lunedì 20 dicembre 2010

Pedofilia, il Papa: il vestito della Chiesa è strappato per colpa dei sacerdoti. Serve un cambiamento, solo la Verità salva. Negli anni Settanta, la pedofilia venne teorizzata come una cosa del tutto conforme all'uomo e anche al bambino (Izzo)

PEDOFILIA: PAPA, COLPA PRETI SE CHIESA E' COPERTA DI POLVERE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 20 dic.

"Il volto della Chiesa e' coperto di polvere, ed e' cosi' che noi l'abbiamo visto. Il suo vestito e' strappato, per la colpa dei sacerdoti".
Benedetto XVI descrive cosi' il 2010 orribile della Chiesa Cattolica, rivelando di aver ritrovato in una visione di Santa Iledebranda di Bingen per la quale "il restare aperte delle ferite di Cristo e' la colpa dei sacerdoti".
"Essi - scrisse la mistica tedesca nel 1170 - stracciano la mia veste poiche' sono trasgressori della Legge, del Vangelo e del loro dovere sacerdotale.
Tolgono lo splendore al mio mantello, perche' trascurano totalmente i precetti loro imposti. Insudiciano le mie scarpe, perche' non camminano sulle vie dritte, cioe' su quelle dure e severe della giustizia, e anche non danno un buon esempio ai loro sudditi".
Tutto questo, afferma Papa Ratzinger parlando a cardinali e vescovi della Curia Romana riuniti nella prestigiosa Sala Regia del Palazzo Apostolico, "cosi' come lei l'ha visto ed espresso, l'abbiamo vissuto - afferma Ratzinger - in quest'anno. Siamo stati sconvolti quando, proprio in quest'anno e in una dimensione per noi inimmaginabile, siamo venuti a conoscenza di abusi contro i minori commessi da sacerdoti, che stravolgono il Sacramento nel suo contrario: sotto il manto del sacro feriscono profondamente la persona umana nella sua infanzia e le recano un danno per tutta la vita".

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PEDOFILIA: PAPA "SERVE CAMBIAMENTO, SOLO LA VERITA' SALVA"

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 20 dic. - Davanti allo scandalo degli abusi sessuali commessi dai preti, e' necessario un cambiamento. Lo afferma il Papa nel discorso di fine anno alla Curia Romana. "Dobbiamo accogliere questa umiliazione - spiega - come un'esortazione alla verita' e una chiamata al rinnovamento".
Per Benedetto XVI, "solo la verita' salva". Per questo, sottolinea rivolto a cardinali e vescovi impegnati nel governo centrale della Chiesa, "dobbiamo interrogarci su che cosa possiamo fare per riparare il piu' possibile l'ingiustizia avvenuta.
Dobbiamo chiederci che cosa era sbagliato nel nostro annuncio, nell'intero nostro modo di configurare l'essere cristiano, cosi' che una tale cosa potesse accadere. Dobbiamo trovare una nuova risolutezza nella fede e nel bene. Dobbiamo essere capaci di penitenza. Dobbiamo sforzarci di tentare tutto il possibile, nella preparazione al sacerdozio, perche' una tale cosa non possa piu' succedere".
Nel discorso di oggi, Papa Ratzinger ringrazia poi "di cuore tutti coloro che si impegnano per aiutare le vittime e per ridare loro la fiducia nella Chiesa, la capacita' di credere al suo messaggio".
"Nei miei incontri con le vittime di questo peccato - confida - ho sempre trovato anche persone che, con grande dedizione, stanno a fianco di chi soffre e ha subito danno. E' questa l'occasione per ringraziare anche i tanti buoni sacerdoti che trasmettono in umilta' e fedelta' la bonta' del Signore e, in mezzo alle devastazioni, sono testimoni della bellezza non perduta del sacerdozio".

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PEDOFILIA: PAPA, TEORIZZATA COME ESPRESSIONE NATURA UMANA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV; 20 dic.

"Negli anni Settanta, la pedofilia venne teorizzata come una cosa del tutto conforme all'uomo e anche al bambino". Lo ricorda Benedetto XVI nel discorso di fine anno alla Curia Romana, sottolineando che tale visione permissiva "faceva parte di una perversione di fondo del concetto di ethos" a causa della quale "persino nell'ambito della teologia cattolica si asseriva che non esisterebbero ne' il male in se', ne' il bene in se'.
Esisterebbe soltanto un 'meglio di' e un 'peggio di'.
Niente sarebbe in se stesso bene o male. Tutto dipenderebbe dalle circostanze e dal fine inteso. A seconda degli scopi e delle circostanze, tutto potrebbe essere bene o anche male". In questo modo, spiega Ratzinger, "la morale viene sostituita da un calcolo delle conseguenze e con cio' cessa di esistere".
Secondo il Pontefice, "gli effetti di tali teorie sono oggi evidenti". "Siamo consapevoli - afferma - della particolare gravita' di questo peccato commesso da sacerdoti e della nostra corrispondente responsabilita'. Ma non possiamo neppure tacere circa il contesto del nostro tempo in cui e' dato vedere questi avvenimenti".
"Esiste un mercato della pornografia concernente i bambini, che in qualche modo sembra essere considerato sempre piu' dalla societa' come una cosa normale.
La devastazione psicologica di bambini, in cui persone umane sono ridotte ad articolo di mercato, e' uno spaventoso segno dei tempi", denuncia Ratzinger che confida a cardinali e prelati della Curia Romana "da Vescovi di Paesi del Terzo Mondo sento sempre di nuovo come il turismo sessuale minacci un'intera generazione e la danneggi nella sua liberta' e nella sua dignita' umana".
"L'Apocalisse di san Giovanni - ricorda il Papa teologo - annovera tra i grandi peccati di Babilonia, simbolo delle grandi citta' irreligiose del mondo, il fatto di esercitare il commercio dei corpi e delle anime e di farne una merce".

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