Un grazie sincero agli editorialisti laici che questa mattina hanno dato prova di sapere riconoscere al Papa i giusti meriti considerando del tutto infondata una denuncia verso l'uomo che piu' si e' speso per ripulire la Chiesa dalla sporcizia che vi si annida.
Un grazie quindi ai commentatori che oggi si sono esposti (Cazzullo, Garelli, Giannino, Doninelli...).
Un grazie anche ai giuristi che si sono mantenuti o hanno cercato di mantenersi sul piano squisitamente giuridico.
La stampa cattolica non brilla.
L'Osservatore Romano non ha scritto una sola parola.
Bene l'articolo di Mazza ma l'argomento meritava sicuramente piu' spazio visto quanto e' capace di spendersi Avvenire quando vengono attaccati alcuni vescovi italiani (un paio in particolare), l'ici e l'otto per mille. Il Papa merita meno?
Del tutto assenti (ed e' l'ennesima volta) i membri del laicato cattolico. A parte la Comunità di Sant'Egidio NESSUN movimento ecclesiale ha detto una sola parola a sostegno del Papa.
Cosi' non va!
Ho trovato sconcertante l'atteggiamento di molti vaticanisti che, meglio di commentatori ed editorialisti, dovrebbero conoscere il Papa ed il suo lavoro.
La Cei? Non pervenuta. Il Vaticano? Tace e acconsente.
R.
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10 commenti:
Cara. Raffaella come non condividere il tuo commmento cosi' amaro ma purtroppo realistico? C'e da vergognarsi di essere cattolici se cattolici vuol dire avere un atteggiamento come quello che la Cei, i moventi, la stpa cattolica ed il Vaticano, stanno tenendo in questa sciagurata situazione! Personalmente, sono addolorata per il fatto che il vicario del Papa per la citta' di Roma, non abbia trovato uninuto per esprimere la sua vicinanza al Pontefice! Sono disgustata
Grazie davvero a chi ha parlato e spiegato come stanno le cose.
Tra i vaticanisti e non solo, citati nel commento, ci sono alcuni notori appartenenti ai movimenti.
Certo mancano prese di posizione ufficiali (per ora), ma io eviterei di essere così drastici, anche per non dare eccessiva importanza ad un'operazione soprattutto mediatica, che, giuridicamente, si sta sgonfiando da sola.
i movimenti non sono mai scattanti con b-xvi.
invece di unire mi sa che dividono.
max2
Caro Max2, perchè si continua a fare di ogni erba un fascio?
Per questione di brevità comunicativa?
I "movimenti" non esistono, in quanto tali. Perché sono, tra loro, assai differenti.
Non nego che, sempre, ci sia il rischio della divisione ma non si tratta di una regola.
Per questo,( mi smentirei) non mi va di stilare una graduatoria dei più o meno "scattanti" con Benedetto. Ma basta visitare i loro siti per rendersi conto dello spazio che il magistero di Benedetto vi occupa.
Comunque, e ve lo dice una che non potrebbe essere più "ratzingeriana",il Papa é il Papa.
E si attacca il Papa (questo Papa) per colpire la Chiesa.
Credo che lui ci vorrebbe sentire più uniti e più capaci di perdonarci reciprocamente le nostre rispettive tiepidezze.
Io sono pronta a ripartire per Roma come ho già fatto l'anno scorso.
Si fa sentire con decisione Introvigne.
http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-una-pagliacciata-e-uninfamia-3027.htm
Alberto
Raffaella ha ragione da vendere. Credo che i dati di diffusione e vendita di Avvenire e di molti settimanali diocesani debbano far riflettere. Questi ultimi spesso ignorano volutamente il Papa, non riferendo mai nulla né dei suoi discorsi illuminati né del suo magistero e così coltivando un laicato diocesano che se non mosso da curiosità personale cresce piuttosto inconsapevole e ignorante, concentrato soltanto sulle posizioni (a volte decisamente poco cattoliche) dei vescovi di riferimento. Forse sarebbe ora di un bel repulisti nella stampa cattolica, dando spazio ai molti bravi (che ci sono e sono spesso emarginati) e lasciando perdere una tribù di yes-man che poi non sanno che pesci prendere quando si tratta di difendere il Santo Padre! Angelo
Sottoscrivo e condivido Angelo!
AVVENIRE di oggi
pagina 12,
Ciao Raffaella. Ecco per gli amici lettori: "Il Papa come Gheddafi. Scandalosa e blasfema iniziativa diabolica contro Benedetto XVI Magno".
Leggi l'articolo:
http://teologorisponde.altervista.org/?p=113
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