato da manifestazioni di vario genere che potrebbero acuire la polarizzazione sociale e sfociare perfino – temono fonti di Fides – in nuove violenze ai danni delle minoranze religiose.
Mentre si attende che l’Alta Corte di Lahore dia l’avvio al processo di appello, un’alleanza trasversale di gruppi radicali islamici, la “Majlis-e-Tahafuz-e-Namos-e-Risalat” (“Alleanza per difendere l’onore del Profeta”), il 24 dicembre porterà in strada migliaia di militanti in tutto il Pakistan contro il rilascio di Asia Bibi, definita “una donna blasfema”, e contro ogni progetto di modifica alla legge sulla blasfemia. Anche gruppi cristiani hanno annunciato, d’altro canto, cortei pacifici di solidarietà con la donna e di sostegno alla modifica della discussa legge, nonchè veglie di preghiera per la pace, la giustizia, l’armonia.
In tale contesto, in Italia “esponenti politici di tutti gli schieramenti, il mondo cattolico e altre comunità religiose, associazioni della società civile italiana intendono esprimere piena solidarietà ad Asia Bibi e alla sua famiglia, e sostenere quanti in Pakistan si stanno impegnando per cercare di sanare questa ingiustizia”, recita un comunicato inviato a Fides.
Gli organizzatori sostengono “la proposta di revisione della legge sulla blasfemia, già approdata in Parlamento, su iniziativa di Sherry Rehman, parlamentare musulmana del partito di governo e presidente del “Jinnah Institute”, e auspicano “il successo dei lavori della speciale Commissione, voluta dal presidente Zardari, che, sotto la guida del Ministro per le Minoranze Shabhaz Bhatti, elaborerà un progetto globale di revisione della discussa normativa”.
La manifestazione del 26 gennaio 2011 intende “far giungere ad Asia Bibi e alla sua famiglia un messaggio di vicinanza e di solidarietà, ribadendo la richiesta di revoca della condanna e l’immediato rilascio della donna; rimarcare il pieno appoggio a tutte le diverse organizzazioni, cristiane e musulmane, che in Pakistan si stanno impegnando per la abolizione o la revisione della legge sulla blasfemia, per la legalità, per la difesa dei diritti umani; ribadire il diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione, sanciti dagli art. 18 e 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, di cui il Pakistan è firmatario; chiedere una moratoria immediata di tutte le esecuzioni capitali nel paese”.
Promotori dell’iniziativa, che si terrà a Roma in piazza Montecitorio, sono: l’Associazione Parlamentari Amici del Pakistan (con oltre 100 parlamentari di tutti gli schieramenti), l’Associazione di Cooperazione Internazionale Italia-Pakistan (Isiamed); l’Associazione Pakistani cristiani in Italia; Amnesty International – Sezione Italiana; la Comunità di Sant'Egidio; la conferenza “Religions for Peace”; l’Umanitaria Padana Onlus; TV2000, che ha già lanciato la raccolta di firme “Salviamo Asia Bibi”. Si annuncia anche la disponibilità ad accogliere le più ampie adesioni di altri enti e associazioni, da comunicare a: proasiabibi@gmail.com. (PA)
© Copyright (Agenzia Fides 23/12/2010)
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