giovedì 10 febbraio 2011

Il Papa ad Aquileia e Venezia anche per rifondare il Nordest (Asca)

PAPA: A MAGGIO AD AQUILEIA E VENEZIA ANCHE PER RIFONDARE IL NORDEST

(ASCA) - Venezia, 10 feb

''Il nostro desiderio e' che il Papa, che e' parte interna e integra di ogni Chiesa, venga ad Aquileia e a Venezia, il 7 ed 8 maggio, a sostenere lo stile di vita del cristiano e a indicare che questo stile di vita e' conveniente per il cristiano e per l'uomo di oggi e per l'uomo post-moderno''. Non solo, Benedetto XV e' atteso anche per rifondare dalle radici il Nordest. Lo ha detto il cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia, presentando la visita di Benedetto XVI, con l'arcivescovo di Gorizia, mons.
Dino De Antoni, il vescovo di Adria Rovigo, mons. Lucio Soravito, e l'ausiliare di Venezia mons. Beniamino Pizziol.
''Il cristianesimo e' si' un'apertura alla vita definitiva, e' si' un'apertura all'essere definitivamente amati oltre la morte per poter definitivamente amare, ma proprio per questo - sottolinea Scola - ha un anticipo e una conferma nella vita di quaggiu', e quindi e' una gioia questo grande dono che il santo padre ci fa perche' viene a provocare la nostra liberta' e a sostenerla nella vita di tutti i giorni, a ridirci questa grande speranza affidabile di cui noi tutti, soprattutto in questo tempo di transizione molto rapida che non e' piu' ormai solo crisi economica, ma che e' diventata anche crisi mentale, e' nella mente di ciascuno di noi''.
Scola ha specificato di pensare ''soprattutto alla tragedia della disoccupazione giovanile per fare un esempio clamoroso, quindi questo e' il suo significato fondamentale a cui si legano poi altre implicazioni molto molto importanti per tutto il popolo del Nordest, credenti, non credenti, diversamente credenti, soprattutto in vista della prospettiva geopolitica che si va profilando di fronte a noi, a partire dagli eventi del Maghreb, dagli eventi del medioriente e che chiamano il Nordest a ripensare che qui noi abbiamo una grande carta''. E la carta - ha spiegato Scola -, si chiama Aquileia. ''Cinquantasette chiese della Croazia, Slovenia, Ungheria, Austria, Baviera sono nate ad Aquileia. Si e' creata questa fusione di popoli slavi, germanici e italiani che ha accompagnato per secoli il nostro cammino. Ora - ha concluso Scola - e' necessario che il Nordest giochi ancora un altro ruolo sull'asse nord-sud e sia realmente per la fusione di queste culture un punto di cerniera per svegliare l'Europa ai fini di creare un effettivo giusto ordine mondiale''.

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