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2 commenti:
questi rappresentanti delle vittime non fanno che dire in modo magari inelegante ma sostanzialmente identico quello che sentono dire e vedono scrivere da cattolici cosiddetti critici. In questo il campione è padre Doyle . Io lo leggo su NCR e non lo conosco per quello che leggo lì.
L'impressione è che sia monomaniaco, ripetendo ogni tre per due sempre la solita solfa: e cioè che i teologi della liberazione hanno subito delle sevizie indicibili mentre i preti pedofili e i vescovi loro mandanti no.
Se non è questo che vuole fare intendere allora deve imparare a esprimersi meglio. Personalmente credo che intenda essere assolutamente quello che sembra: uno che vuole smantellare la Chiesa e il Vaticano e per questo è pronto a qualsiasi alleanza strumentale.Gli argomenti di SNAP mi sembrano paro paro quelli di Doyle.
Ricordate la luminosa e recente vicenda irlandese?Lui scriveva su Irish Times e non solo, sognando una nuova era. Qui da NCR
http://ncronline.org/blogs/examining-crisis/irish-prime-minister-challenges-vatican-and-us
Capito?
Eppoi tornando all'argomento del post: ma vi sembra normale che un abusato stia lì a fare paragoni con i teologi del dissenso?
Tornielli e' una persona seria e lascia l'interrogativo finale aperto. Prima o poi qualcuno arrivera a riconoscere che agli snappisti non interessano le vittime in quanto persone ma solo come pretesto.
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