lunedì 24 gennaio 2011

Messaggio del Papa per la Giornata delle Comunicazioni Sociali: il commento di Bobbio

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15 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è un punto in questo articolo destinato a creare qualche mugugno.
Alessia

Raffaella ha detto...

Concordo, cara Alessia!
R.

Raffaella ha detto...

Aggiungo una considerazione: ci sono siti e blog, soprattutto nel mondo anglosassone, che in questi anni hanno fatto il lavoro che avrebbe dovuto essere svolto dagli uffici competenti della Santa Sede.
Inoltre non avrei mai pensato che un certo monsignore sarebbe stato invitato a parlare del Messaggio del Papa dopo i fatti di WikiLeaks.
R.

Anonimo ha detto...

Esatto!
Alessia

Alice ha detto...

Io condivido assolutamente la critica: prendi Pontifex, fosse per me lo farei chiudere, ha creato un sacco di problemi con uscite antisemite varie e nei forum laicisti lo prendono come ad esempio di forum cattolico.

Anonimo ha detto...

Mi chiedo poi con quale diritto Mons. Celli dubita della cattolicità di questo o quello.
Capisco l'isofferenza di fronte a siti che indulgono in atteggiameni irrispettosi e insultanti, all'irritazione che certi commenti sopra le righe provocano, ma non bisogna generalizzare. Inoltre, come dici benissino in ambito anglosassone, come in Italia, Francia e Germania c'è chi si è letteralmente sobbarcato il lavoro che sarebbe spettato agli organi di comunicazione della Santa Sede e questo esclusivamente per amore del Santo Padre e della Verità
Alessia

euge ha detto...

Condivido Raffaella!

Anonimo ha detto...

Vorrei sapere cosa ne pensa Alice dei siti dei vari Don Farinella, Don Barbero, Don Capitani, ecc.
A loro modo sono estremisti e integristi almeno quanto Pontifex.
Alessia

Alice ha detto...

Lo stesso di Pontifex, sono siti molto lontano dalle posizioni della Chiesa.

Anonimo ha detto...

In realtà è giusto che ogni componente del cattolicesimo abbia voce. In fondo abbiamo ottimi argomenti con cui ribattere alle enormità che spesso si leggono. Quello che che sarebbe da auspicare è + rispetto + sobrietà -enfasi.
Alessia

Raffaella ha detto...

Esatto!
Aggiungo che un "aiutino" dalla Santa Sede sarebbe gradito.
Magari si potevano fornire prima certe traduzioni, magari si puo' provvedere anche ora ad inserire il testo del Summorum Pontificum in lingue diverse dall'ungherese e dal latino.

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/motu_proprio/index_it.htm

Provo una profonda ammirazione per molti blog e siti anglosassoni e francesi (primo fra tutti quello della nostra amica Béatrice).
R.

Alice ha detto...

Però ci sono anche altri elementi per giudicare i siti cattolici a parte il summorum pontificorum.
Benedetto oggi parla di speranza di creatività, di apertura.

un passante ha detto...

io ritengo che i liberi cittadini, purchè non offendano nessuno, possano aprirsi i siti che credono. Se i siti "cristiani" sono proliferati così tanto forse è perchè non si sono sentiti rappresentati o non hanno visto la chiesa sul piano informativo-comunicativo sufficientemente rappresentata e tutelata. Non vorrei che finisse come la caccia ai difensori del motu proprio
Ma che vi lascino in pace

Anonimo ha detto...

raffaella, non é una sviolinata, ma oggi come blog, er mejo sei te ;-)

Max

Anonimo ha detto...

pensavo che il segretario sarebbe stato trasferito.