Tariq Ramadan: Al Azhar sbaglia, sì a dialogo col Papa

Su segnalazione di Alessia leggiamo:

Egitto/ Tariq Ramadan: Al Azhar sbaglia, sì a dialogo col Papa

"Giusto alzare la voce se bruciano le chiese ma anche le moschee"

"E' sbagliato interrompere i canali di dialogo tra l'Islam e il Vaticano". Ne è convinto Tariq Ramadan, noto e controverso islamologo svizzero di origini egiziane, che insegna attualmente all'Università di Oxford. Ramadan ritiene che la decisione dell'accademia islamica di Al-Azhar di congelare i rapporti con la Chiesa cattolica dopo le dichiarazioni di papa Ratzinger per una maggiore tutela dei copti in Egitto, sia stata "una reazione emotiva".
"Penso che tagliare i rapporti col Vaticano sia sbagliato" insiste l'esperto di Islam, che fra l'altro ha studiato ad Al-Azhar ed è nipote di Hassan al-Banna, fondatore del movimento egiziano dei Fratelli musulmani. Secondo Ramadan - a Roma per un convegno organizzato da Ecpr (European Consortium for political Research) e dalla School of Government della Luiss - da parte vaticana non c'è stata nessuna ingerenza: "E' normale che il papa intervenga e dica che le cose vanno male se una chiesa copta viene bombardata: è inaccettabile che cristiani vengano uccisi o perseguitati in qualsiasi paese, è inaccettabile che vengano profanati i loro luoghi di culto". La strage di capodanno ad Alessandria, costata la vita a 23 persone, è stata d'altronde condannata "dagli stessi leader di Al Azhar", massima istituzione dell'Islam sunnita con sede al Cairo, ha ricordato Ramadan. "Il problema è che, da tutte le parti, serve maggiore coerenza: bisogna alzare la voce anche quando le vittime sono musulmane o di qualsiasi altra fede, quando invece delle chiese bruciano le moschee" ha aggiunto lo studioso, pur ammettendo che "il papa in alcune occasioni lo ha fatto" e che il tema è stato sollevato due anni fa in un incontro fra Benedetto XVI e una delegazione di musulmani europei, di cui lo stesso Ramadan faceva parte.

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