martedì 18 gennaio 2011

L'ulteriore, grave, ingiustizia che i media fanno sopportare a Papa Benedetto: il revisionismo storico

Un esempio?
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Siamo ormai avviati verso il revisionismo piu' totale.
E' facile affermare, come fa Chierici, che la beatificazione di Wojtyla serve a colmare "il vuoto lasciato da Giovanni Paolo II" diventato "insopportabile nella Chiesa ferita da una crisi di credibilità".
Io mi chiedo con che coraggio si osi scrive certe frasi dimenticando che gli scandali dei preti pedofili non sono spuntati come un fungo nell'aprile 2005 ma affondano le proprie schifose radici in ben altri tempi!
Si chiedano piuttosto i media perche' sono rimasti silenziosi per decenni non dando voce alle vittime di questi depravati. Troppo comodo adesso parlare di "vuoto", troppo facile, troppo ingiusto!
Ecco perche', a mio modesto avviso, sarebbe stato piu' opportuno attendere qualche anno prima di procedere alla beatificazione.
Si sprecano ora i revisionismi, come quelli che hanno a che vedere con la figura di Mons. Romero.
Chierici forse dimentica il difficile rapporto del vescovo con Giovanni Paolo II (clicca qui), ma ne approfitta per gettare la colpa sul cardinale Ratzinger. Piccola nota: Mons. Romero mori' nel 1980, mesi e mesi prima dell'arrivo di Joseph Ratzinger a Roma.
Ma che importa? Siamo in pieno revisionismo storico e non c'e' modo di fermarlo.
Mi dispiace davvero tantissimo per Papa Benedetto, provo una profonda sofferenza, ma mi sento come svuotata. E' come se non si possa piu' controbattere di fronte a certe accuse.
Una brutta sensazione, difficile da spiegare.
Mi passera'...spero e prego.

R.

Sulla questione di Mons. Romero vale la pena ricordare la risposta data da Papa Benedetto ai giornalisti sul volo diretto in Brasile (grazie a Don Francesco per la segnalazione):

Domanda: Santità, arriviamo nel continente del Vescovo Oscar Romero. Si è molto parlato del suo processo di santificazione. Ci vuol dire Santità gentilmente a che punto siamo, se sta per essere santificato e come Lei vede questa figura?

Papa: Dopo le ultime informazioni sul lavoro della Congregazione competente, ci sono tanti casi in corso, so che vanno avanti. Sua Eccellenza Mons. Paglia mi ha inviato una biografia importante, che chiarisce molti punti della questione.
Mons. Romero è stato certamente un grande testimone della fede, un uomo di grande virtù cristiana, che si è impegnato per la pace e contro la dittatura e che è stato ucciso durante la celebrazione della Messa. Quindi una morte veramente “credibile”, di testimonianza della fede. C’era il problema che una parte politica voleva prenderlo per sé come bandiera, come figura emblematica, ingiustamente. Come mettere in luce nel modo giusto la sua figura, riparandola da questi tentativi di strumentalizzazione?
Questo è il problema. Lo si sta esaminando ed io aspetto con fiducia quanto dirà al riguardo la Congregazione per le Cause dei Santi.

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2007/may/documents/hf_ben-xvi_spe_20070509_interview-brazil_it.html

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ti far condizionare da articoli come questo, Raffa, e non dimenticare che, per una decina di anni almeno, si parlo malissimo anche del "polacco" e che, durante la malattia spesso fu fattto oggetto di scherno. E' troppo facile e troppo scoperto il giochetto della contrapposizione e poi, per certi ipocriti, il Papa buono è sempre quello morto.
Dai, coraggio, non ti abbattere.
Alessia

Raffaella ha detto...

Ciao Alessia, la malafede altrui mi irrita profondamente.
R.

Anonimo ha detto...

Alessia ha centrato il punto, cara Raffa. I Papi da attaccare sono sempre due: Pio XII e quello in carica. Dai, che il coraggio non ti manca!:)

Alberto

Anonimo ha detto...

Ed è bene che questo accada, sarebbe preoccupante se tu avessi perso la capacità di indignarti :-)
Sai hanno buon gioco in questo periodo certi antipapisti o semplicemente contro una Chiesa che loro vorrebbero modellata a loro immagine e somiglianza. Il nostro Papa Benedetto ha il grande compito di portare avanti la purificazione di una Chiesa "macchiata" dai suoi figli, ma sempre santa e immacolata. Anche questi attacchi che colpiscono un uomo integerrimo fanno parte del percorso in cui si sta guidando.
Alesssia

Anonimo ha detto...

Benedetto è doppiamente aggredito perché, agli occhi dei media, somma le due caratteristiche. E' in carica e, ai loro occhi, somiglia più a Pio XII che ai predecessori. Ignorando il ruolo esercitato durante il Concilio.
Alberto

gemma ha detto...

ti capisco lella. Leggo e sento storie di persone condotte alla fede da Giovanni Paolo II, e non posso che rallegrarmene, ma esistono anche quelli come noi, che si sono sentiti presi per mano da Benedetto XVI e che di tutte queste contrapposizioni soffrono, anche perchè spesso ci appaiono ingiuste. E non è partigianeria, è affetto e riconoscenza, non diverso da quello provato da altri. Solo che a differenza di altri, le nostre emozioni vengono continuamente provocate, e non è sempre facile mantenersi stoici. Ma certa stampa qualcosa deve pur inventarsela per distruggere la chiesa e il papato. E allora non riesce a parlare di un papa senza sminuire l'altro, a seconda di quale sia la sua parte politica di riferimento. Perchè è sempre la poltica che muove tutto, come quando la principessa radical chic intervista il prete di strada che fa tanto eroe romantico, mentre se la prende col papa e la chiesa che se ne frega dei poveri. Ma i poveri ci sono sempre stati e l'otto per mille non è un'invenzione di oggi, anche le visite tra papi e politici discutibili, ma tutti se ne accorgono solo in tempi ratzingeriani. E forse hai ragione alessia a dire che è sempre accaduto, ma allora senza internet non c'era la rapida diffusione del fango che vediamo oggi. Di oggi si sa tutto e paiono cose mai viste. Ieri ho sentito ragazzini che dicevano: col papa che c'era prima, i pedofili non ci sarebbero mai stati, li avrebbe presi a calci nel sedere. Ma hanno ragione loro perchè il messaggio che arriva è questo. Io non voglio la criminalizzazione di nessuno, ma , ecco, proprio di nessuno, di chi è importante per gli altri ma nemmeno di chi è umanamente importante per me.

Anonimo ha detto...

dispiace davvero per papa benedetto

Anonimo ha detto...

Ringrazio per avere ricordato le parole del Papa su mons. Romero.
m.

Anonimo ha detto...

Non mi stupisce quello che racconti, gemma, vista la campagna stampa di cui è stato fatto oggetto per mesi e mesi. Mi stupisce e consola profondamente invece l'affetto che lo circonda e il seguito che incontra, magari da chi proprio non te lo attenderesti, malgrado tutta la cacca che gli hanno rovesciato addosso. Segno che ci vuole poco per amarlo, capirlo e rendersi conto di uomo eccezionale è. Segno che non tutti sono disposti a portare il cervello all'ammasso. Anche noi nel nostro piccolo qualcosa lo possiamo fare. Per esempio testimoniare la verità ovunque necessario. Tu, Raffa, con il blog lo stai facendo da anni.
Alessia

senzavoce ha detto...

qui ho visto pubblicato di tutto o quasi. Mancano le foto della celebrazione in San Pietro di Maciel e del grande dono alla chiesa del suo sacerdozio. Mancano i discorsi che lo indicano esempio per i giovani, come ero io allora . Mancano le foto con Pinochet e la lettera ignorata delle mamme dei desaparecidos, manca la storia del vescovo Romero (ah proposito, ucciso sull'altare e ...non è nulla per la chiesa? Magari non fa miracoli, ma se di lui non si parla mai, va anche a finire che nessuno lo invoca per chiedere la sua intercessione ) Comincia a pubblicarle tu, o ti dispiace contraddire una decisione di papa Ratzinger? Ci girate intorno, ma anche a voi qui manca il coraggio. E manca anche ai giornalisti del Fatto, che vedono solo quel che vogliono vedere. Ma non esistono solo le folle osannanti che si vogliono vedere, esistono anche quelli come me (e non siamo pochi), cui le santificazioni quasi programmate a tavolino la sminuiscono ancora di più la credibilità della chiesa, soprattutto perchè hanno visto anche ciò che ora si vuole rimuovere. Fateci la cortesia, e alludo ai signori giornalisti, se si parla solo di santità personale, risparmiateci il panegirico della caduta del muro e degli altri eventi politici graditi che con la santità nulla c'entrano. Se invece si parla di politica e rapporti col mondo, raccontatecela tutta, perchè troppi osannano ciò che è fulgido perchè ignorano ciò che è scuro. Non mi firmo solo perchè non sono un abituale frequentatore del blog e non lo frequenterò, il mio pseudonimo non direbbe nulla, ma in fondo siamo tutti anonimamente inutili, come afoni, visto che nessuno ci sente e ci ascolta. Per un attimo ho pensato che qualcosa potesse cambiare, ma le istituzioni umane non cambiano mai. Al resto mi dispiace ma non credo più.

currer bell ha detto...

scusi Alessia, voglio essere sicura di aver capito bene: lei mette sullo stesso piano il trattamento che i media hanno riservato a GP2 nei primissimi anni di pontificato con quello che ha dovuto subire e sta subendo senza tregua BXVI solo perché il predecessore è stato chiamato per un po' "il polacco"???? Guardi che a Ratzinger non gli hanno dato solo del "tedesco", ma del criminale protettore di pedofili solo perché ha avuto le p**** di punire espressamente certi criminali, i cui reati sono stati messi in piena luce solo ora, pur risalendo a precedenti e più fulgidi pontificati quando la spazzatura veniva lasciata marcire sotto i tappeti senza che i media facessero una piega.

Anonimo ha detto...

Senzavoce questo è il blog degli amici di Papa Ratzinger non dei nemici di Papa Wojtyla, ma nessuno, qui, ha mai nascosto le ombre del precedente pontificato.
Moltissimi di noi sono perplessi da questa beatificazione troppo veloce, moltissimi di noi avrebbero preferito si fosse atteso, moltissimi di noi sono a sfavore della canonizzazione dei Papi, ma accettiamo la decisione di Papa Benedetto che amiamo e di cui ci fidiamo. Tutto qui.
Alessia

Anonimo ha detto...

Infatti, Currer Bell, lei non ha capito un accidente! Viene a la predica a me, pseudo sorella Bronte? Io che ho avuto cardinale Ratzinger come guida e maestro sino al 2005 e con grandissima gioia Papa dal 2005. L'uomo che mi ha permesso di non fuggire dalla Chiesa cattolica, mia guida, maestro e amico. Evidentemente lei legge poco e male il blog di Raffaella.
Alessia

Anonimo ha detto...

Peraltro il Chierici risulta disinformato quando dice che il processo a Pio XII è iniziato nel 2001. Se non sbaglio venne inizizato da Paolo VI nel 1965 assieme a quello di Giovanni XXIII.

Antonio

euge ha detto...

Cara Raffaella capisco il tuo dolore e la tua amarezza che bene riescono a trasparire dalle parole del tuo commento che accompagna l'ennesimo CAPOLAVORO FATTO DI FANGO ED ALTRO, che viene scaraventato addosso a Benedetto XVI. Non sto qui a ripetermi..... credo di aver scritto talmente tante volte su questo argomento da non poterne più. Concordo con gemma quando parla di chi come noi è stato preso da benedetto XVI e soffre a sentire certe cattiverie. Comunque, cara Raffaella, non dobbiamo mollare questa gente sputa veleno perchè vorrebbe una chiesa e soprattutto un Papa, moooooooooooolto ma, mooooooooooolto remissivo e da manipolare con molta semplicità e dirgli quando deve o non deve parlare. Ringraziando Dio, non è così...................!
ANDIAMO AVANTI CON BENEDETTO SEMPRE E COMUNQUE E LASCIAMO CHE QUESTI imbratta pagine scrivano quello che vogliono; continua sempre nel tuo prezioso lavoro sono sicura che Benedetto ne sarebbe fiero|!