PAPA: VALLINI E ORNAGHI LO ACCOLGONO AL GEMELLI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 5 gen.
In visita ai bambini ricoverati al Policlinico Agostino Gemelli di Roma, in occasione della Solennita' dell'Epifania, Benedetto XVI e' stato accolto al suo arrivo dal cardinale vicario, Agostino Vallini, e dal rettore dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore, Lorenzo Ornaghi. Con loro il Pontefice ha salutato anche il direttore amministrativo, dell'ateneo, Marco Elefanti, il preside della Facolta' di medicina e chirurgia, Rocco Bellantone, il direttore della Sede di Roma, Giancarlo Furnari e il direttore del Policlinico, Cesare Catananti. Tra le autorita' presenti, il vescovo delegato per l'assistenza religiosa negli Ospedali di Roma, mons. Armando Brambilla, e l'assistente ecclesiastico generale,
mons. Sergio Lanza.
Subito dopo, il Papa e' salito in ascensore al quinto piano, al Reparto di Pediatria, dove e' entrato in ognuna delle stanze dei piccoli pazienti ospitati, entrando infine anche nel Reparto di Terapia intensiva per l'assistenza neonatale, dove ha espresso la sua vicinanza e solidarieta' alle mamme e ai papa' che stazionano nei corridoi in attesa di notizie, sempre accompagnato dal prof. Costantino Romagnoli, direttore del Dipartimento, che gli ha mostrato anche i locali del nuovo Centro per la cura dei bambini con spina bifida.
Papa Ratizinger e' poi salito in ascensore al settimo piano, per una breve visita all'ambulatorio dell'Istituto Scientifico Internazionale "Paolo VI" per la ricerca, la diagnosi e la terapia della sterilita' coniugale, dove e' stato accolto dal direttore, prof. Riccardo Marana.
Per Benedetto XVI quella di oggi e' stata la quarta visita al campus romano dell'Universita' Cattolica e la terza in Italia a reparti pediatrici (nel 2006 e' stato al Bambin Gesu' e' nel 2008 al Gaslini di Genova).
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PAPA: BENEDICE NUOVO DAY HOSPITAL PER LA SPINA BIFIDA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 5 gen.
Papa Ratzinger ha benedetto questo pomeriggio al Policnico Gemelli il nuovo Day Hospital dedicato ai bambini con spina bifida e uropatie congenite.
Nato lo scorso novembre, il nuovo servizio consente di effettuare analisi e terapie di alto livello in regime ambulatoriale, senza cioe' allontanare i bambini dalle loro famiglie. Fa parte del Centro per la cura e l'assistenza al bambino con spina bifida attivo dal 1989 e riconosciuto nel 2007 dalla Regione Lazio come "Centro di riferimento", dove vengono eseguiti esami di pertinenza urologica e terapie specifiche e dove afferiscono i diversi specialisti dell'equipe multidisciplinare che prende in carico il bambino, ne segue lo sviluppo e attua un programma di prevenzione delle complicanze legate alla patologia.
Ad oggi - sottolinea una nota - circa 700 pazienti sono seguiti presso il Centro in regime di Day Hospital o in regime di ricovero ordinario. A supporto del Centro opera un'associazione di genitori di bambini con spina bifida e idrocefalo, "La Strada per l’Arcobaleno", onlus sorta nel 1998 allo scopo di diffondere l'attivita' del Centro, mediante la promozione di congressi e incontri con specialisti di riferimento, e di incrementare la conoscenza della patologia. In particolare, l'Associazione collabora all'organizzazione di campi scuola estivi per ragazzi con spina bifida, un’iniziativa tesa a promuovere i rapporti tra soggetti colpiti dalla stessa patologia e ad incrementare l'integrazione dei ragazzi piu' grandi nella scuola, nel lavoro e nello sport.
La spina bifida e' una grave malformazione congenita della colonna vertebrale e del midollo spinale, dovuta alla mancata chiusura dell'arco posteriore di una o piu' vertebre, con conseguente fuoriuscita del midollo spinale e delle meningi.
La malformazione si produce durante la vita fetale e costituisce la causa piu' frequente di disabilita' nell'infanzia; le sue manifestazioni cliniche coinvolgono sia la sfera fisica, sia quella psicologica e richiedono un approccio specialistico multidisciplinare.
In Italia, l'incidenza della spina bifida si attesta intorno a 0,6-2,5 ogni 1.000 nascite, a seconda delle regioni. Ai fini della cura, si e' constatato che e' essenziale procedere all’intervento di chiusura della lesione entro le prime 24-48 ore dalla nascita e monitorare costantemente il paziente mediante controlli neurochirurgici, urologici, ortopedici: un lavoro di equipe che - sottolineano i sanitari del Gemelli - ha permesso di ridurre la mortalita' legata alla patologia e migliorare la qualita' della vita di quanti ne sono affetti.
Nel 2009 i reparti pediatrici del Policlinico Gemelli hanno assistito circa 12mila pazienti - 6.500 in regime di ricovero ordinario e oltre 5.300 in Day Hospital - con un totale di circa 25mila prestazioni ambulatoriali e diagnostiche effettuate.
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