venerdì 2 settembre 2011

La risposta del Vaticano all'Irlanda e i sintomi di uno scontro più duro (Rodari)

Clicca qui per leggere l'articolo di Paolo Rodari segnalatoci da Alessia.

Personalmente ritengo che ormai la risposta del Vaticano all'Irlanda non abbia piu' molto senso. Da quel 20 luglio sono trascorsi quasi due mesi e scommetto che nessuno leggera' il testo o, se verra' preso in considerazione, sara' solo per criticarlo. Rodari indica almeno due punti di critica, entrambi con riferimento ai vescovi irlandesi. Troppo tempo e' passato e troppa acqua sotto i ponti.
La risposta in se' non ha molta importanza, ma e' fondamentale, almeno per me, un altro dato: quella risposta, partorita dopo un travaglio di settimane, dovra' almeno mettere ben in chiaro, e nero su bianco, tutto il lavoro fatto dal cardinale Ratzinger prima e da Papa Benedetto dopo per combattere la piaga dei preti pedofili. Solo in questo caso potremmo dire che il testo e' utile. In caso contrario si sara' sprecata un'altra occasione utile.

R.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Stamani dopo l´indicazione di Alessai (mi pare) ho comperto ilfoglio e sono rimasto assai deluso dall´articolo che pareva far pregustare la linea adottata dal Vaticano, in realtà si limita a dare una visione d´insieme della politica estera vaticana.

La risposta, come dici tu, Raffaella, ora non ha proprio tempo e non era certo la pausa estiva a richiederne la dilazione (su 8x1000, Ici e altro hanno risposto immediatamente).
E´sintomo dell´incapacità della diplomazia vaticana ad affrontare il nuovo scenario.
E´sintomo anche del fallimento delle chiese a livello nazionale: se addirittura i politici di destra attaccano la Chiesa e pretendono che i preti non rispettino il sacramento della confessione, significa che questi non hanno imparato nulla sulla sacralità dei sacramenti, e questo in Irlanda, uno dei paesi più cattolici d´Europa. Che cosa hanno imparato al catechismo? E perché chi doveva vigilare non se n´è accorto e non è intervenuto? Non tralasciamo il fatto che i vescovi e le conferenze episcopali per allentare il legame fedeli-Papa hanno teso a evidenziare il proprio ruolo: alla fine il Vaticano (vedi Irlanda, Croazia, Cina) è visto come un ente straniero che si immischia negli affari secolari e religiosi di quel paese.
Alla fine i nodi stanno venendo al pettine.
Che cosa farà il Vaticano se l´Irlanda passerà la legge?

Jacu

Anonimo ha detto...

A proposito si scontri, Raffa.
Dalla ex felix Austria
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201109/110902pongratzlippitt.pdf
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201109/110902heneghan.pdf
Direi che la soluzione è una sola: fuori!
Alessia

medievale ha detto...

al via le danze, e non sono quelle dell'oktoberfest...

laura ha detto...

speriamo di porre fine a questo capitolo doloroso, anche se la lettera del Papa avrebbe dovuto essere più che sufficiente!