Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 20 set.
"Nel rispetto delle differenze delle varie religioni, tutti siamo chiamati a lavorare per la pace e ad un impegno fattivo per promuovere la riconciliazione tra i popoli".
Secondo l'Osservatore Romano, questa affermazione di Benedetto XVI, contenuta in un discorso del 21 ottobre 2007, "chiarisce il senso del famoso incontro con i leader religiosi mondiali voluto nel 1986 dal suo predecessore, il beato Giovanni Paolo II, nella citta' di san Francesco", una iniziativa della quale il prossimo 27 ottobre Papa Ratzinger e i capi delle grandi religioni celebreranno il 25 anniversario proprio ad Assisi.
Per il Papa, scrive il quotidiano vaticano, "e' questo l'autentico 'spirito di Assisi', che si oppone ad ogni forma di violenza e all'abuso della religione quale pretesto per la violenza". Infatti, "di fronte a un mondo lacerato dai conflitti, dove talora si giustifica la violenza in nome di Dio, e' importante ribadire che mai le religioni possono diventare veicoli di odio; mai, invocando il nome di Dio, si puo' arrivare a giustificare il male e la violenza". Al contrario, "le religioni possono e devono offrire preziose risorse per costruire un'umanita' pacifica, perche' parlano di pace al cuore dell'uomo".
Quello del 21 ottobre 2007 fu dunque, afferma il giornale vaticano, "un discorso doppiamente importante, dunque, anche perche' arriva a sgombrare il campo da equivoci e incomprensioni nate attorno al significato e al valore degli incontri interreligiosi".
"Proprio per tale ragione - segnala l'articolo - questo testo e' stato posto come premessa a una selezione di testi del Papa sull'argomento", una piccola antologia, curata da Lucio Coco, "Pensieri sul dialogo interreligioso".
Il volumetto pubblicato dalla libreria Editrice Vaticana condensa una sessantina di brani tratti dal magistero di Papa Ratzinger: testi di discorsi, messaggi, catechesi, omelie che, conclude l'Osservatore, "con la consueta lucida chiarezza spiegano il Vangelo della Pace e il desiderio della Chiesa di voler continuare a costruire ponti di amicizia con i seguaci di tutte le religioni".
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