Nichols: «Per noi oggi un evento storico»
Nella Cattedrale di Westminster il primate della Chiesa inglese ha ordinato sacerdoti tre ex vescovi anglicani
Elisabetta Del Soldato
DA LONDRA
«Molte ordinazioni sono avvenute nella Cattedrale di Westminster nella sua storia. Ma nessuna paragonabile a questa. Oggi è un’occasione unica che rappresenta un nuovo passo nella vita e nella storia della Chiesa cattolica». Così l’arcivescovo di Westminster, Vincent Nichols, presidente della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, ha esordito ieri nell’omelia durante l’ordinazione sacerdotale di tre ex vescovi anglicani. «Questo – ha continuato Nichols – è un momento storico».
John Broadhurst, Andrew Burnham e Keith Newton sono diventati ieri i primi preti del nuovo Ordinariato personale di «Nostra Signora di Walsingham» usufruendo così della possibilità offerta da Benedetto XVI con la Costituzione apostolica «Anglicanorum coetibus». «In particolare – ha rimarcato l’arcivescovo – voglio offrire le mie preghiere e i miei auguri a Keith, scelto dal Papa come primo ordinario».
Nella gremita Cattedrale di Westminster ieri mattina l’atmosfera era di grande gioia alla vista dei tre ex vescovi anglicani quando si sono inginocchiati davanti a Nichols. «Davanti a voi – ha detto ai tre ex anglicani – avete un futuro importante e impegnativo. Dandovi il benvenuto, voglio, in particolare, riconoscere la vostra dedizione come preti e vescovi della Chiesa d’Inghilterra e il valore del vostro ministero. Ringrazio molti nella Chiesa d’Inghilterra che hanno saputo riconoscere la vostra sincerità e integrità nell’intraprendere questo viaggio. Ringrazio in particolare l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams per la sua generosità di cuore e di spirito.
Riconosco pienamente le esigenze del viaggio che avete compiuto insieme con le vostre famiglie, con i molti anni di riflessione e di preghiera, di dolorose incomprensioni, di conflitti e incertezze. Questo viaggio, ovviamente, comporta qualche triste addio agli amici. Anche questo rafforza il calore della nostra accoglienza ». Di momento unico e memorabile ha parlato anche il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, il cardinale William J. Levada, in una lettera indirizzata ai tre neo sacerdoti cattolici che è stata letta ieri da Nichols. Levada ha sottolineato come l’ordinazione dei tre ex vescovi sia stata definita da Benedetto XVI come «un reciproco scambio di doni dai nostri rispettivi patrimoni spirituali». E nella sua omelia anche Nichols ha ricordato che «la ricerca dell’unità della Chiesa rimane un imperativo».
© Copyright Avvenire, 16 gennaio 2011
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2 commenti:
Non riesco a capire come un arcivescovo cattolico, primate di una nazione e futuro cardinale possa continuare a riferirsi all'anglicanesimo come "Chiesa".
Forse non ha studiato il Catechismo della Chiesa Cattolica ed eleva al rango di Chiesa quella che è semplicemente una confessione protestante?
E da quando in qua ci si riferisce ai pastori della confessione anglicana definendoli vescovi e sacerdoti (senza virgolette) dal momento che le ordinazioni anglicane sono ritenute invalide per Dogma di Fede? Consiglierei a questi irenici prelati un pò di buonismo in meno e un pò più realismo e fiducia nella Chiesa Cattolica, visto che solo in essa "sussiste l'unica Chiesa di Cristo" (Concilio Ecumenico Vaticano II)!
Quella semplice confessione protestante, ha un nome ... "Chiesa d'Inghilterra" ... e cortesia vuole che una cosa venga chiamata col proprio nome. Ci vuole molto a capirlo?
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