domenica 18 settembre 2011

Card. Bertone: la credibilità dei Cattolici può aiutare a superare la crisi. Il legalismo non è la via della salvezza. Il discorso del Papa al Bundestag sarà bellissimo (Izzo)

CATTOLICI: BERTONE, LORO CREDIBILITA' PUO' AIUTARE A SUPERARE CRISI

Salvatore Izzo

(AGI) - Verona, 18 set.

Nel mondo del lavoro e dell'economia, ma anche nella politica, con la loro "credibilita'" i cattolici hanno un apporto originale da offrire per aiutare a superare l'attuale situazione di crisi. Per questo oggi piu' che mai debbono essere "testimoni di una coerenza tra i principi, la vita spirituale che praticano e i comportamenti".
E' il messaggio che il segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Tarcisio Bertone, ha lanciato oggi a Verona, intervenendo al Festival della Dottrina Sociale della Chiesa "Occorre valorizzare soprattutto il loro apporto originale", ha detto sottolineando che "la dottrina sociale della Chiesa puo' aiutare a trovare una via per uscire dalla crisi" in quanto "contiene in se' e trasmette una spiritualita' che e' portatrice di un messaggio di rinnovamento della societa' e del mondo". In proposito, Bertone ha ricordato le parole di Benedetto XVI a Cagliari, nel settembre del 2008, quando il Pontefice lancio' il suo appello per "una nuova generazione di laici cristiani impegnati, capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo sostenibile".
Affermando che "occorre soprattutto valorizzare l'apporto originale" dei laici, il cardinale Bertone, spiega da parte sua la Radio Vaticana, spera appunto nelle nuove generazioni, e nel contributo che possono offrire "arricchito dall'esperienza e dalla competenza", ma chiede anche coerenza: "questo - ha infatti sottolineato - mi sembra essere una forma di impegno per migliorare la societa': non solo migliorare se stessi, ma migliorare la comunita' e dare esempio di credibilita'”.
Per Bertone, inoltre, "il lavoro vissuto come vocazione e' mezzo ordinario di santificazione. La Chiesa quindi puo' essere scuola di partecipazione ed anche di collaborazione", perche' "chi vuole impegnarsi per cambiare il mondo non può illudersi di farlo da solo, ma sempre in una rete relazionale globale, mettendo in comune i diversi doni, le idee e le forze".
La persona e' portatrice di diritti e doveri inalienabili, e c'e' chi ha portato avanti questo impegno sociale fino al proprio sacrificio, ha osservato ancora il cardinale Bertone citando i casi del giudice Rosario Livatino ucciso dalla mafia e dell'ex vicepresidente del Csm Vittorio Bachelet. Dunque, la ricerca e la realizzazione della societa' migliore possibile e' un'impresa che interpella ogni generazione umana, come Bertone ha rilevato nell'omelia pronunciata successivamente nel duomo di Verona. "Ma ancora piu' importante come luce per le coscienze e il discernimento degli orientamenti - ha tenuto infine a chiarire il porporato salesiano - e' la Parola di Dio, che la Chiesa ha il compito di annunciare e di trasmettere nei diversi contesti di spazio e di tempo".

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BERTONE: LEGALISMO NON E' VIA DI SALVEZZA

Salvatore Izzo

(AGI) - Verona, 18 set.

"Il legalismo non ha mai salvato nessuno, l'amore e la misericordia invece sono la legge suprema della vita cristiana". Lo ha affermato il segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Tarcisio Bertone, nell'omelia della messa celebrata oggi nella Cattedrale di Verona. "Non c'e' - ha detto - nessun ordinamento statale giusto che possa rendere superfluo il servizio dell'amore".
Secondo Bertone, "la vita cristiana aperta alle dimensioni della giustizia crea lo spazio necessario alla grande corrente della carita; praticata dalla Chiesa". In proposito, il porporato salesiano ha ricordato "una delle parole illuminanti dell'enciclica Deus caritas est di Benedetto XVI: "l'amore sara' sempre necessario, anche nella societa' piu' giusta".
La Scrittura ci dice, ha osservato Bertone, che "i pensieri di Dio sono diversi da quelli degli uomini e li sovrastano; e questi pensieri sono la sua volonta' di salvare l'uomo e il mondo attraverso il suo amore misericordioso". Per bocca dei profeti, infatti, viene chiesto che "l'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avra; misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona".
"E' questa - ha spiegato il segretario di Stato - la via 'santa', cioe' diversa, alternativa rispetto a quella che gli uomini percorrono. E proprio questa diversita', questa distanza tra Dio e mondo, in realta', e' motivo di speranza, perche' Dio e' santo nell'amore e nella misericordia. Percio' - ha concluso Bertone - la speranza per l'umanita' e per il mondo non verra' mai meno. Percio' la verita' di Dio e' garanzia del suo sostegno a chi si impegna nella carita' sociale, che e' l'anima della giustizia".

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PAPA: CARDINALE BERTONE, DISCORSO A BUNDSTANG SARA' BELLISSIMO

Salvatore Izzo

(AGI) - Verona, 18 set.

Il discorso di Benedetto XVI al Bundestag, giovedi' prossimo, "sara' bellissimo". Lo ha affermato il segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Tarcisio Bertone, intervenuto oggi al Festival della Dottrina sociale della Chiesa "Speriamo - ha aggiuto il porporato alla Radio Vaticana – che venga recepito come merita".

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Caro cardinale Bertone, sara' compito anche della Santa Sede fare in modo che tale discorso sia recepito come merita stoppando sul nascere eventuali storture o interpretazioni "podaliche", possibilmente entro pochi minuti, non dopo ore, un giorno, due giorni o un mese intero.
R.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Papa, se card. Bertone dice che è bellissimo, lo faccia subito correggere questo discorso!
Visto che cosa combinano ultimamente!!

jacu

Anonimo ha detto...

Come fa la Santa sede ad imporre a tutti di recepire il discorso nel giusto modo?? E poi giusto modo come?' io non la penso mai come voi eppure i discorsi li ascolto attentamente. Magari la mia storia e la mia formazione mi spingono a dare importanza ad un elemento rispetto che ad un altro. Mi deve raddrizzare la santa sede??
Speriamo di no.
Se non abbiamo più il diritto di ascoltare e giudicare in modo diverso da voi davvero come si può fare??

Raffaella ha detto...

Ho forse parlato di imposizione?
Tuttavia, se qualcuno, in buona o, di solito, in cattiva fede, prende una citazione per una affermazione (vedi Ratisbona), e' necessario intervenire senza aspettare che il problema si risolva da solo.
Visti i tempi, si deve vigilare e, quando e' necessario, punire con la sospensione dell'accredito.
R.

mariateresa ha detto...

neanche se si presentano nudi in sala stampa li sospendono.

Raffaella ha detto...

eehheheheehhehehehe
Fossi in padre Lombardi mi doterei di cartellini gialli e rossi :-)
R.

Anonimo ha detto...

Eheheheheh, bello "interpretazioni podaliche", Raffa :-))))
A., la tua storia e al tua formazione, qualunque sia, non ti dovrebbero impedire di capire ciò che leggi. Il fatto poi che tu non sia mai d'accordo con ciò che leggi sul blog di Raffaela è un conforto e una rassicurazione, venendo da una persona dotata di logica podalica.
Alessia

gemma ha detto...

se non avessi più il diritto di ascoltare e giudicare in modo diverso da noi, i tuoi post non verrebbero più pubblicati da un pezzo