venerdì 21 gennaio 2011

Sermoni senza decenza. La sacerdotessa laica e il monaco che prima rampognavano chi osasse criticare la liceità di tutte le voglie, ora moraleggiano sulla lussuria privata (Giuliano Ferrara)

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Fabiola.

4 commenti:

Alice ha detto...

Letto ieri, sul foglio c'era ance u commento di Ruggero Guarini dove si diceva contento che il Papa si fosse pronunciato contro l'educazione sessuale e come fosse meglio che i ragazzi imparassero dalla natura.
Non sono certo che il Papa intendesse dire quello che intendeva Guarini comunque Ferrara deve spiegarmi come fa a considerare accuse di prostituzione minorile come una goliardata.
Della sessualità cristiana non ci ha capito nulla non ci ha capito.
Io non sono mai stata antiberlusconiana ma ho letto le intercettazione. Evitassero di mettere la Chiesa in mezzo a queste cose per favore. Gli uni e anche gli altri.

Alessandra Mirabella ha detto...

Potrei aggiungere che ho un ricordo di Livia Turco a Porta a Porta (un paio di anni fa) che, mentre si parlava di pedofilia e si chiedevano controlli più severi aveva osato dire: "In casa sua ognuno può fare quello che vuole"

Ora la vedo sbraitare su La7 di governo immorale.

Forse ricordo male io.
Detto questo,mai stata berlusconiana, ma qua si sfiora veramente il grottesco.

Anonimo ha detto...

@alessandra

Questo è perché l`Italia, e l´Europa anche, è sull´orlo del baratro: non esiste morale: una cosa non è sbagliata per se stessa, è sbagliata se lo fa il mio avversario, nemico...

jacu

gemma ha detto...

se una cosa è sbagliata per quanto mi riguarda lo è sempre. E se ti proponi come difensore di certi valori, vedi il premier in carica, devi esserlo fino in fondo, altrimenti in campagna elettorale o quando incontri il Papa racconti un'altra storia che è meglio. Ora Ferrara può anche avere ragione sull'ipocrisia di certi moralizzatori del giorno dopo, ma questo non vuol dire che non gli si stiano dando troppi strumenti con cui sguazzare.
Loro in fondo si considerano dei legalitari, la trasgressione l'accettano solo quando è provocazione politica e la condannano solo fin quando decidono che è ora che diventi diritto della minoranza trasgressiva e la propongono come legge. In quel momento, e solo in quel momento, la chiesa che si oppone diventa oscurantista e retrograda, e l'ingerenza ora reclamata non è più gradita.