venerdì 21 gennaio 2011

Bertone, Bossi e le vignette di Vauro (Tornielli)

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10 commenti:

gemma ha detto...

vista anch'io la vignetta di Vauro. In quel momento, non so se per quel motivo la Santanchè si è alzata ed è uscita dallo studio. Dato il personaggio, si dirà che è stato un gesto politico strumentale, e come tale tutti hanno fatto finta di non vederlo. Peccato, perchè forse qualcuno che ha a cuore per davvero la chiesa dovrebbe cominciare ad ipotizzarlo che forse con la veste del Papa si sta esagerando. Come la signora Littizzetto, che proprio non conosce tregua nei confronti di papa Banedetto (e dire che sono pacifisti). Ora è pure nei suoi occhi e nei suoi pensieri, visto che alla presentazione del suo ennesimo libro, si è esibita gratuitamente, in quel contesto il Papa non c'entrava nulla, nell'interpretazione del suo pensiero mentre guardava lo spettacolo dei circensi durante un'udienza ( sette del corriere). Mi pare che sia normale guardare persone che usano i loro corpi per lavorare mentre si esibiscono per te, o no? O hanno dignità di ascolto e visione immacolata da parte di chi guarda solo lei e la sua jolanda?

un passante ha detto...

che vuoi farci gemma? Puniscono il Papa così per le sue posizioni sull'omosessualità

un passante ha detto...

aggiungerei, che credo davvero che il primum movens di molti attacchi sia questo. L'educazione sessuale e tutto il resto battono sempre lì, sulla scomparsa dell'identità di genere, concetto antropologicamente non gradito dalla Chiesa ma che sta a cuore a gran parte della cultura odierna . E' da quando ho l'età della ragione che la chiesa ci fa la predica sulla sessualità, sulla castità, sulla continenza più che sulla contraccezione, eppure nessuno si è mai sentito privato delle libertà individuali per questo. La si ascoltava o non la si ascoltava, e i cattolici peccatori (tanti) semplicemente si confessavano. Ora la questione è diversa, perchè diritto chiama diritto, e le coppie gay reclamano il diritto alla procreazione, uno sconvolgimento epocale per i principi della chiesa (e anche di quelli su cui finora si è basata la società). Pensare che il Papa quando parla alluda alla semplice educazione sessuale in termini tecnici e ridicolizzarlo di conseguenza è da stupidi per chi ci casca. E onestamente credo che l'omofobia sia solo un pretesto, visto che di quella reale, presente per esempio in certi paesi islamici dove si viene condannati a morte, non si parla mai. Sono contrario ad ogni discriminazione sessuale, ed ero pure favorevole ai dico, pensa un pò, ma padre e madre e diritto del bambino nascente ad averli sono fondamenti per quanto mi riguarda laicamente intoccabili

Anonimo ha detto...

Vauro è un comunista senza Dio pagato con i soldi degli italiani.

Anonimo ha detto...

Ci sono persone che pagano il canone a cui varo piace

Raffaella ha detto...

E ad altri no...
La satira non e' licenza di offendere.
R.

Anonimo ha detto...

È proprio qui che ti sbagli Raffaella. La satira è tale quando è dissacratoria e scorretta, altrimenti sarebbe semplice comicità. In molti trascurano la differenza. La satira deve dare fastidio, deve irritare, non è la risata il fine ultimo della satira.
Certo si è liberi di non apprezzarla.

Anonimo ha detto...

a onor del vero varo non é pagato, il che visto quello che fa é più che giusto, io gli avrei tirato un bel calcio dove non batte il sole se ero li, peccato per gli altri invece che sono pagati....la littizzetto ormai sta diventando la parodia di se stessa, mi fa veramente pena. pensare che prima mi piaceva pure

Max

Raffaella ha detto...

La satira deve dare fastidio ed irritare ma non offendere.
Nessuno, nemmeno chi fa satira, puo' varcare la soglia del codice penale.
Questo tipo di atteggiamento e' possibile perche' i presenzialisti televisivi sanno che non accadra' loro mai nulla.
R.

euge ha detto...

Proprio perchè si è convinti che in nome della satira si può dire e fare di tutto e di più, siamo arrivati a questo degrado televisivo!

E' vero che la satire deve essere pungente e deve irritare ma, deve essere fatta anche con un minimo di stile, ma, siccome " lo stile" di fare spettacolo anche provocatorio è andato a farsi f******* già da qualche tempo, allora tutto e scusabile. Del resto ora non si ride più se non si offende, se n0on si bestemmia e se non si fammo battute pesanti con doppi, tripli e quadrupli sensi. QUESTA E' PATOLOGIA!