martedì 4 gennaio 2011

Il Vangelo politicamente corretto (Vittorio Messori)

Clicca qui per leggere il commento di Vittorio Messori. Riflettiamo tutti su quanto siamo immersi nel linguaggio politicamente corretto.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Da mo'... ma il termine piu' assolutamente pornografico da scrivere o declamare e':

"E' morto".

Quanto da fastidio il termine "morte" oggi.

gianniz ha detto...

Fosse solo un problema di linguaggio! Si potrebbe sopportare.
Invece è un problema di idee, di principi, di valori. Annacquati. Anzi: che fanno acqua.

E' urgente e indispensabile, oggi, cercare di tenere 'fuori' la testa. Diversamente resta solo l'asfissia... da annegamento.

Anonimo ha detto...

Non è un problema da poco. Si tratta di un tentativo "mimetico" tipico delle istituzioni in crisi, che vogliono accreditare di se un'immagine (parolaccia politicamente corretta a sua volta) nuova, che marchi i passi avanti compiuti rispetto al buio passato. Nell'istituzione nella quale opero da qualche tempo, ad esempio, non si dice soldato ma volontario (e volontaria, ovviamente), non si dice guerra ma operazione di pace, non si dice nemico ma insurgent (l'inglese riesce a cammuffare come pochi). E il risultato è che i tantissimi coraggiosissimi soldati che cadono sul campo vengono paragonati ai morti sul lavoro a causa della disattenzione dei rispettivi padroni. E quel che è peggio, le Forze Armate e il senso di identità nazionale che le dovrebbe sostenere sono in crisi d'identità.