martedì 11 gennaio 2011

L'Egitto richiama l'ambasciatore, la Santa Sede non commenta (Bandini)

Trovo ottima la decisione della Santa Sede di non commentare proprio perche' non c'e' nulla da dire.
Mi auguro di non dovere leggere precisazioni ne' da parte vaticana ne', soprattutto, da parte del nunzio in Egitto. Benedetto XVI non avrebbe potuto essere piu' chiaro
.
R.

Egitto richiama ambasciatore presso S.Sede: No a ingerenza del Papa

No comment dal Vaticano

Marinella Bandini

Roma, 11 gen (Il Velino)

“Ingerenza”: l’accusa all’indirizzo del Papa era rimbalzata dall’Egitto subito dopo l’Angelus del 3 gennaio, durante il quale Benedetto XVI aveva condannato l’attentato contro i copti avvenuto ad Alessandria d’Egitto nella notte di capodanno.
Poi, ieri, nel discorso al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, il Pontefice aveva rievocato quei fatti: “Anche in Egitto, ad Alessandria, il terrorismo ha colpito brutalmente dei fedeli in preghiera in una chiesa. Questa successione di attacchi è un segno ulteriore dell’urgente necessità per i governi della Regione di adottare, malgrado le difficoltà e le minacce, misure efficaci per la protezione delle minoranze religiose”. Ma la scelta del Cairo di richiamare l’ambasciatore presso la Santa Sede per consultazioni è arrivata un po’ a sorpresa, stando ai primi commenti che filtrano dal Palazzo apostolico.
Il direttore della sala stampa, padre Federico Lombardi, non conferma ufficialmente la notizia. Anche lui l’ha appresa dai media e al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali. Altrettanto caute le considerazioni che si possono raccogliere alla terza loggia del Palazzo apostolico. Gli officiali della segreteria di stato sono al lavoro per raccogliere informazioni e valutare la situazione. Anche se qualcuno più in alto si spinge oltre, leggendo quella dell’Egitto come una mossa di politica “interna” più che estera. Come riporta il sito dell’emittente araba Al Arabiya, il portavoce del ministero degli Esteri egiziano, Hossam Zaki, ha reso noto il provvedimento, spiegando che il richiamo dell’ambasciatore avviene “sullo sfondo delle nuove dichiarazioni del Vaticano concernenti gli affari interni egiziani” che “sono considerate dall’Egitto come un’ingerenza inaccettabile nei suoi affari interni”. E “la posizione dei copti fa parte integrante degli affari interni egiziani”.
Il Cairo, ha spiegato il portavoce, ha provato a mettersi in contatto con la Santa Sede dopo le dichiarazioni del Papa in seguito all’attentato terroristico di Alessandria e il ministro degli Esteri Ahmed Abul Gheit avrebbe inviato una lettera al suo omologo vaticano in cui “smentisce parecchi punti tra le dichiarazioni emesse dal Vaticano” tra cui “la posizione dei copti in Egitto e la relazione fra musulmani e copti”. La lettera si concentrava sulla “preoccupazione dell’Egitto di evitare l’escalation dello scontro e delle tensioni per motivazioni religiose” e sulla volontà del Paese di puntare al dialogo, incitando “i responsabili del Vaticano ad evitare di evocare gli affari interni egiziani nelle loro dichiarazioni e nei loro contatti con certi paesi europei”. L’imam di Al Azhar, Ahmed al-Tayyeb, che già una settimana fa aveva criticato le parole di Benedetto XVI, secondo quanto riferito dal portavoce dell’Università sunnita, avrebbe ribadito che “ogni paese ha il diritto di approvare leggi a protezione della sua sicurezza nazionale e sociale” e che “la protezione dei cristiani è un affare interno”.

(ban)

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1 commento:

Anonimo ha detto...

C'è un Comunicato della Santa Sede

http://ilsismografo.blogspot.com/2011/01/vaticano-comunicato-del-direttore-della.html