Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 11 feb.
"L'incontro tra credenti e non credenti avviene quando si lasciano alle spalle apologetiche feroci e dissacrazioni devastanti e si toglie via la coltre grigia della superficialita' e dell'indifferenza, che seppellisce l'anelito profondo alla ricerca, e si rivelano, invece, le ragioni profonde della speranza del credente e dell'attesa dell'agnostico".
"Ecco perche' - spiega sull'Osservatore Romano il card. Gianfranco Ravasi alla vigilia della presentazione dell'iniziativa di Benedetto XVI per un rinnovato dialogo con i non credenti - si e' voluto pensare a un Cortile dei Gentili che si inaugurera' a Bologna, nella sua antica universita' e a Parigi alla Sorbona, all'Unesco e all'Acade'mie Francaise".
Secondo Ravasi, "il confine, quando si dialoga, non e' una cortina di ferro invalicabile. Non solo perche' esiste una realta' che e' quella della "conversione" e qui assumiamo il termine nel suo significato etimologico generale e non nell'accezione religiosa tradizionale. Ma anche per un altro motivo. Credenti e non credenti si trovano spesso sull'altro terreno rispetto a quello proprio di partenza: ci sono, infatti, come si suol dire, credenti che credono di credere, ma in realta' sono increduli e, viceversa, non credenti che credono di non credere, ma il loro e' un percorso che si svolge in quel momento sotto il cielo di Dio". Il "Cortile dei Gentili", progetto di dialogo fra credenti e non credenti lanciato da Papa Ratzinger, sara' presentato domani all'Universita' di Bologna nell'aula magna di Santa Lucia. Il "cortile" aprira' poi ufficialmente le sue porte il 24 e il 25 marzo a Parigi, in sedi prestigiose: alla Sorbona, all'Unesco, all'Acade'mie francaise e, infine, nella piazza di fronte alla basilica di Notre-Dame dove l'invito a un dialogo aperto e costruttivo sara' rivolto soprattutto ai giovani.
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6 commenti:
Card Ravasi, quando parla, sembra un manuale di retorica: figure di suono, significato ecc. ma non dice nulla di nuovo e soprattutto non lo dice in maniera che tutti possano comprenderlo subito.
Quando apro i Vangeli trovo la parola di Cristo esposta in maniera chiara e semplice, tramandataci in un greco talvolta zoppicante: eppure è la Sua parola.
Forse più semplicità, come quella del Santo Padre non guasterebbe.
jacu
La Chiesa, senza lo Spirito Santo, è solo un'istituzione umana!
la cosa che mi piace di più é:"non é proselitismo", la chiesa non fa proselitismo cogli ortodossi, perché sono fratelli, coi musulmani perché abbiamo lo stesso Dio della Pace,Azz, cogli ebrei perché hanno una vecchia alleanza, cogli atei perché se ne rispettano le convinzioni e hanno un medesimo sistema morale Azz
Ma l'unica missione dei vescovi non era "annunciate il mio Vangelo e convertite tutti i Popoli"? Proselitismo allo stato puro direi!Invece scrivono libri, fanno gli opinionisti, si occupano di scienza, gestiscono beni immobiliari. Ma non sia mai proselitismo. Poi ci chiediamo perché la chiesa é schiacciata in occidente da pentecostali sette e islam. Loro il proselitismo lo fanno e come. Come é giusto per chiunque sia convinto delle proprie opinioni. Poi a ciascuno di scegliere. Io personalmente cerco di fare proselitismo, perché ritengo la mia fede il più bel dono della mia vita e mi farebbe piacere che le persone che conoscono provino lo stesso piacere. Se so che un amico va in un posto per la prima volta dove sono abitudinario, non gli consiglio forse il miglior ristorante, perché eviti fregature e mangi magari il piatto che trovo delizioso, che vale la pena assolutamente mangiare?
Max
La Parola di Dio, letta dal card Ravasi (l'ho ascoltato qualche volta su Radiomaria) è coinvolgente come una lezione di grammatica!
Vedere Ravasi in clergyman e il cardinale di Bologna in veste filettata fa un certo effetto...e la dice lunga sulla distanza tra i due...
Andate in tutto il mondo e annunciate il Vangelo...ormai è acqua passata...l'imperativo per tutti è dialogare perché non esiste la Verità...siamo alla dittatura del relativismo...fumo di massoneria...
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