domenica 6 febbraio 2011

Il Papa all'Angelus prega per la pace in Egitto. Forte appello per la difesa della vita (R.V.)

Il Papa all'Angelus prega per la pace in Egitto. Forte appello per la difesa della vita

Un nuovo forte appello per la pace in Egitto e una preghiera perché in quella Terra, benedetta dalla presenza della Santa Famiglia, si guardi al bene comune. Così Benedetto XVI, questa mattina all’Angelus in Piazza San Pietro. Il Papa ha ricordato l’odierna “Giornata per la vita” esortando la società civile ad impegnarsi per la promozione di una cultura che sappia mettere al centro il valore imprescindibile di ogni essere umano. Il servizio di Cecilia Seppia
Essere sale, per dare sapore al mondo, essere luce in mezzo alle tenebre. E’ questo il senso della missione e della testimonianza autentica di ogni cristiano, che oggi il Papa, prendendo spunto dal Vangelo di Matteo, ha ribadito all’Angelus, esortando i fedeli ad aspirare innanzitutto alla sapienza, quel valore sommo che riassume in se gli effetti benefici sia del sale che della luce:


“I discepoli del Signore sono chiamati a donare nuovo 'sapore' al mondo, e a preservarlo dalla corruzione, con la sapienza di Dio che risplende pienamente sul volto del Figlio, perché Egli è la 'luce vera che illumina ogni uomo' (Gv 1,9). Uniti a Lui, i cristiani possono diffondere in mezzo alle tenebre dell’indifferenza e dell’egoismo la luce dell’amore di Dio, vera sapienza che dona significato all’esistenza e all’agire degli uomini”.

“Dio si oppone radicalmente alla prepotenza del male” ribadisce il Santo Padre, che rivolge il suo pensiero ai giorni drammatici dell’Egitto e invoca ancora la pace, per il bene di ogni uomo:

“In questi giorni, seguo con attenzione la delicata situazione della cara Nazione egiziana. Chiedo a Dio che quella Terra, benedetta dalla presenza della Santa Famiglia, ritrovi la tranquillità e la pacifica convivenza, nell’impegno condiviso per il bene comune”.

“Il Signore si prende cura dell’uomo in ogni situazione, condivide la sofferenza e apre il cuore alla speranza”, afferma il Papa, che ricordando l’odierna "Giornata per la vita", sollecita l’impegno di tutti e in particolare delle nuove generazioni di medici per realizzare una cultura che sappia riconoscere il valore di ogni essere umano. “Quando la ricerca scientifica e tecnologica è guidata da autentici valori etici - ha proseguito il Santo Padre - è possibile trovare soluzioni adeguate, per l’accoglienza della vita nascente e per la promozione della maternità":

“Auspico che tutti si impegnino per far crescere la cultura della vita, per mettere al centro, in ogni circostanza, il valore dell’essere umano. Secondo la fede e la ragione la dignità della persona è irriducibile alle sue facoltà o alle capacità che può manifestare, e pertanto non viene meno quando la persona stessa è debole, invalida e bisognosa di aiuto”.

Un’altra importante data che Benedetto XVI ricorda è quella del prossimo 11 febbraio, memoria della Beata Vergine di Lourdes, in cui si celebra la Giornata mondiale del malato, sul tema “Dalle sue piaghe siete stati guariti”. Occasione propizia, afferma il Pontefice, per accrescere la sensibilità delle comunità ecclesiali e della società civile verso chi soffre nel fisico:

“Esorto, pertanto tutti gli operatori sanitari a riconoscere nell’ammalato non solo un corpo segnato dalla fragilità, ma prima di tutto una persona, alla quale donare tutta la solidarietà e offrire risposte adeguate e competenti”.

Infine, il Papa ha salutato gli esponenti del Movimento dell’Amore Familiare e quanti nella notte, presso la chiesa romana di San Gregorio VII, hanno vegliato pregando per i cristiani perseguitati nel mondo e per la libertà religiosa.

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1 commento:

laura ha detto...

servizio del TG 2
mi sembra ben fatto

http://www.tg2.rai.it/dl/tg2/Page-51fc176a-1c60-4232-a024-732f3ba3f42a.html