giovedì 22 settembre 2011

Il Papa: l'ecumenismo è il tema centrale di questo viaggio. Gli abusi sono terribili, ma non lasciate la Chiesa. Nulla da dire su contestazioni se sono civili (Izzo)

PAPA: L'ECUMENISMO E' TEMA CENTRALE DI QUESTO VIAGGIO

Salvatore Izzo

(AGI) - Berlino, 22 set.

"Quando ho accettato l'invito a compiere questo viaggio era per me evidente che l'ecumenismo con i nostri amici evangelici deve essere un punto forte, un punto centrale di questo viaggio". Lo ha affermato Benedetto XVI nella conversazione con i giornalisti che viaggiavano con lui verso Berlino.
"Anche se istituzionalmente non siamo uniti, anche se rimangono problemi, anche grandi problemi nel fondamento della fede in Cristo, in Dio trinitario, nell'uomo come immagine di Dio, siamo uniti in questo mostrare al mondo e approfondire questa unita' e' essenziale in questo momento storico", ha continuato il Papa. "Noi viviamo - ha aggiunto - in un tempo di secolarismo, nel quale i cristiani insieme hanno la missione di rendere presente il messaggio di Dio, il messaggio di Cristo, di far possibile credere, andare avanti con queste grandi idee, verita' e percio' l'essere insieme tra cattolici ed evangelici e' un elemento fondamentale per il nostro tempo". "Percio' - ha spiegato Benedetto XVI - sono molto grato ai nostri amici, fratelli e sorelle protestanti che hanno reso possibile con segno molto significativo l'incontro nel monastero di Erfurt dove Lutero ha iniziato il suo cammino teologico: la preghiera nella chiesa dove e' stato ordinato sacerdote, parlare insieme sulla nostra responsabilita' di cristiani in questo tempo". "Sono molto felice - ha poi concluso - di poter mostrare cosi' questa unita' fondamentale che siamo fratelli e sorelle e lavoriamo insieme per il bene dell'umanita' annunciando il lieto messaggio di Cristo, il Dio che ha un volto umano e che parla con noi".

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PAPA: ABUSI SONO SCANDALI TERRIBILI, MA NON LASCIATE CHIESA

Salvatore Izzo

(AGI) - Berlino, 22 set.

"Posso capire che davanti alle informazioni sugli abusi, soprattutto se sono stati compiuti su persone vicine uno dica questa non e' piu' la mia Chiesa: la Chiesa era per me forza di umanizzazione e moralizzazione, se i rappresentanti della Chiesa fanno il contrario, non posso piu' vivere con questa Chiesa. Ma anche se nella Chiesa ci sono scandali e umanita' terribili bisogna rinnovare la consapevolezza della specificita' di essere Chiesa, imparare a sopportare questo e lavorare perche' mai piu' si ripeta". Lo ha detto il Papa sull'aereo che lo portava a Berlino, rispondendo a una domanda sulla reazione agli abusi sessuali compiuti da eccelsiastici su minori che ha portato alcuni cattolici ad abbandonare la Chiesa. "Distinguiamo - ha esortato Benedetto XVI - la motivazione specifica di quelli che si sentono scandalizzati da questi crimini che sono stati rivelati negli ultimi tempi, dalle altre motiazioni: generalemente le motivazioni dell'abbandono sono molteplici nel contesto della secolarizzazione, penso che di solito queste uscite sono l'ultimo passo in lunga catena allontanamento dalal Chiesa".
"In questo contesto mi sembra importante - ha poi aggiunto il Pontefice - domandarsi perche' sono nella Chiesa: ne faccio parte come se fosse un'associazione sportiva, o culturale, dove coltivo i miei interessi e se non trovo piu' risposte esco, o essere parte della Chiesa e' una cosa piu' profonda?". "Io - ha spiegato Papa Ratzinger - direi che sarebbe piu' importante conoscere che essere Chiesa non e' essere in qualche associazione ma nella rete del Signore, nella quale tira pesci buoni e cattivi dalle acque della morte alla terra della vita. Puo' darsi che in questa rete sono proprio accanto a pesci cattivi e sento questo, ma e' anche vero che non sono nella Chiesa per questi o per questi altri, ma sono nella Chiesa per Dio".

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PAPA: NULLA DA DIRE SU CONTESTAZIONI SE SONO CIVILI

Salvatore Izzo

(AGI) - Berlino, 22 set.

Sull'aereo che lo portava a Berlino, dove lo attendono molte migliaia di fedeli ma anche qualche contestazione, il Papa ha spiegato di non avere "nulla da dire contro le contestazioni che si esprimono in modo civile". "E' normale - ha sottolineato Benedetto XVI - in una societa' libera caratterizzata da una forte secolarizzazione. Ne prendo atto e non c'e' nulla da dire contro le contestazioni che si esprimono in modo civile. Rispetto coloro che si esprimono".

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