venerdì 23 settembre 2011

Il Papa ai Musulmani: ad Assisi le religioni contribuiranno ad un mondo migliore. Giusto riconoscere la dimensione pubblica della religione. L'islam viene frainteso da società che emarginano Dio (Izzo)

PAPA: A ASSISI RELIGIONI CONTRIBUIRANNO A MONDO MIGLIORE

Salvatore Izzo

(AGI) - Berlino, 23 set.

Benedetto XVI ha invitato oggi i rappresentanti delle comunita' musulmane presenti in Germania a partecipare all'"importante Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia del mondo" che si terra' ad Assisi il prossimo 27 ottobre "a 25 anni dallo storico incontro di Assisi guidato dal Beato Giovanni Paolo II".
"Con tale raduno - spiegato Papa Ratzinger alla delegazione ricevuta questa mattina nella Nunziatura apostolica a Berlino - vogliamo mostrare, con semplicita', che da uomini religiosi noi offriamo il nostro particolare contributo per la costruzione di un mondo migliore, riconoscendo al tempo stesso la necessita', per l'efficacia della nostra azione, di crescere nel dialogo e nella stima reciproca".
Per il Papa tedesco, "e' possibile una collaborazione feconda tra cristiani e musulmani", che insieme debbono contribuire "alla costruzione di una societa' che, sotto molti aspetti, sara' diversa da cio' che abbiamo portato con noi dal passato". "In quanto
uomini religiosi - ha detto - a partire dalle rispettive convinzioni possiamo dare una testimonianza importante in molti settori cruciali della vita sociale". "Penso ad esempio - ha concluso il Pontefice - alla tutela della famiglia fondata sul matrimonio, al rispetto della vita in ogni fase del suo naturale decorso o alla promozione di una piu' ampia giustizia sociale".

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PAPA: GIUSTO RICONOSCERE DIMENSIONE PUBBLICA RELIGIONE

Salvatore Izzo

(AGI) - Berlino, 23 set.

"La Chiesa Cattolica si impegna fermamente perche' venga dato il giusto riconoscimento alla
dimensione pubblica dell'appartenenza religiosa". Benedetto XVI lo ha assicurato ai rappresentanti delle comunita' musulmane presenti in Germania, ricevuti questa mattina nella Nunziatura apostolica di Berlino. "Si tratta - ha spiegato - di un'esigenza che non diventa
irrilevante nel contesto di una societa' maggiormente pluralista".
Secondo il Papa, nel dialogo interreligioso "e' necessario impegnarsi costantemente per
una migliore reciproca conoscenza e comprensione. Cio' - ha osservato - e' essenziale non solo per una convivenza pacifica, ma anche per l'apporto che ciascuno e' in grado di dare per la costruzione del bene comune all'interno della medesima societa'".
"In Germania, come in molti altri Paesi non solo occidentali, tale quadro di riferimento comune - ha rilevato il Pontefice tedesco - e' rappresentato dalla Costituzione, il cui contenuto giuridico e' vincolante per ogni cittadino, che sia appartenente o meno ad una confessione religiosa".
E se "il dibattito sulla migliore formulazione di principi come la liberta' di culto pubblico, e' vasto e sempre aperto, tuttavia - ha sottolineato Ratzinger - e' significativo il fatto che la Legge Fondamentale li esprima in un modo ancora oggi valido, a distanza di piu' di 60 anni", fondata come e' in "quell'ethos comune che e' alla base della convivenza civile e che
in qualche modo segna anche le regole apparentemente solo formali del funzionamento degli
organi istituzionali e della vita democratica". Pur "elaborato in un'epoca storica radicalmente
diversa, in una situazione culturale quasi uniformemente cristiana" qul testo, per il Papa, continua a "essere adatto alla Germania di oggi, che vive nel contesto di un mondo globalizzato ed e' segnata da un notevole pluralismo in materia di convinzioni roopeligiose". Infatti "i padri della Legge Fondamentale ebbero la piena consapevolezza, in quel momento importante, di dover cercare un solido terreno, nel quale tutti i cittadini potessero riconoscersi". "Nel fare cio' - ha spiegato Benedetto XVI - essi non prescindevano dalla propria appartenenza religiosa; per molti di loro, anzi, la visione cristiana dell'uomo era la vera forza ispiratrice. Il terreno comune fu trovato nel riconoscimento di alcuni diritti inalienabili, che sono propri della natura umana e che precedono ogni formulazione positiva. Fondamento - ha concluso - che, in realta', indica anche degli evidenti confini a tale pluralismo: non e' pensabile, infatti, che una societa' possa sostenersi nel lungo termine senza un consenso sui valori etici fondamentali".

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PAPA: ISLAM VIENE FRAINTESO DA SOCIETA' CHE EMARGINANO DIO

Salvatore Izzo

(AGI) - Berlino, 23 set.

L'intolleranza che talvolta si manifesta verso le comunita' islamiche in Europa nasce da un fraintendimento. Ne e' convinto Benedetto XVI che ha toccato questo tema nel discorso di stamani ai rappresentanti dell'islam tedesco, ricevuti nella Nunziatura apostolica di Berlino. "Molti musulmani - ha detto - attribuiscono grande importanza alla dimensione religiosa. Cio', a volte, e' interpretato come una provocazione in una societa' che tende ad emarginare questo aspetto o ad ammetterlo tutt'al piu' nella sfera delle scelte individuali dei singoli".
Secondo il Papa, da parte dei musulmani come di tutti gli uomini di fede "va fatta, pero', attenzione che il rispetto verso l'altro sia sempre mantenuto". "E il rispetto reciproco - ha ricordato - cresce solo sulla base dell'intesa
su alcuni valori inalienabili, propri della natura umana, soprattutto l’inviolabile dignita' di ogni persona". Cio', ha spiegato alla delegazione delle comunita' musulmane presenti in Germania - non limita l'espressione delle singole religioni; al contrario, permette a ciascuno di testimoniare in modo propositivo cio' in cui crede, non sottraendosi al confronto con l'altro".
"La buona convivenza di persone appartenenti a religioni differenti, la franchezza e la schiettezza del dialogo interreligioso e la comune testimonianza di cristiani e
musulmani per i valori della giustizia e della pace - ha osservato da parte sua il presidente dei vescovi tedeschi, monsignor Robert Zollitsch in un breve saluto a inizio incontro - questi sono gli obiettivi ai quali Benedetto XV, dedica sempre il suo impegno come teologo e come Papa. Essi - ha assicurato - sono anche gli obiettivi dei vescovi e di tutta la Chiesa Cattolica in Germania. Concetti analoghi sono stati espressi anche dal professore Mouhanad Khorchide che ha salutato il Papa a nome dell'intera delegazione. Il Pontefice, in risposta, ha rilevato l'attuale "atmosfera di rispetto e di fiducia tra la Chiesa Cattolica e le comunita' musulmane in Germania". "Berlino - ha concluso - e' un luogo opportuno per un tale incontro, non solo perche' qui si trova la moschea piu' antica sul suolo tedesco, ma anche perche' a Berlino vive il numero piu' grande di musulmani rispetto a tutte le altre citta' in Germania".

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