Nella Solennità dell’Immacolata Concezione, Benedetto XVI all'Angelus rassicura che la misericordia di Dio è più potente del male
La grazia è più grande del peccato e la misericordia di Dio è più potente del male: lo ha ricordato Benedetto XVI all’Angelus, in piazza san Pietro, nell’odierna solennità dell’Immacolata Concezione di Maria. Il servizio di Roberta Gisotti:
“Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te”, dice l’Angelo Gabriele alla Vergine, rivelando “l’identità più profonda di Maria”, ha spiegato Benedetto XVI citando la Liturgia odierna. L’espressione, “piena di grazia”, ovvero “da sempre ricolma dell’amore di Dio” ci offre la spiegazione del mistero dell’Immacolata Concezione, segno – ha aggiunto il Papa - di “una singolare predilezione da parte di Dio” verso Maria, prescelta nel suo disegno eterno “per essere madre” del “Figlio fatto uomo e, di conseguenza, preservata dal peccato originale”. Un mistero “fonte di luce interiore, di speranza e di conforto.
"In mezzo alle prove della vita e specialmente alle contraddizioni che l’uomo sperimenta dentro di sé e intorno a sé, Maria, Madre di Cristo, ci dice che la Grazia è più grande del peccato, che la misericordia di Dio è più potente del male e sa trasformarlo in bene. Purtroppo ogni giorno noi facciamo esperienza del male, che si manifesta in molti modi nelle relazioni e negli avvenimenti, ma che ha la sua radice nel cuore dell’uomo, un cuore ferito, malato, e incapace di guarirsi da solo".
E se “all’origine di ogni male c’è la disobbedienza alla volontà di Dio” e “la morte ha preso dominio perché la libertà umana ha ceduto alla tentazione del Maligno”, “Dio non viene meno – ha rassicurato Benedetto XVI - al suo disegno d’amore e di vita: attraverso un lungo e paziente cammino di riconciliazione ha preparato l’alleanza nuova ed eterna, sigillata nel sangue del suo Figlio, che per offrire se stesso in espiazione è “nato da donna”.
“Questa donna, la Vergine Maria, ha beneficiato in anticipo della morte redentrice del suo Figlio e fin dal concepimento è stata preservata dal contagio della colpa. Perciò, con il suo cuore immacolato, Lei ci dice: affidatevi a Gesù, Lui vi salverà”.
Ha rammentato poi il Papa a tutti i fedeli raccolti in piazza San Pietro l’appuntamento pomeridiano che lo vedrà in Piazza di Spagna per il tradizionale omaggio al monumento dedicato alla Vergine Immacolata: sarà “interprete – ha sottolineato - dell’amore dei fedeli di Roma e del mondo intero per la Madre che Cristo ci ha donato.”
“Alla sua intercessione affido le necessità più urgenti della Chiesa e del mondo. Ella ci aiuti soprattutto ad avere fede in Dio, a credere nella sua Parola, a rigettare sempre il male e a scegliere il bene”.
Nei saluti finali nelle varie lingue indirizzi particolari sono andati alla Pontificia Accademia dell’Immacolata, dedicata ad approfondire studi e promuovere iniziative pastorali ispirate al dogma mariano, e all’Azione cattolica italiana che oggi rinnova in molte parrocchie il suo servizio alla Chiesa. Infine un augurio per tutti
“A tutti auguro una buona e serena festa dell’Immacolata Concezione”.
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