Il Papa alla cittadinanza di Friburgo: "Chiedo la vostra preghiera affinché questi giorni siano fruttuosi, affinché Dio confermi la nostra fede, rafforzi la nostra speranza e accresca il nostro amore. Che in questi giorni diventiamo di nuovo consapevoli di quanto Dio ci ami e di quanto Egli sia buono, così da mettere, con piena fiducia, noi stessi e tutto ciò che muove il nostro cuore ed è importante per noi nelle sue mani"
N.B. manca la parte "a braccio".
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5 commenti:
Ho notato che TV2000 traduce simultaneamente, riuscendo a tradurre anche la parte a braccio. Ha detto,tra l'altro, che ha deciso di inserire la tappa di Friburgo per l'insistenza di mons.Zollitsch, che rideva divertito. A tratti discutibile, però c'è da dire che l'arcivescovo di Friburgo ha una faccia "facciosa"!
Il Papa ha detto: Erzbischof Zollitsch hat mich so lange gedrängt bis ich nicht mehr anders konnte als hierher zu kommen: l´arcivesco Zollitsch mi ha incalzato così a lungo finché io non ho potuto fare almeno di venire qui".
Chissà se il Papa senza questa insistenza ci sarebbe andato.
jacu
cara sonny, altrochè che la faccia facciosa. In articolo di Rodari viene riportata l'opinione, che è diffusa in Germania, che Zollitsch preferisca dire il rosario piuttosto che rilasciare interviste. La cosa non è affatto scandalosa se non fosse che non stiamo parlando di don Pistoluzzi ma del capo dei vescovi tedeschi.
Infatti ha sempre questa espressione che sembra dire "ma io cosa ci faccio qui?". E infatti se lo condiscono a piacere i vari comitati centrali (ma chi ha scelto il nome?)e i portavoce e i teologi, ecc.
Se lo va a trovare Kung riesce anche a fregargli i biscotti dalla credenza.
Cara Mariateresa diciamo che, a voler essere gentili, ha un sorriso stereotipato. Moooolto carina l'immagine di Kung rapinatore di biscotti!!!!
@mariateresa
Io non so quanto di vero ci sia nella descrizione offertaci da Rodari e sinceramente non saprei cosa augurarmi di più per mons. Zollitsch: essere un vescovo sempre sul filo del rasoio dell´apostasia o un allocco manipolato dalla burocrazia ecclesiastica.
E´vero che in Germania la burocrazia ecclesiale è ipertrofica e talvolta i vescovi sono solo i "firmatari" di documenti scritti da altri, di decisioni prese da altri.
Ma esiste la libertà personale: di non accettare la nomina se non ci si sente in grado di reggere una diocesi, il peso dell´eventuale dissenso; di accettare la nomina e combattere la giusta battaglia anche a costo di perderla come successe a mons. Mixa.
Stare lì e farsi mangiare la pastasciutta in testa è poco dignitoso per chiunque, figuriamoci per chi si è preso una delle responsabilità più grandi della terra: entrare nella successione degli Apostoli ed, eventualmente, pagare col proprio sangue la propria testimonianza.
Può essere che mons. Zollitsch preferisca il Rosario a un´intervista, in quel caso non avrebbe dovuto accettare la nomina a presidente della conferenza episcopale, incarico che certo non prevede di ritirarsi in convento di clausura, soprattutto in un paese come la Germania! Egli ha inoltre la possibilità in un´intervista di dire cose cattoliche!!
Io credo fermamente nella responsabilità personale: nessuno costringe mons. Zollitsch a fare quello che fa o a dire quello che dice. Se non gli dovesse andare bene, potrebbe lottare per cambiare le cose o dimettersi. Io non l´ho mai visto circondato dalla polizia che gli reggeva un discorso scritto da altri.
Il grosso problema, aspetto lodatissimo dal giornalista della ard (e privilegio difeso con le unghie e i denti dai vescovi tedeschi) è che il Papa ha poco spazio, per gli sciagurati concordati, nella nomina dei vescovi: il Papa presenta la terna e il capitolo elegge, il Papa poi approva. Se il capitolo è pieno di ipermodernisti, come quello di Friburgo o Magonza, possiamo ben capire che cosa ne usce. L´unica possibilità è che il Papa riesca a fregarli presentando terne di invotabili (uno più ortodosso dell`altro, creando uno stallo). Che io sappia a Berlino la prima terna è stata rifiutata (!!) dal capitolo: per fortuna ne è uscito l´arcivescovo che abbiamo avuto il piacere di ascoltare l´altro giorno: un vero vescovo in comunione col il Papa!
Jacu
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