mercoledì 5 gennaio 2011

Scoop in America, metà degli scandali dei preti è falsa e i vescovi fessi (Rodari). "Il Foglio" è l'unico quotidiano a riportare la notizia

Scoop in America, metà degli scandali dei preti è falsa e i vescovi fessi

Paolo Rodari

Se la notizia è vera, “si tratta di una bomba”.
Lo scrive sul proprio sito web Ignatius Press, ovvero la casa editrice americana diretta dal gesuita padre Joseph Fessio che ha appena pubblicato in lingua inglese il libro del Papa “Luce del mondo”.
Lo scrive a proposito di quanto reso noto nelle scorse ore da Dave Pierre, autore del volume “Double standard: abuse scandals and the attack on the catholic church”.
La notizia è questa: più della metà delle denuncie di abusi sessuali commessi da preti negli Stati Uniti sarebbe completamente falsa. Male hanno fatto i media a darne notizia. Male, soprattutto, hanno fatto le diocesi americane a sborsare milioni di dollari a mo’ di risarcimento. E male, infine, ha fatto il Vaticano a non intervenire chiedendo alle stesse diocesi, prima di pagare, indagini approfondite per appurare fino in fondo i fatti.
Dave Pierre pubblica su Themediareport.com un’inchiesta di dieci pagine firmata da un importante avvocato, Donald H. Steier.
Stando all’inchiesta, Steier ha stanato i falsi molestati riportando prove e fatti documentati, la maggior parte riguardanti episodi avvenuti nella diocesi di Los Angeles. La cosa non è a caso: è Los Angeles una delle diocesi statunitensi che più di altre ha pagato lo scandalo dei preti pedofili.
Il cardinale Roger Mahony, predecessore dell’attuale arcivescovo José Gómez, ha sborsato più di seicento milioni di dollari per risarcire le vittime.
Per farlo, ha svenduto gli immobili di proprietà della diocesi creando non pochi malumori nel clero locale e anche nei fedeli. Tanto che in molti gli hanno contestato una linea troppo soft nella gestione degli scandali stessi: perché, hanno detto, un conto è risarcire le vittime, un altro è dilapidare un patrimonio senza valutare a dovere se le denunce si riferiscono ad abusi effettivamente avvenuti o meno.
A queste contestazioni la Santa Sede ha risposto con la nomina di Gómez.
Una nomina avvenuta pochi mesi fa e letta dalla maggior parte dei media americani come un segnale di “discontinuità” con la gestione precedente, soprattutto in merito ai problemi della pedofilia nel clero: “A conservative bishop for Los Angeles”, hanno scritto i media. 
“Un vescovo conservatore”, ovvero l’opposto di Mahony, dai più ritenuto di linea più liberal.
La Santa Sede da tempo sospetta che molte accuse, soprattutto negli Stati Uniti, siano state presentate confidando sull’approccio remissivo di molti vescovi al problema. Non pochi presuli americani, piuttosto che vedere scoppiare gli scandali sui giornali, hanno preferito pagare senza effettivamente verificare la veridicità delle accuse. Ha infatti spiegato Steier: “In diversi casi la mia indagine ha fornito elementi oggettivi, che non potevano conciliarsi con le dichiarazioni dei presunti molestati. In altre parole: molti fatti hanno dimostrato che le accuse erano false”.
Secondo Steier molte delle presunte vittime sono “manovrate” da un gruppo preciso: la Snap, l’associazione americana delle vittime dei preti pedofili. Secondo l’avvocato, alla Snap un falso molestato può trovare pane per i propri denti.
Chiunque, in sostanza, seguendo gli esempi di cause andate a buon fine, può chiedere risarcimenti inventandosi delle molestie. La Snap ovviamente non è stata a guardare. Immediatamente ha reagito alle accuse di Steiner dicendo che si tratta di parole “tra le più scandalose mai pronunciate da un avvocato in difesa della chiesa”.

Pubblicato sul Foglio mercoledì 5 gennaio 2011

© Copyright Il Foglio, 5 gennaio 2011 consultabile online anche qui, sul blog di Rodari.

17 commenti:

Fabio ha detto...

Non avevo dubbi che le cose stessero così. In America per il dio quattrino si è disposti a vendere anche la propria madre...
Ora, i calunniatori, devono pagare i danni: agli innocenti e alle vittime della pedofilia, quelle vere, che sono state così sfruttate due volte. Che schifo!!!

mariateresa ha detto...

questa vicenda va seguita . E' un bel casino.Troppi nei media e non solo (anche nella Chiesa) si sono affidati armi e bagagli alla credibilità dello SNAP e prima che salti fuori qualcosa diventeremo vecchi e con la barba bianca.
Tutto quello che veniva dalla Chiesa era cacca , tutto quello che veniva dallo SNAP era ed è oro colato.

Raffaella ha detto...

Hai ragione, carissima!
Ci vogliono avvocati con gli attributi che, trovate le prove, denuncino tutti i casi in cui ci sono state accuse false anche se c'e' gia' stato risarcimento del danno.
R.

Bastardlurker ha detto...

Il dato sulla falsità del 50% delle accuse contro i preti pedofili è solo un'opinione di un anonimo ex agente del FBI in pensione che lavora per l'avvocato dei preti pedofili Steier.

Nelle 10 pagine della dichiarazione dell'avvocato dei preti pedofili Steier non viene citato nessun caso in cui le accuse si siano dimostrate false.

L'unico fatto certo è il tentativo del Cardinale Mahoney di tenere segrete migliaia di pagine degli archivi dell'Arcidiocesi di Los Angeles sui preti pedofili.

Raffaella ha detto...

Ovviamente l'avvocato non ha scoperto tutte le sue carte ed ha divulgato solo una parte dell'inchiesta secondo il metodo adottato l'anno scorso da alcuni suoi colleghi spalleggiati dai media.
Se l'inchiesta non risponde al vero, ci sono tutti i mezzi legali per reagire in sede civile e/o penale.
A quel punto tutte le prove (degli uni e degli altri) dovranno saltare fuori.
Finora abbiamo letto solo una dichiarazione indignata.
R.

Anonimo ha detto...

Come dicevamo da mesi, Raffa, la linea della trasparenza non è solo moralmente giusta ma anche processualmente ed economicamente adeguata. Non ha senso pagare senza prima verificare, come hanno fatto molti in America per evitare scandali. Con i soldi dei fedeli. Si facciano i processi. Chi è responsabile paghi in sede penale, civile e canonica. Innanzitutto lui personalmente, prima che la Diocesi. Se l'accusa è falsa, vada in galera il calunniatore. Se i fatti asseriti sono troppo risalenti e quindi prescritti (con conseguente impossibilità di trovare le prove dirette e contrarie), si applichino le norme sulla prescrizione. Come per tutti gli altri. E' questione anche di giustizia.

Alberto

Anonimo ha detto...

Comunque non è vero che non viene citato alcun caso. Intanto non tutte le pagine sono pubblicate e Steier scrive chiaramente di aver depositato la lista dei casi con separato documento diretto alla Corte, che se sarà necessario renderà pubblico. vedi la pag. 10.

Alberto

Bastardlurker ha detto...

Linea della trasparenza?

Il Cardinale Manoney cerca di tenere nascoste segrete migliaia di pagine degli archivi dell'Arcidiocesi di Los Angeles sui preti pedofili.

Le carte si tengono nascoste quando si tenta un bluff.

Raffaella ha detto...

Il cardinale citato non e' piu' arcivescovo di Los Angeles.

Anonimo ha detto...

Attenzione Raffaella... Ti faccio presente che al momento il S.E.za Rev.ma il Sig. Roger Michael Card. Mahony è ancora l'Arcivescovo di L.A., sarà obbligato a presentare le dimissioni per raggiunti limiti di età il prossimo 27 febbraio, giorno in cui compirà 75 anni (ed in forza del disposto di cui al Can. 401 § 1 CiC è obbligato a presentare le dimissioni, poi sta al Santo Padre accettarle o meno).
Si sa solo chi sarà il successore ossia S.E.R.ma Mons. José Horacio Gómez, Arcivescovo Coadiutore di Los Angeles, ossia un vescovo (in questo caso essendo L.A. una arcidiocesi il Vescovo Ausiliare che è Coadiutore ha il titolo della Diocesi e quindi è Arcivescovo) ausiliare con diritto di successione al ritiro dell'Ordinario Diocesano.

Bastardlurker ha detto...

Il Cardinale Mahony compierà 75 anni il 27 febbraio 2011.

L'arcivescovo José H. Gomez gli succederà dopo quella data.

http://abpgomez.la-archdiocese.org/

Raffaella ha detto...

Si', e' vero!
Avete ragione :-)
R.

Anonimo ha detto...

La data della sostituzione formale non cambia nulla. La nuova linea della trasparenza (evitiamo transazioni al buio e facciamo i processi) è dimostrata dalla straordinaria nomina di un Vescovo Coadiutore (che è quasi un commissariamento). Comunque non ha senso lamentare oggi che Mahony cercherebbe di "tenere nascosti migliaia di documenti". Infatti quella è la clausola che hanno pattuito le persone risarcite proprio per ottenere il risarcimento senza processo. Che è la pratica stigmatizzata dal Vaticano. Se c'è un processo che coinvolge altre persone la procura americana può ottenere i documenti che vuole. Non c'è nessun Mahony che glielo possa impedire.

Alberto

Anonimo ha detto...

Altra precisazione.
Steier non è il difensore in questo processo. Questo spiega perché ha potuto depositare una dichiarazione giurata sotto responsabilità penale. Considerato che ha 65 anni, è stato per anni procuratore statale e da quasi 30 svolge la sua professione con il più alto livello di ranking tra le law firm, è un po' difficile che rischi la galera per dichiarare il falso in una causa in cui non è neppure il difensore.

Alberto

Bastardlurker ha detto...

Per il Cardinale Mahony la Chiesa ha il diritto di rifiutare le informazioni personali dei due preti difesi da Steier, che quindi ha tutto l'interesse che non siano divulgate.

La tesi dell'Arcidiocesi di Los Angeles è stata respinta dal giudice statale nel 2004 che ha ordinato il rilascio dei documenti.
L'Arcidiocesi ha fatto appello e la causa è tuttora pendente davanti alla Corte Suprema della California.

La privacy delle vittime non c'entra niente, visto che oltretutto il caso è davanti al Grand Jury,procedimento a porte chiuse.

E gli accordi di risarvatezza servono a tutelare gli accusati.

Judge Rules Mahony Must Provide Files

Prosecutors want to see records of two ex-priests accused of molesting children. Archdiocese plans to appeal, a step that could take years.

Los Angeles Times September 9, 2004
http://www.latimes.com/news/printedition/la-sexabuse4,0,2494173,full.story

Raffaella ha detto...

Steier non e' l'avvocato difensore dei preti.
Gli accordi riservati servono a tutelare le vittime che, infatti, li accettano purche' i loro nomi non vengano diffusi.
La vicenda belga insegna: le vittime hanno protestato per l'irruzione della polizia nella sede della commissione antiabusi, non i colpevoli.
R.

Bastardlurker ha detto...

Donald Steier, an attorney representing the two priests under investigation by the grand jury, declared victory.

Donald Steier, un avvocato che rappresenta i due preti sotto inchiesta dal grand jury, ha cantato vittoria.

Steier invece non difende l'Arcidiocesi di Los Angeles nel caso Roman Catholic Archbishop of Los Angeles et al. v. Superior Court of Los Angeles County et al, # B227743, 2nd District, Division 8.