mercoledì 23 febbraio 2011

La Comunità di Sant'Egidio invita a Roma il portavoce dimissionario dell'università di Al-Azhar, che afferma: per riavviare il dialogo con l'islam il Papa dovrebbe chiedere scusa per le crociate (Ansa)

Su segnalazione di Eufemia leggiamo questa notizia che preferirei non commentare (complimenti per l'invito!):

VATICANO-ISLAM:PORTAVOCE AL-AZHAR,PAPA SI SCUSI PER CROCIATE

(ANSA) - ROMA, 23 FEB

Per riavviare il dialogo interrotto con l'Islam papa Benedetto XVI deve compiere un ''gesto di
rispetto'' verso i musulmani come ''chiedere scusa per le crociate, cosi' come ha chiesto scusa per l'olocausto'', oppure condannare ''l'occupazione israeliana in Palestina''.
E' quanto ha affermato Muhammad Rifaa Al Tahtawi, portavoce dimissionario dell'università di Al-Azhar parlando con i giornalisti a margine del convegno 'Agenda della convivenza. Cristiani e musulmani per un futuro insieme', promosso a Roma dalla Comunita' di Sant'Egidio.
Al Tathatwi, che ha specificato di parlare a titolo personale, ha detto di essere fiducioso sulla ripresa del dialogo congelato dopo gli interventi del Papa in difesa dei cristiani perseguitati in Medio Oriente, ma ha anche ricordato come ''i musulmani non si sentano rispettati ne' trattati da pari dal Pontefice'' e come questa ferita sia stata originata e non ancora rimarginata dal discusso discorso che papa Ratzinger pronuncio' nel 2006 a Ratisbona.

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26 commenti:

Anonimo ha detto...

Il portavoce è fuori di testa. Allora anche l'Occidente (ex impero romano) dovrebbe pretendere le scuse dagli islamici per tutte le terre africane ed europee nelle quali l'Islam, nel medio evo, era penetrato con la forza, sterminando le popolazioni locali. Che una testa bsagliata simile venga a farci le prediche, è cosa assurda. Se ne sia a casa sua, che è molto meglio per lui e per noi.

gemma ha detto...

ma è proprio necessario far salire continuamente sul piedistallo del dialogo e dispensare inviti a signori che esprimono disprezzo per ogni cosa che il Papa fa o dice, adducendo sempre le solite motivazioni del passato e senza provare a interpretare un discorso basato sulla ragione secondo ragione?

dopoundicianni ha detto...

i frutti dei mea culpa giubilari e giubilanti.

Alessandra Mirabella ha detto...

Ma durante il Giubileo non è successo? E quindi? Tutte scuse.

Anonimo ha detto...

E quando inizieranno loro a chiedere scusa per l´invasione e islamizzazione (forzata o no) di tutto il medioriente, del nord-africa e della penisola iberica (poi riconquistata?

A quando le scuse per i vari tentativi di conquistare Vienna?

Grazie cattolici adulti, con il vostro fare radical-chic: siete il cavallo di troia della Chiesa, siete più orgogliosi di essere amici dei nemici della Chiesa che del Papa.

jacu

Michele ha detto...

Rispediamolo al mittente con l'accompagnamento di chi lo ha invitato.

Anonimo ha detto...

Secondo me la cosa sbagliata è dare rilievo alle parole di uno che parla a titolo personale come se parlasse in rappresentanza di tutti i musulmani. Io spero che, anche se l'Ansa non lo riporta, chi lo ha invitato gli abbia risposto adeguatamente e non gli abbia dato ragione.
Sonia

Anonimo ha detto...

Con tutto il rispetto il portavoce dimissionario può anche andare a quel paese! Mi chiedo perché Sant'Egidio non si faccia i fattacci propri. Come la risolve questa l'onu di Trastevere? Tra l'altro il mea culpa sulle crociate è già stato fatto.
Alessia

stefania ha detto...

é vero che il nostro Papa è un po' anziano, ma non mi risulta che all'epoca fosse responsabile di qualcosa... Ormai bisogna solo sbellicarsi dalle risate.

Anonimo ha detto...

Intanto i musulmani comincino a chiedere scusa per tutti i cristiani martirizzati per causa loro nei loro paesi!

SdC

Anonimo ha detto...

Michele ha espresso una sintesi mirabile. La Comunità di S. Egidio regge spesso, non è ben chiaro se consapevolmente o stupidamente, il moccolo ai nemici della Chiesa Cattolica, ma è abile ad autoincensarsi e a farsi bella agli occhi del Pontefice, a cui, probabilmente, non pochi "soloni" interessati, suoi collaboratori, su Sant'Egidio raccontano quello che fa loro comodo, nel modo che fa loro comodo.
Cherokee

Raffaella ha detto...

Grande Stefania :-)
R.

italo ha detto...

Non conosco il Corano...ma è sufficiente vedere come usa il suo potere il musulmano Ghedaffi per averne un'idea!!

realista ha detto...

le scuse sono come le ciliege, quando cominci una tira l'altra
Ora magari basta, eh?

Anonimo ha detto...

Abbiamo ammazzato noi, anno ammazzato loro. Tutto per mancanza di dialogo. Continuamo a non dialogare ... così ci saranno altri morti uccisi in nome di Dio.

Anonimo ha detto...

la mia guida è il Papa, non il portavoce di Al Azhar
E altri forse ogni tanto dovrebbero ricordarselo, evitando di metterlo continuamente in imbarazzo
ab

gemma ha detto...

il problema non sono le scuse o non scuse, è ciò che i predicatori islamici fanno arrivare alle masse. Già è un problema il fatto che tra loro vi siano ampie divisioni e non vi sia un unico rappresentante, che possa parlare, confrontarsi e divulgare in maniera lineare per tutti. Pensate davvero che quel che il Papa realmente dice arrivi alle masse dei fedeli musulmani? E soprattutto, che un discorso universitario, difficile come quello di Ratisbona sia stato minimamente capito dagli imam di periferia che su input strumentali hanno infiammato le masse? Di nulla si può parlare con questi interlocutori se non a testa bassa e in ginocchio. E continuare ad assecondare queste loro aspettative lo ritengo sbagliato

Anonimo ha detto...

intanto il delirio di nanni moretti è arrivato a psicanalizzare il papa. Con la benedizione di ravasi, naturalmente

Fabiola ha detto...

Le reazioni furibonde di allora e le continue querimonie di oggi non fanno che confermare quanta verità e lungimiranza ci fossero nella "lectio" di Regensburg.
D'altra parte i primi a non saperla (volerla) leggere sono stati gli occidentali, e, in primis, tanti cattolici.
E la sant'Egidio ne è una testimonianza lampante.

medievale ha detto...

ma dov'erano tutti quando Giovanni Paolo II si sperticava nei mea culpa? Forse gli islamici non se lo filavano così tanto come sembrava, anche perché i media occidentali si preoccupavano, all'epoca, di veicolare tutto ciò che riguardava il papa polacco (ole, sci, camping) tranne spiegare bene il contenuto dei suoi pronunciamenti. E adesso si scopre che dopo vent'anni di "dialogo interreligioso" siamo ancora alle crociate. E meno male che Wojtyla aveva il carisma mediatico.

mariateresa ha detto...

non dico niente, avete giustamente già detto tutto voi. Si sono resi ridicoli, questa è la verità. Leggete lentamente l'agenzia e ditemi se non vi va lo stesso effetto che leggere Totò.

Anonimo ha detto...

Ad essere un pochino precisi, gli abitanti della Palestina all'epoca delle crociate avevano raggiunto un modus vivendi con gli "invasori" europei. A rompere le uova nel paniere sono stati i kurdi come il Saladino, indoeuropei ed allogeni quanto i crociati. E anche adesso gli iraniani, sempre indoeuropei, stanno assoggettando tutto il medioriente e le popolazioni arabe.
Eufemia

Anonimo ha detto...

Chiedere scusa...ma siamo pazzi??!!
Ricordiamoci che a parte l'invasione e l'islamizzazione di tutto quello che una volta era l'impero romano d'occidente e oriente, questi perfidi continuarono a effettuare razzie di uomini e di benilungo le coste del Mediterraneo sino al 1800.

Jaime

euge ha detto...

la lungimiranza dei contenuti del discorso di Ratisbona è decisamente indiscussa ma, siccome l'argomento non era sulla lunghezza d'onda ne dei fratelli musulmani ne tantomeno di certi sedicenti cattolici cristiani, è come se quel discorso non ci fosse mai stato. Manipolato dalle agenzie e dai giornalisti, evitato come la peste da certi cattolici di cui la maggior parte facenti parte dei così detti cattolici adulti che vorrebbero il Papa e la chiesa a propria immagine e somiglianza, il discorso di ratisbona non poteva cancellare quel famoso, mediatico ma, pericoloso bacio al corano che non si può e non si deve ignorare. Un gesto simile, poteva avere forse e dico forse una qualche logica se, successivamente, ci fosse stato un periodo di incontro e di dialogo serio ma, siccome si è andati avanti ancora con strette di mano, pacche sulle spalle ed altre corbellerie simili, adesso ci troviamo ancora a parlare di SCUSE E PER DI PIU' CON RIFERIMENTO ADDIRITTURA ALLE CROCIATE. I MEA CULPA fanno SENSAZIONE MA, QUASI MAI RISOLVONO I PROBLEMI CHE ORA HA EREDITATO BENEDETTO XVI.

Gonzaga ha detto...

Scusa de che???

Maria R. ha detto...

Stefania....mi associo e mi sbellico anche io dal ridere!
Non pensavo di avere un Papa tanto Matusalemme ;)