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Il "blog degli amici di Papa Ratzinger" vuole essere un omaggio a Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non è un prodotto editoriale. Il materiale qui contenuto è a disposizione di chiunque. Questo spazio virtuale non ha scopo di lucro ed è consultabile gratuitamente. E' gradito tuttavia un piccolo contributo economico necessario al sostentamento del blog. Buona navigazione.
12 commenti:
Tu quoque, Giuliano?
Oh Signur, che tombolata!
Giù mani dal Papa. Tutti!
Alessia
Tutto sommato credo che il fatto che le contraddizioni interne alla Chiesa emergano più chiaramente, possa essere una grande opportunità affinchè il Santo Padre possa ricondurre tutti i cattolici di buona volontà alla Verità piena e in questa all'unità.
.... e chi non ci sta ... ehm scusate ... fo di bal!
A proposito di necessità di chiarezza, guardate un po' qui:
http://notizie.radicali.it/articolo/2011-01-12/editoriale-direttore/biotestamento-famiglia-cristiana-settimanale-radicale
Se lo dicono persino i Radicali (!)
forse qualcuno di noi ha un po' di ragione a non riconoscersi più in una certa parte sedicente rappresentativa del mondo cattolico!
Personalmente preferisco mettermi al "punto tre" di quanto dice G. Barra:
"La terza: un vero soldato, cioè ogni buon cattolico, non discute le indicazioni del Pontefice, non cavilla, non fa loro le pulci, ma impiega tutte le armi di cui dispone – i talenti di cui Dio lo ha dotato – per sostenerle, approfondirle, motivarle, chiarirle e difenderle."
Voglio e spero d'essere un buon soldato.
E alla domanda:
"E' legittimo avere un punto di vista difforme da quello corrente in materia religiosa?"
io rispondo solennemente NO!
Datemi del papista, ne andrò FIERO.
W Benedetto XVI.
La penso come Paolo e come Barra. In mezzo alle mareggiate del mondo cattolico,non c'è altro faro che Benedetto XVI.
Tutto il resto è troppo condizionato dal mondo, dalla politica, dalle proprie affezioni e convinzioni consolidate e condizionanti, sia a destra che a sinistra, sia nella tradizione che nel progresso.
Ma ben venga che tutto ciò che non è puro venga alla luce, si avvicini ad essa e passi al crogiuolo della fiamma della Verità.
Meglio chi, avendo dei dubbi, si rivolge direttamente al Papa, piuttosto di chi gli rema contro nel torbido e i propri dubbi li "spantega" (Raffaella mi capisce) in giro definendoli verità.
http://www.luigiaccattoli.it/blog/?p=6025
sono OT
L'Europa chiede scusa ai vescovi europei per l'errore nelle agende
http://www.kath.net/detail.php?id=29711
se legge D'Arcais gli viene uno schioppone
secondo me il Papa non si è per nulla impensierito per questa richiesta fattagli da persone che dicono tutto tranne che cose sbagliate, non molto diverse da dubbi da lui espressi da cardinale, dopo il primo incontro. In seguito ci sarà pure andato anche lui ad Assisi, ma in mezzo mi pare, e non a caso, sia stata pubblicata la Dominus Jesus. Riguardo ai rischi, non lo abbiamo forse sentito da tante parti che "in fondo le religioni sono tutte uguali, che meglio il sincretismo che le violenze..".non penso che l'obiettivo di Giovanni Paolo II fosse proprio questo, allora.
Anche riguardo all'utilità di questi incontri a fine di pace ogni tanto mi vengono i dubbi, anche se voglio crederci. Spesso il modo migliore per fomentare gli integralismi, religiosi e non, è proporne l'annacquamento dei contenuti, annullando la diversità di ciò che si è liberamente scelto. Chi ha paura di perdersi nel miscuglio con l'altro spesso più che aprirsi si chiude a riccio, per mantenere il suo
Il rischio di Assisi in fondo può anche essere quello di dividere ancora di più. I cristiani fra loro, i musulmani fra loro, con le posizioni più integraliste che fomentano gridando al tradimento . Ecco perchè ci si deve magari incontrare come cooperatori della pace, ma senza mescolare le verità di fede e gli altari di preghiera in cui i rispettivi fedeli si riconoscono. Mi scuso poi per lo scempio teologico che farò esprimendomi nella prossima considerazione, ma detta come dall'uomo della strada: già anche chi si dichiara credente fa tanta fatica a capirla la questione del Dio trinitario, se poi gli si fa vedere in tv che ci si è riuniti tutti in preghiera al cospetto del Dio unico, la SS Trinità e i suoi componenti si finisce col rimuoverli del tutto. Non credo che i Padri conciliari volessero arrivare a questo parlando del Dio unico.
A questo proposito....
http://www.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=453856
Paolo sarà pure un buon soldato, ma qui non siamo al "credere, obbedire, combattere". di tragica Mussoliniana memoria. L'obbedienza che ogni cattolico deve al Papa è sulle materie di fede e di morale. Tutto il resto, con le necessarie argomentazioni di sostegno del proprio pensiero, è opiniabile e non credo che "infastidisca" il Papa.
Credo che per Lui, e per la Chiesa, siano preferibili i cattolici, che magari sbagliando, però forniscono un sincero contributo di analisi e di idee, un modo concreto per aiutare il risveglio della Chiesa in un'epoca difficile, diffidente e smaliziata, abituata a investigare, con la massima introspezione analitica, qualsiasi fatto.
Il commentatore delle 17,25 ha letto il link proposto da Sam?
Lo legga...
Ps. Caro anonimo, il 95% (e forse più) del Magistero, non è "di fede", intendo nel senso che non è Dogma, nè pronunciamento ex-cattedra. Che faccio opino?
No di certo!
E lei?
Caro Paolo, quando serve, quando in coscienza un pronunciamento che non sia di fede o di morale, appare discutibile o sbagliato, devi, ripeto devi, far presente le tue argomentazioni differenti. Se non lo fai, non fornisci un "leale" servizio alla verità e quindi alla Chiesa. Il cattolicesimo emotivo e acritico, quando la critica sia utile, non fa crescere la Chiesa. La espone al dileggio "da inconsistenza delle argomentazioni" dell'incredula cultura moderna, che non aspetta altra occasione che "infilzare" le affermazioni della Chiesa quando queste non hanno supporti logici robusti.
ma davvero caro anonimi, non vi pare che sarebbe anche più rispettoso per tutti quelli che leggono se ci risparmiaste tutte le volte di andare a vedere se siete quello delle 7.40 o delle 20.28? Magari tra di voi vi conoscete e sapete con chi state parlando, ma anche altri che vi leggono è giusto che possano seguire la continuità di un discorso...
Nessuno chiede la firma, in fondo molti di noi sono noti solo per un nome o uno pseudonimo, ma basterebbe una semplice lettera dell'alfabeto, anche se posterete qui solo una volta nella vita
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