giovedì 3 febbraio 2011

L'Arcivescovo di Tokyo, Mons. Okada conferma: allo stato spetta a ciascun Vescovo decidere sull'attività dei Neocatecumenali nella sua Diocesi

Clicca qui per leggere la notizia segnalataci da Alberto. Qui e qui una traduzione.
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11 commenti:

Anonimo ha detto...

dopotutto, se tantissimi vescovi, non vogliono e non accolgono gruppo religiosi tradizionalisti riconosciuti dalla S. Sede, non vedo perché non possano farlo i vescovi giapponesi con i neocatecumenali.
Non mi pare che questi ultimi siano migliori degli altri e promuovano una maggiore comunione con il Santo Padre.
Sconcertante è semmai il capo, per il quale alla S. Messa recitiamo "credo la Chiesa, UNA ecc." e poi ogni vescovo è libero di far entrare ed operare, a sua discrezione, chi invece dal Papa è stato riconosciuto.

Jacu

3 febbraio 2011 alle ore 10:41
SERAPHICUS ha detto...

In italiano:

http://blog.messainlatino.it/2011/02/il-grido-di-dolore-dei-vescovi.html

3 febbraio 2011 alle ore 10:49
Anonimo ha detto...

Sconsiglio sempre di usare il traduttore automatico di Google: troppi svarioni.

Una traduzione in italiano è reperibile qui.

http://neocatecumenali.blogspot.com/2011/02/giappone-arcivescovo-di-tokio-critica.html

3 febbraio 2011 alle ore 11:15
Anonimo ha detto...

forse ci si comincia ad accorgere che non siamo anti-neocatecumenali (vedi blog citato da Anonimo qui su), ma cattolici a basta e che il cammino nc è un problema che riguarda TUTTA la Chiesa

3 febbraio 2011 alle ore 11:34
tim ha detto...

voi non siete anti neocatecumenali, voi siete anti cattolici, nel momento che non vi sottomettete al Papa nel momento che approva lo statuto nc e il direttorio catechetico.

3 febbraio 2011 alle ore 12:17
Anonimo ha detto...

dimentichi che la Chiesa ha già il SUO Catechismo e che Statuto NC e relativo direttorio (peraltro tuttora 'segreto', cosa quanto meno anomala per una realtà che si definisce ecclesiale) non sono Dogmi di fede...

3 febbraio 2011 alle ore 13:07
DANTE PASTORELLI ha detto...

per grazia di Dio ci sono ancora vescovi che credono in tutte le verità di fede e non si lascian ingannar da sirene con la faccia e la maglietta di Carmencita.

3 febbraio 2011 alle ore 21:10
Anonimo ha detto...

calma ragazzi. Non sono un entusiasta dei NC, ma non ricordo che i vescovi giapponesi si siano mai segnalati come bastione dell'ortodossia, anzi.

Quello che vale per i NC può valere domani per altri movimenti e gruppi, in qualunque diocesi, giapponese o austriaca, francese o africana, dove magari il vescovo è contro il celibato, contro la sana liturgia, a favore della teologia della liberazione e chissà cos'altro.

Voglio dire che può darsi benissimo che abbiano ragione i vescovi nipponici, e da cattolici tenderemmo a supporre e sperare che sia così, anzi doobiamo sperarlo, ma non si deve "fare il tifo", così, ideologicamente, sulla base di preferenze personali. Si devono guardare i fatti, e la storia ci dice che tristemente non sempre i fatti sono il piatto forte di certi mitrati membri conferenze episcopali.

4 febbraio 2011 alle ore 12:30
Anonimo ha detto...

No cari amici un blog intitolato al Papa deve stigmatizzare il comportamento di questo Vescovo che ha disubbidito al Papa.Il Santo Padre è stato molto chiaro con i Vescovi giapponesi,il Cammino Neocatecumenale deve continuare ad operare in Giappone.
La sospensione di questo Vescovo è una palese disubbidenza al Papa che no dovrebbe essere esaltata come un gesto eroico come invece ,certi blog spazzatura fanno.Anzi dirò di più,presto il Seminario di Taamatzu deve ritornare nella sua sede naturale il Giappone.

6 febbraio 2011 alle ore 08:11
Anonimo ha detto...

vedo che MIc è anche qui!!Mah come farà a vivre questa donna?E' dapertutto!!

6 febbraio 2011 alle ore 08:13
Anonimo ha detto...

Il Cammino deve operare in Giappone e deve portare il suo apporto.Non esiste che i Vescovi caccino!!Se i Vescovi insistono seconod me il Papa deve passare alla rimozione forztata di questi Vescovi.Il prossimo paso,come ho detto,è riaprire il seminario Redemptoris Mater di Takamatzu.
Conosco gente che ha lasciato la vita agiata per il Giappone intendo parlare di famiglie itineranti.

6 febbraio 2011 alle ore 08:13

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