venerdì 21 gennaio 2011

Il Papa denuncia il "senso di insicurezza" dovuto in primo luogo alla "precarietà sociale ed economica" (Ansa)

Papa: indeboliti principi etici

Il pontefice denuncia il "senso di insicurezza" dovuto in primo luogo alla "precarietà sociale"

CITTA' DEL VATICANO

Il Papa denuncia il "senso di insicurezza" dovuto in primo luogo alla "precarietà sociale ed economica", che però è "acuita anche da un certo indebolimento della percezione dei principi etici su cui si fonda il diritto e degli atteggiamenti morali personali, che a quegli ordinamenti sempre danno forza". Lo ha detto nell'udienza a funzionari e dirigenti della Questura di Roma.
"Questi mutamenti - ha detto il Papa nell'udienza alla Questura - generano talvolta un senso di insicurezza, dovuto in primo luogo alla precarietà sociale ed economica, acuita però anche da un certo indebolimento della percezione dei principi etici su cui si fonda il diritto e degli atteggiamenti morali personali, che a quegli ordinamenti sempre danno forza". "Il nostro mondo, con tutte le sue nuove speranze e possibilità, - ha proseguito - è attraversato, al tempo stesso, dall'impressione che il consenso morale venga meno e che, di conseguenza, le strutture alla base della convivenza non riescano più a funzionare in modo pieno. Si affaccia pertanto in molti la tentazione di pensare che le forze mobilitate per la difesa della società civile siano alla fine destinate all'insuccesso. Di fronte a questa tentazione, noi, in modo particolare, che siamo cristiani, abbiamo la responsabilità di ritrovare una nuova risolutezza nel professare la fede e nel compiere il bene, per continuare con coraggio ad essere vicini agli uomini nelle loro gioie e sofferenze, nelle ore felici come in quelle buie dell'esistenza terrena".

SOCIETA' E ISTITUZIONI RITROVINO RADICI MORALI

"La società e le istituzioni pubbliche ritrovino la loro 'anima', le loro radici spirituali e morali, per dare nuova consistenza ai valori etici e giuridici di riferimento e quindi all'azione pratica". Lo chiede il Papa nella udienza a dirigenti e personale della Questura di Roma.
"Ai nostri giorni, - ha detto il Papa come premessa al suo ragionamento su società e Istituzioni in rapporto all'etica - grande importanza è data alla dimensione soggettiva dell'esistenza. Ciò, da una parte, è un bene, perché permette di porre l'uomo e la sua dignità al centro della considerazione sia nel pensiero che nell'azione storica. Non si deve mai dimenticare, però, che l'uomo trova la sua dignità profondissima nello sguardo amorevole di Dio, nel riferimento a Lui. L'attenzione alla dimensione soggettiva è anche un bene quando si mette in evidenza il valore della coscienza umana. Ma qui - ha ammonito - troviamo un grave rischio, perché nel pensiero moderno si è sviluppata una visione riduttiva della coscienza, secondo la quale non vi sono riferimenti oggettivi nel determinare ciò che vale e ciò che è vero, ma è il singolo individuo, con le sue intuizioni e le sue esperienze, ad essere il metro di misura; ognuno, quindi, possiede la propria verità, la propria morale". "La conseguenza più evidente - ha rimarcato Benedetto XVI - è che la religione e la morale tendono ad essere confinate nell'ambito del soggetto, del privato: la fede con i suoi valori e i suoi comportamenti, cioè, non ha più diritto ad un posto nella vita pubblica e civile. Pertanto, se, da una parte, nella società si dà grande importanza al pluralismo e alla tolleranza, dall'altra, la religione tende ad essere progressivamente emarginata e considerata senza rilevanza e, in un certo senso, estranea al mondo civile, quasi si dovesse limitare la sua influenza sulla vita dell'uomo".

CARD.BAGNASCO, CONSIGLIO CEI AFFRONTERA' VICENDA

Il consiglio permanente della Cei, in programma lunedì ad Ancona, discuterà della vicenda Ruby. Lo ha detto il presidente della Conferenza episcopale, cardinale Angelo Bagnasco.
"Lunedì se ne parla al Consiglio permanente della Cei, quello è il luogo istituzionale", ha annunciato il presidente della Conferenza episcopale, cardinale Angelo Bagnasco, a margine dell'inaugurazione a Genova delle Terme di Acquasanta. Per preparare il Consiglio di lunedì, il cardinale Bagnasco sarà domani a Roma, dove incontrerà papa Benedetto XVI.

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