venerdì 14 gennaio 2011

Perché essere ad Assisi con il Papa. La riflessione di Andrea Tornielli

Clicca qui per leggere il commento pubblicato da La Bussola e segnalatoci da Alice.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Niente male il post di Luigi Accattoli:
De Mattei e gli altri più cattolici del Papa
http://www.luigiaccattoli.it/blog/?p=6025#comments
Alessia

Anonimo ha detto...

A chi scoccia la nonviolenza
di Vittorio Cristelli
in “vita trentina” del 16 gennaio 2011
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201101/110114cristelli.pdf
Alessia

Anonimo ha detto...

A chi scoccia la nonviolenza
di Vittorio Cristelli
in “vita trentina” del 16 gennaio 2011
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201101/110114cristelli.pdf
Alessia

Anonimo ha detto...

Tornielli a spada tratta difende i giri di valzer del papa...o di pulcinella?
La verità fa male...

Anonimo ha detto...

Tornielli a spada tratta difende i giri di valzer del papa...o di pulcinella?
La verità fa male...

Anonimo ha detto...

Io, come cattolico di lungo corso, non esulto in alcun modo per quell'iniziativa. Essa, a mio avviso, in questa fase storico-geopolitica avrebbe un senso se fosse limitata alle religioni cristiane dell'ortodossia e delle riforme protestanti.
Ma che c'entrino, in questo momento gli approcci dottrinali e teologici con gli Islamici ed i loro Dio forcaiolo, o i seguaci dei fedeli della Dea Kalì, qualcuno, con seri argomenti alla mano, e non per fornire risposte emotive e sconclusionate per il tempo, in versione "volemose bene" e secondo "l'aggregazione pecoreccia", me lo dovrebbe spiegare.

un passante ha detto...

mi pare che qualcuno che qui ieri diceva che Assisi avrebbe finito per dividere più che unire, non mi pare avesse tutti i torti

euge ha detto...

Ma come Assisi vi piaceva tanto sotto l'altro pontificato...... sbaglio oppure è stato uno dei suoi fiori all'occhiello? I movimenti per la Pace, i simboli politici.... vi stava tutto bene! Eccome se vi stava bene e guai a criticare............... Ed ora tutto cambiato? Adesso anche di questo è colpa di Ratzinger?
Ma fate pace col cervello una buona volta!

rosadeldeserto68 ha detto...

Vorrei pregare Anonimo delle 16.57 di dirmi quali sarebbero i "giri di valzer del papa", perché io proprio non li ho visti!Grazie.

Anonimo ha detto...

Passante, la divisione nella Chiesa post Vat2 è una costante. Basta che il Papa decida qualcosa che non va a genio a questo o a quello e si parte con le critiche e i lamenti. In questo spiccano coloro che invocano obbedienza e rispetto per il Santo Padre solo quando fa comodo a loro. Ebbene, non è così che devono andare le cose.
Alessia

un passante ha detto...

mi dispiace euge ma io ai tempi di Assisi non sapevo nulla dell'"Assisi " di cui si sta parlando. E nemmeno dopo, perchè delle faccende ecclesiastiche poco mi interessavo e poco mi intromettevo. E penso proprio che tornerò a fare come allora

Andrea ha detto...

Riporto un brano di B.XVI apparso sul blog dello stesso Tornielli:

"La scelta di celebrare quell’incontro ad Assisi era suggerita proprio dalla testimonianza di Francesco come uomo di pace, al quale tanti guardano con simpatia anche da altre posizioni culturali e religiose. Al tempo stesso, la luce del Poverello su quell’iniziativa era una GARANZIA DI AUTENTICITA' CRISTIANA, giacché la sua vita e il suo messaggio poggiano così visibilmente sulla scelta di Cristo, da respingere a priori qualunque tentazione di indifferentismo religioso, che nulla avrebbe a che vedere con l’autentico dialogo interreligioso. Lo “spirito di Assisi”, che da quell’evento continua a diffondersi nel mondo, si oppone allo spirito di violenza, all’abuso della religione come pretesto per la violenza. Assisi ci dice che la fedeltà alla propria convinzione religiosa, la fedeltà soprattutto a Cristo crocifisso e risorto non si esprime in violenza e intolleranza, ma nel sincero rispetto dell’altro, nel dialogo, in un annuncio che fa appello alla libertà e alla ragione..."

Lo cito per evidenziare che B.XVI non può essere contrapposto a G.P.II, ma ha tenuto a sottolineare che l'aggancio ad Assisi non è, e non fu, quello irenico, ma quello super-identitario del "Poverello".