lunedì 21 febbraio 2011

Quando è troppo è troppo! Qualcuno metta un freno a certi postulatori

Clicca qui per leggere la notizia segnalataci da Alessia.
Il troppo stroppia...bisognerebbe avere un minimo di pudore e riservatezza. Mi pare superfluo, fra l'altro, ricordare che il miracolo che porta un beato alla canonizzazione deve avvenire dopo la beatificazione medesima, non prima. L'appello, quindi, ha ben poco senso. Ripeto: basta con le esagerazioni!

40 commenti:

Anonimo ha detto...

se papa ratzinger non avesse avuto tanta fretta non assisteremmo a certi spettacoli indecorosi.

Scenron ha detto...

Triste e penoso proprio.
A questo punto non mi stupirei se dopo la canonizzazione (che purtroppo arriverà) lo volessero proclamare corredentore dell'umanità!
Ma tutta questa fretta a cosa è dovuta? A pensar male si fa peccato...

euge ha detto...

E BASTA prendersela con Benedetto XVI è il capro espiatorio per tutto! Tanto qualsiasi decisione sarebbe stato costretto a prendere, su questa beatificazione che pesa come un macigno sul suo Pontificato, sarebbe stato criticato. Questo rinfacciare costantemente al Papa di aver preso o non preso decisioni su questo o su quello è presunzione bella e buona. Visto che tu sei così bravo a capire e compr4endere tante cose che il Papa ( poverino) non riesce neanche a capire, dicci tu la soluzione sulla beatificazione! Anzi, guarda sufggeriscila direttamente al Santo Padre! te ne renderà merito!!!!!!!!!!!!!!!!!!
MA FATELA FINITA!

mariateresa ha detto...

non è vero. Papa Ratzinger ha concesso una via privilegiata e se l'ha fatto vuol dire che ne era convinto; ma poi le procedure sono state rispettate con i loro tempi anche se non sono mancate pressioni continue. Quindi dare anche questa colpa a Benedetto è ingiusto.
Quelli che hanno deciso di essere indecorosi si qualificano da soli e in effetti stanno passando la misura.

gemma ha detto...

la caccia al miracolo a tutti i costi, no dai...

Pinturicchio55 ha detto...

Ho letto l'articolo siamo addirittura arrivati al punto di chiedere i miracoli del tipo:

" Se qualcuno avesse a disposizione miracoli per il processo di santificazione, è pregato di darne notizia ed eventualmente di farlo recapitare----" MA DICO STIAMO SCHERZANDO???????????????????????????? STA A VEDE' CHE ADESSO PARTE L'ENNESIMA RACCOLTA DI FIRME......................................................!!!!!!!! MA UN PO' DI SERIETA' NO ?

Anonimo ha detto...

Adesso che anonimo le sue brillanti conclusioni siamo tutti più Limitiamoci a constatare che ci aspettavamo l'uscita di Oder, anche se non con tale improvvido anticipo. Al momento mi preoccupano di più le eventuali polemiche che potrebbero precedere la beatificazione.
Alessia

francescozmic@gmail.com ha detto...

Non vedo cosa non va... Soltanto chiede preghiere perchè un giorno Giovanni PAolo II possa essere cannonizato.

Oder ha fatto falli, certo, e molti, ma qui non vedo niente di malo...

Anonimo ha detto...

Ma no, caro Scenron, si limiteramnno a puntare più modestamente al titolo di "magno" e, perché no, di "dottore della Chiesa". Tanto per non esagerare troppo :-)
Francesci Zmic, caro amico, la tua perplessità di fronte alle nostra reazione è forse dovuta a una scarsa conoscenza della lingua italiana. Ti assicuro che Padre Oder ha fatto un appello che rende una burla tutto quanto.
Alessia

Anonimo ha detto...

Teatrante, getta la maschera!
Fa riflettere.
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1346789
Alessia

Anonimo ha detto...

Suvvia ... nella Chiesa del passato c'e' stata sicuramente meno serietà nel canonizzare certi Santi che oggi. Eppure state tutti lì a pregarli.

Non ci vedo niente di strano da ciò che la Chiesa ha fatto in passato.

Saturno ha detto...

E' un'appello al massimo un po' ingenuo, nulla di più.
Il fatto è che qui c'è troppa gente con il dente avvelenato con GPII.
Un po' più di serenità sarebbe d'aiuto, soprattutto a Benedetto XVI

anonimo della boemia ha detto...

la serenità manca a chi non vede l'ora di gridare al miracolo terrorizzato dal fatto che l'onda mediatica cessi.
si abbia fiducia nella santità.
se Dio vorrà santo wojtyla manderà al miracolo al di là di ogni appello.

Anonimo ha detto...

Uno che tratta Benedetto XVI con il dente avvelanto circa le beatificazioni è Mgr Fellay:

http://www.dici.org/documents/entretien-accorde-par-mgr-bernard-fellay-au-district-des-etats-unis-ii/

SdC

Anonimo ha detto...

Ma si è certi dell'autenticità dell'articolo?
Io ne dubito!

Anonimo ha detto...

A tempo debito il miracolo avverrà, ed è stato preannunciato.

Caterina63 ha detto...

Segnalo a Raffella questo interessante articolo che ci conferma la strana velocità di questa beatificazione più politica che per altro....

di padre Giovanni Scalese, ergo non si dica che è uno contro il Papa ^__^
http://querculanus.blogspot.com/2011/02/semina-verbi.html

lo si legga con calma e FINO IN FONDO....

Caterina63 ha detto...

Non si dia la "colpa a Benedetto XVI".... non poteva fare diversamente...

- primo perchè comunque la si pensi, Wojtyla, resta in se in grande Pontefice che ha strappato dalle piazze ideologiche migliaia di giovani offrendo ad essi LA GMG se poi clero e laici le sfruttano male non si può dare la colpa ai Pontefici, troppo comodo!

- secondo perchè questa beatificazione è politica, la politica della Chiesa che piaccia o non piaccia delle volte si fa e solo il tempo darà ragione o meno a questi eventi...

- terzo.... ci sarebbero altre motivazioni che sono ancora un TABU', se ne parli sei un "fuori di testa" come quando si parlava di Messa antica 5 anni fa ed eri buttato fuori dalla Parrocchia...

Vi rammento poi che la beatificazione non investe l'infallibilità di un Pontefice, la canonizzazione si, per questo la chiesa polacca sta premendo per la canonizzazione...
questa metterebbe fine ad ogni discussione...

DANTE PASTORELLI ha detto...

Il problema, per me, non è se Giov. P. II sia da beatificare e canonizzare o meno, il problema è l'eccessiva fretta con cui è stato aperto il processo. E questo mi lascia molto perplesso.
Se poi l'accelerazione delle procedure è stata voluta dal Papa, è ovvio che le perplessità si rifletton sul suo operato.
L'apertura di un processo di beatificazione e sua accelerazione non rientrano nell'ambito dell'infallibilità.
Dunque la perplessità, non intaccando la funzione del Papa Padre e Maestro universale, è legittima.

Scenron ha detto...

Saturno, la troppa gente non sarà mai abbastanza quanto quella che pretestuosamente e con finta ignoranza si scaglia quasi quotidiamente contro Benedetto XVI.
Nessun 'dente avvelenato' per quanto mi riguarda, semplicemente grazie a Dio riesco a ragionare lucidamente quando si tratta di Karol Wojtyla, senza essere annebbiato dai fumi di una popolarità (molto mediatica) che, mi duole dirlo, è basata su poco o nulla.
Quindi, lucidamente, alla luce di una Chiesa uscita dal suo pontificato (27 lunghi anni) apparentemente trionfante, ma in sostanza piena di crepe (è sotto gli occhi di tutti!), mi permetto di sollevare dubbi sull'opportunità di una Beatificazione così rapida, senza che prima siano state chiarite tutte le spinose (ma abilmente nascoste) questioni riguardanti il Pontefice defunto. Tutto qui.

Cara Alessia, a quei riconoscimenti non ci avevo pensato, c'è ancora speranza ;-)

Anonimo ha detto...

Che strano ... tante volte in abmnto tradizionalista viene spesso tirato in ballo il sensus fidei, in questo caso con il popolo che vuole vedere GPII santo non funziona? Il popolo cattolico ha il sensus fidei solo quando si tratta come sempre di ciò che ci aggrada?

Anonimo ha detto...

Un dato per tutti: da quando Giovanni Paolo II ha raggiunto il Padre, molta gente si è allontanata dalla Chiesa.

Alice ha detto...

Le altre fisse dei tradizionalisti le posso anche capire, questa contro Giovanni Paolo II non riesco a proprio a spiegarmela. Bho.

anonimo della boemia ha detto...

molti si sono allontanati,molti altri si sono avvicinati alla chiesa,come ho fatto io.
i numeri non fanno testo così come la popolarità.
se ragioniamo in questo modo dovremmo dire che wojtyla ha lasciato a ratzinger un numero di praticanti irrisorio rispetto a quello che a lui lasciarono montini e luciani.
è la storia che conta e non bastano sei anni per scriverla.

Alice ha detto...

Probabilmente le motivazioni saranno queste.


In una intervista al sito "Le Porte Latine", Monsignor Bernard Fellay, superiore della tradizionalista società sacerdotale San Pio X, ribadisce la totale contrarietà dei lefebvriani alla beatificazione di Giovanni Paolo II.

"L'ascesa del Papa polacco agli altari - ha spiegato - costituisce un problema grave, quello di un pontificato che ha fatto fare dei salti in avanti nel senso sbagliato, nel senso del progressismo e di tutto ciò che si chiama Spirito del Concilio Vaticano II".

"Si tratta dunque di una consacrazione non solo della persona Giovanni Paolo II ma anche del Concilio e di tutto lo spirito che l'ha accompagnato".

Fellay teme che dopo il Concilio si sia affermato un "nuovo concetto" di Santità, "una Santità per tutti, una universale": in questo modo si "abbassa" la Santità "a un livello che fa credere che tutti vadano in cielo". Fellay avanza dubbi anche sui miracoli di numerosi beati degli ultimi anni: "Sono dei veri miracoli? Sono dei prodigi? Per me ci sono dei dubbi. Sono molto stupito dalla leggerezza con cui si trattano queste cose".



http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=150313

DANTE PASTORELLI ha detto...

Non confondiamo il consenso mediatico con il sensus fidei.
Quale senus fidei avevano i papa boys che richiesti di un parere sulla morale sessuale insegnata dal Papa beatificando rispondevano in TV che su quella strada antiquata non lo potevano seguire?

laura ha detto...

Per il primo anonimo: Papa Bendetto sa quello che fa e, se gli altri esagerano, non è certo colpa sua. Si prega di firmare il commento, ancxhe con uno pseudonimo. C'è libertà di opinione, nel reciproco rispetto. grazie

Anonimo ha detto...

Per Scenron delle 18,02

Tutto quello che avviene ed avverrà fa parte del disegno di Dio.
Vada in pace!

Anonimo ha detto...

Gentilissima Raffaella,
ho l'impressione che da quando il Signore ha chiamato alla Cattedra di San Pietro Benedetto XVI, in tanti hanno preferito rifugiarsi nella "nostalgia" per il lungo e benedetto pontificato di Giovanni Paolo II. Per quale ragione? In fondo, anche se questi fedeli non lo ammettono, c'è una personale avversione o antipatia verso Benedetto XVI: è poco simpatico, non ha il carisma e il fascino del suo predecessore, è troppo chiuso, troppo intellettuale, poco incline a spettacolarizzare la fede etc. etc.
Da sacerdote certe cose o realtà li noto, li sento, li avverto attorno a me tra i fedeli. Credo sia giunto il momento per noi cattolici di non dividerci esasperando polemiche e discussioni o pareri inutili. Non si devono nè si possono fare paragoni tra un pontificato e l'altro, perchè ogni Vicario di Cristo ha il proprio carisma e questo va amato e rispettato. Se la notizia è vera, deprecabile è l'invito del postulatore della causa di Giovanni Paolo II di accellerare la canonizzazione con altre testimonianze di miracoli attribuiti all'intercessione del prossimo beato. La beatificazione di Giovanni Paolo II riguarda la sua vita, la sua fedeltà al Signore e alla Chiesa che ha servito, non credo affatto che riguardi direttamente certe sue scelte, come ad esempio una troppo generosa e larga apertura ecumenica che è andata ben oltre le indicazioni del Vaticano II. Penso in modo particolare all'incontro interreligioso di Assisi.
Capisco che ai "nostalgici" non vadano giù i bocconi amari e le critiche alla beatificazione provenienti da ambienti cattolici conservatori, occorre tuttavia saper rispettare le opinioni altrui dentro la comunità ecclesiale senza elevare scudi o proclamare guerre sante tra fratelli. Occorre anche non attribuire a Benedetto XVI la colpa di "eventuali errori" o eccessi di zelo, commessi da altri, il Santo Padre è una persona molto rispettosa del lavoro dei suoi collaboratori e dei dicasteri vaticani, se ha firmato il decreto per la beatificazione di Giovanni Paolo II, che lui ha stimato e amato in vita, lo ha fatto perchè ha trovato ben fatta e indiscutibile tutta la documentazione a lui pervenuta, inclusa la diffusa fama di santità di Giovanni Paolo II.
Inviterei i fedeli cattolici a sostenere di più questo pontificato con la loro preghiera, allontanandosi da nostaglie per il precedente pontificato e a corse "umane" per accellerare la canonizzazione di GPII: non lo avrebbe voluto nemmeno lui tutto questo interesse verso la sua persona! O ci siamo tutti dimenticati di quanto umile fosse Giovanni Paolo II?
p. Giovanni

Anonimo ha detto...

La ringrazio P. Giovanni per quello che ha scritto.

Raffaella ha detto...

Grazie per la testimonianza, Padre Giovanni.
Carisma e' un dono dello Spirito Santo e nulla ha a che vedere con la simpatia e la mediaticita'.
Dio ha dato a CIASCUNO DI NOI un personale carisma perche' ogni persona e' unica ed irripetibile agli occhi di Dio.
Affermare, quindi, che Benedetto XVI sia poco simpatico o, peggio, non abbia carisma e' un atteggiamento superficiale.
Cio' che ha fascino per alcuni puo' non averlo affatto per altri.
Parla una che mai si e' fatta incantare da Obama o da lady Diana :-)
Detto questo, temo che i paragoni continueranno anche perche' mai una volta Papa Benedetto ha voluto evidenziare il suo lavoro o mettersi in mostra.
Altri (per primi i vaticanisti e per secondi sacerdoti e vescovi) avrebbero dovuto fare un passo avanti, ma non conveniva e non conviene mostrare il vero volto di Benedetto XVI. Se ne accorgono da soli i fedeli quando viene data loro l'opportunita' di conoscerlo ed ascoltarlo direttamente senza "filtri". Penso, per esempio, ai viaggi in Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Repubblica Ceca, Malta e Portogallo.
R.

DANTE PASTORELLI ha detto...

Io non mi sono lasciato mai incantar da nessuno, né mi lascio incantar oggi. Di Benedetto XVI, date le sue premesse tremendamente moderniste - Gaudium et spes ed altri documenti erano il controsillabo, ve lo ricordate? - apprezzavo un cammino verso posizioni più compatibili con la Tradizione, almeno in campo liturgico. Sembrava che in questo ambito non ci sarebbero stati passi indietro. In materia se ci sia una conferma o una smentita al cammino intrapreso lo sapremo ben presto, ma le notizie che volano indicano che il vento soffia a ritroso.
Quanto ai carismi siamo d'accordo sul fatto che ognuno ha il suo. Purtroppo anche il nostro papa, invece di governar la chiesa, che ha bisogno di aiuto e sostegno a tempo pieno, perde tempo a scriver libri che niente aggiungono alla dottrina e intanto vescovi e preti vanno per i fatti loro. E chi ne soffre? I fedeli, l'intera Chiesa.
Beati i tempi in cui i Papi parlavan da papi e non attraverso testi non segnati dalla nota dell'infallibilità, testi del dottore privato.

Anonimo ha detto...

La vicenda umana e intellettuale di Papa Benedetto non le ricorda quella del grande Papa Paolo VI di cui Benedetto è degnissimo erede? Per quanto mi riguarda, padre Scalese, nella mia vita c'è un vuoto che va dal giorno della morte di Papa Paolo e termina con l'elezione di Benedetto. Un vuoto riempito dal card. Ratzinger.
Alessia

Alice ha detto...

Certo che attaccare la beatificazione cercando di non coinvolgere Benedetto è impresa ardua!!!

un passante ha detto...

onestamente, di tante sue qualità, e umanamente gliene riconosco tante, in Giovanni Paolo II l'umiltà e il rifuggire dall'interesse alla sua persona, sono quelle che ho notato meno
Ma è mai possibile che fior di vaticanisti accreditati, e uomini di chiesa possono dire pubblicamente che "questo" è meno carismatico, è meno simpatico, addirittura allontana i fedeli, e quando qui qualcuno avanza una piccola critica nell'altro senso si arriva addirittura a parlare di "dente avvelenato"?
Se c'è libertà per i fedeli di emozionarsi o non emozionarsi per qualcuno nella chiesa, e di dirlo, che ci sia sempre
In quanto alla beatificazione, mi pare che il Papa abbia deciso, sulla base delle indagini svolte, e sulla base della sua conoscenza ed esperienza personale accanto a Giovanni Paolo II, che non è poco. Questo vi dovrebbe bastare.

Raffaella ha detto...

Scrivere libri non e' tempo perso.
R.

gemma ha detto...

e beati i tempi in cui i fedeli erano un pò più rispettosi dei papi presenti e passati
In quanto ai libri, punti di vista. Per me sono perle che custodisco gelosamente. E se Dio vorrà, resteranno anche oltre la memoria degli uomini di questi tempi

Anonimo ha detto...

Io accetto la beatificazione di Papa Wojtyla perché mi fido del discernimento di Benedetto. Lui lo ha conosciuto e gli ha voluto bene quindi è in grado di giudicare sulla sua santità. Io che ho passato una ventina di a ignorare Wojtyla non sono la persona più adatta per giudicare quello che forse non ho voluto vedere. Ce la sto mettendo tutta, ma non riesco a gioire, vedo luci e ombre e mi pongo tanti perché.
Uno di questi perché Wojtyla beato
e il card. Wishinsky, un autentico eroe che languì pure in galera, no?
Sono felicissima che Benedetto, pur con tutto il carico che ha addosso, trovi ancora il tempo per scrivere libri.
Alessia

Anonimo ha detto...

@ gemma : mi hai levato le parole di bocca!!

Sti tradizionalisti (ovviamente non quelli sani) chiaccherano tanto ma se hanno spesso l'ardire di parlare come parlano liberamente, lo devono anche la loro tanto odiato CVII ... altrimenti sicuramente stavano più attenti e misuravano le parole.

medievale ha detto...

mi auguro che quando p. Giovanni ha detto che Benedetto XVI non ha il carisma del predecessore volesse rifare il verso a tante nenie e tanti dischi rotti che si leggono in giro; se invece è proprio il suo pensiero personale, bè, mi unisco in toto alla precisazione di Raffaella!