lunedì 21 febbraio 2011

"Semina Verbi". Il commento di Padre Giovanni Scalese

Clicca qui per leggere la riflessione segnalataci da Caterina.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

La Redemptor hominis è del 1979.
Ratzinger arrivò a Roma solo nel 1981.

Fabiola ha detto...

Tra l'altro ciò che sostiene Padre Scalese è stata affermazione costante di tutta la teologia di un certo Joseph Ratzinger.
Il filosofo Robert Spaemann in un commento alla lectio di Regensburg scrive: L'aspetto provvidenziale della prima inculturazione ellenistica fu che il cuore della cultura ellenistica era già universalistico, così da preparare il terreno all'universalismo della fede cristiana. Delle religioni non universalistiche dell'antichità i cristiani non seppero che farsene e non furono disposti a entrare con loro in alcun genere di simbiosi. (Autori vari, Dio salvi la ragione, pagg.150-151- Siena).

Caterina63 ha detto...

e che c'entra l'arrivo di Ratzinger?
il concetto Semina Verbi esposto da Giovanni Paolo II che sarebbe del Conc. Vat. II è l'arma con la quale si fa anche l'Assisi multireligioso...

ergo c'è un errore di fondo che padre Scalese ha sollevato ma che altrove si denunciava da tempo, solo che nessuno ci ascoltava...speriamo che a padre Scalese diano ascolto ^__^

quanto a Ratzinger lui parò i colpi con la Dominus Jesus, è vero, ma non basta.... non basta se ciò che ha detto un Papa, riscontrandone l'errore, non sarà corretto!

Anonimo ha detto...

I miei complimenti a Padre Scalese, di cui ammiro la indipendenza e la profondità di giudizio.
Non sempre sono stato daccordo con lui, ma sono sicurissimo della sua limpidezza e dirittura intellettuale.
In questo caso concordo in pieno e lo ringrazio per avermi illuminato.
un sacerdote

Andrea ha detto...

E' vero, ed è importantissimo, ciò che padre Scalese sottolinea, cioè che l'incontro della Chiesa con l'esistente ambiente pagano (nei primissimi secoli) avvenne non nel segno della RELIGIONE, bensì in quello della CULTURA.
In altre parole, alla "religione" pagana (peraltro già ampiamente svuotata dall'interno, tanto che ben pochi "pregavano" nei modi antichi) non venne riconosciuto alcun valore veritativo.

Diversa è la situazione missionaria dei secoli più vicini a noi.
Nel complesso, credo che sia opportuno ribadire la distinzione "classica" tra FALSI DEI e VERA RELIGIONE: NON "false religioni" e "vero Dio".
Con tale distinzione, si mette l'accento sulla fallacia degli "idoli" (rappresentazioni umane di Dio) e sul carattere razionale e aperto all'Oggetto (Dio) della religione cattolica, e non si cade nell'insulto ai tentativi religiosi umani ("false religioni") né nella "costrizione" di Dio al ruolo di oggetto scolastico ("vero Dio").

Per Caterina: attenzione, cara Caterina, a farti portare da p.Scalese o da altri sul terreno della censura a Giovanni Paolo II o ad altri Papi. Come sai, il Magistero pontificio non è un "optional". Cordialmente

Caterina63 ha detto...

Per Caterina: attenzione, cara Caterina, a farti portare da p.Scalese o da altri sul terreno della censura a Giovanni Paolo II o ad altri Papi. Come sai, il Magistero pontificio non è un "optional". Cordialmente

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censura ad un Pontefice? ma di che stiamo parlando?
attenzione a come usaiamo certi termini eh! ^__^

rilegga con attenzione, non è una censura, padre Scalese fa emergere UN ERRORE di interpretazione...
semmai sarà compito degli "esperti" verificare se l'errore è così o si tratta di una reinterpretazione di una interpretazione e non solo da parte di padre Scalesi, ma anche di altri, errata!
^__^
Benedetto XVI con gli incontro relativi con la FSSPX ha permesso e sta permettendo che il MAGISTERO ecclesiale sia passato al setaccio...erg?
dove sta scritto che non se ne possa parlare?

Qui non c'è ne aria di censura, nè di contestazione ne di altro, usiamo bene i termini.... san Paolo si permise di riprendere pubblicamente Pietro per un argomento analogamente grave...

^__^ cordialmente e fraternamente!

Gonzaga Gonza ha detto...

Per Andrea.....
Se un Papa sbaglia.....sbaglia. Punto!
I Papi non godono sempre della infallibilità. Mi pare che Padre Scalese abbia sollevato una questione seria. I Papi vanno valutati alla luce di tutto il magistero dei pontefici precedenti. Possono approfondire la Verità perenn, ma non cambiarla.
Carerina fidati di Padre Scalese e lascia stare le chiacchiere di Andrea....

Andrea ha detto...

No, cara Caterina, padre Scalese dice che Giovanni Paolo II "stravolge la storia", e questa è una vera censura al Papa (in un atto di Magistero ufficiale).

Se il Magistero viene "passato al setaccio", non è certo per concludere "teniamo il buono e buttiamo il resto", ma per dire "cerchiamo di capire a fondo, senza steccati e antipatie".


Per Gonzaga: la questione se "i Papi vadano valutati alla luce dei predecessori" o, viceversa, se "solo il Papa regnante al momento ci dica qual è la corretta interpretazione del Magistero precedente" è esattamente quella esplosa tra de Mattei (prima tesi) e Introvigne (seconda tesi) in occasione della recentissima pubblicazione dell'opera di de Mattei sul Concilio Vaticano II.

http://www.cesnur.org/2010/mi-dema.html

Ribadendo la mia stima e la mia gratitudine per il prof. de Mattei, dico che in questa occasione egli ha completamente torto.

Caterina63 ha detto...

Mio caro Andrea, non dimentichi che il famoso MEA CULPA di Giovanni Paolo II aprì una gravissima disputa TEOLOGICA perchè mise in dubbio IL MAGISTERO DI ALCUNI SUOI PREDECESSORI LEGALMENTE RICONOSCIUTI ^__^

Ci volle sia la penna di Ratzinger, ancora una volta, sia la penna del cardinale Giacomo Biffi per RIDIMENSIONARE E CORREGGERE la portata delle responsabilità gettate ai destinatari PONTEFICI DEL PASSATO ai quali si rinfacciava il Mea Culpa di oggi CONTRO UN MAGISTERO PONTIFICIO, LEGITTIMO del passato....

Il Magistero è davvero INFALLIBILE quando si esprime in materia DOTTRINALE...
ora, nello specifico padre Scalese sta solo correggendo UNA INTERPRETAZIONE CHE GIOVANNI PAOLO II HA DATO DEL SENSO LETTERALE E SIGNIFICATIVO DEI "SEMINA VERBI", dove sta dunque l'errore?

Per un periodo c'è stata anche la tendenza ad accusare i Padri della Chiesa di ANTISEMITISMO ebraico mentre si trattava di ANTIGIUDAESIMO il chè è tutt'altra cosa:

nell'antisemitismo si colpisce LA RAZZA e questo avvenne con la Rivoluzione francese grazie anche a Voltaire....da qui nasce quell'antisemitismo che portò all'olocausto...

nell'antigiudaesimo invece, i Padri della Chiesa, vollero eliminare QUEL SINCRETISMO con il quale, ancora ai loro tempi, comunità cristiane e giudaiche CONVIVEVANO sacrificando parte della Rivelazione e della Dottrina sulla santissima Trinità....il senso della Messa e dunque il vero significato dell'AGNELLO SACRIFICATO...

Come la si vuole interpretare dunque questa storia?
Si legga attentamente il cardinale Biffi, spero che non lo accuserà di essere contro il Papa....eppure limpidamente sostiene di Giovanni XXIII che fu un grande pastore d'anime, ma un PESSIMO MAESTRO....
e ne spiega le motivazioni nel suo libro "memorie di un cardinale italiano"....
Così come sostiene DELLE STRAVAGANZE INTRAPRESE DA WOJTYLA CHE HANNO DANNEGGIATO QUELLA ERMENEUTICA DELLA CONTINUITA' alla quale oggi Benedetto XVI ci sta riconducendo...

Ma per ricondurci alla VERITA' TUTTA INTERA, caro Andrea, non si deve temere di dire quando un Papa sbaglia ^__^
in tal caso non è messa in discussione la sua beatificazione, poichè i santi non sono tali perchè non hanno mai sbagliato ^__^

Piuttosto, invece di ripetere a tiritera che si tratta di censura (il che non lo è affatto, la Chiesa NON E' UN SOVIET)... risponda a padre Scalese portando a sua volta delle prove che contraddicano la sua CORREZIONE LEGITTIMA...
^__^

Anonimo ha detto...

E meno male che c'e' chi ha avuto il coraggio di chiedere scusa per le innumerevoli colpe della chiesa del passato. Lutero e il protestantesimo non è nato per caso ...

un passante ha detto...

beh..forse il coraggio vero è quello dei mea culpa per gli errori del presente, meglio ancora per i propri

Anonimo ha detto...

il coraggio è chiedere perdono per le mancanze,i peccati e i reati del presente e non per quelli del passato.
finora solo un papa ha avuto questo coraggio ed è quello attuale.

Andrea ha detto...

Cerco di rispondere, cara Caterina:

1- la Chiesa non è un Soviet, ma si basa sul principio di autorità: il Magistero (Papa o Vescovi in unione col Papa) è costituito da Cristo non come "luogo di dibattito" (da cui escludere le sole definizioni dogmatiche), ma come GUIDA VIVA per la Chiesa. E' Cristo stesso che è presente in mezzo a noi, come lei sa bene da S.Caterina da Siena.

2- la tesi di p.Scalese è che la Chiesa non abbia MAI considerato esistenti e operanti nelle "religioni" dei "semina Verbi", e quindi confligge direttamente con il Magistero.

Vogliamo sottilizzare? oltre a ribadire quanto ho detto il 21 alle 20:04, cioè che l'"incontro" ai tempi della prima evangelizzazione avvenne con la cultura e non con il Paganesimo religioso, possiamo dire che il concetto di "RELIGIONE" è equivoco, nel senso che ciò che noi conosciamo come tale, grazie alla Chiesa, è qualcosa di molto diverso dalla struttura naturale di rapporto con "il divino" che esiste nel mondo.
Il discorso è complesso, ma uno spunto è costituito dal fatto che l'homo religiosus non cristiano non può neppure ipotizzare che con il Sommo Dio ("Dio ignoto") sia possibile un dialogo d'amore, e si rivolge a una miriade di (falsi) dèi, cioè esseri semi-celesti, che sono al livello della sua religiosità.

Per l'uomo non-cristiano, la "cultura" è sacra e la "religione" è profetica, mentre per il Cattolico la cultura è profetica (uso della ragione come strumento per investigare questo mondo,in attesa di entrare nel mondo definitivo) e la religione è sacrale (studio e culto di Dio Rivelante, nei modi che Egli ci ha comunicato).

Se tutto questo è vero, allora non è vero ciò che p.Scalese sostiene (nessun "seme del Verbo"), ma è vero che i "semi" sono presenti nel mondo, purché ci si intenda bene sul concetto di religioni e si affermi che la Cristianità non E' una religione, ma Ha una religione.

3- che Giovanni Paolo II si sia contrapposto ad alcuni suoi predecessori mi pare un'enormità.
I suoi "nostra culpa" (della Chiesa) del 2000 non avevano per nulla il senso di "Questo o quel Papa ha sbagliato", ma di "Uomini del Clero e del popolo cristiano hanno commesso colpe che hanno oscurato la Luce di Cristo che splende sul volto della Chiesa".

Le interpretazioni massonizzanti ("finalmente il Papa ha chiesto scusa agli eretici") o quelle della San Pio X ("il Papa ha buttato a mare la Chiesa di sempre") sono totalmente fasulle.

4- detto tutto questo, il fatto che una spinta massonica (naturalistico/relativistica) interna alla Chiesa sia esistita ed esista è evidente.
Lo dicevo esplicitamente sul blog di Tornielli.

Cordialmente

Caterina63 ha detto...

Gentile Andrea, provo a rispondere usando la sua medesima numerazione:

1. Il principio di autorevolezza si, autorità fine a se stessa no...infatti santa Caterina da Siena si permetterà di andare a riprendere il Papa da Avignone per ricordargli IL SUO COMPITO ^__^ ossia lo corregge in ciò che fu un errore: andare via da Roma...
Ora per 70 anni di cattività avignonese, nessuno si sogna di dire che venne meno l'autorità del Papa e la sua infallibilità, tuttavia è palese che quel trasferimento fu politico e fu uno sbaglio...santa Caterina da Siena si permise di dire al Papa che era uno sbaglio rimanere li...per essere convincente ci volle la grazia di Dio che le rivelò di un voto segreto fatto da Papa Gregorio il quale l'aveva persino dimenticato... ^__^
Papa Onorio (se non erro) non ascoltò i consigli della santa senese, ma la usò per la fedeltà ch'Ella riversava per la Chiesa e il Papa, santa Caterina morendo se ne rammaricava, sottolineando come avesse dato la sua vita per la Chiesa in continua lotta interna...

2. la testi di padre Scalese la possiamo interpretare in quel PRIMO COMANDAMENTO nel quale Dio ci vieta di adorare altri dei...
ora, pur d'accordo tutti noi che lo Spirito Santo soffia dove e come vuole, è impensabile ed eretico affermare o pensare che lo Spirito Santo possa sollecitare i non cattolici a RIMANERE DOVE SONO ADORANDO IL PROPRIO DIO... ^__^
Il Dio di cui la Chiesa deve parlare e portare è quello rivelato in Gesù Cristo, i "semina verbi" che senza dubbio ANIMANO in qualche modo anche chi è fuori della Chiesa, non possono essere che la spinta dello Spirito Santo a RICONOSCERE IL DIO RIVELATO, tutte le altre divinità sono dal vero Dio VIETATE....
Ratzinger lo spiegò benissimo: "NON POSSIAMO PREGARE INSIEME" se manca dunque la preghiera COMUNE, va da se che qualcosa in queste interpretazioni sono sbagliate da DOPO il Concilio...

3. il senso del Mea Culpa fu sofferto ed ambiguo, lo spiegò Ratzinger in qualità di Prefetto...e lo spiega il cardinale Biffi....quando il Papa si rese conto delle AMBIGUITA', chiese a Ratzinger di preparare un testo DI CHIARIMENTI, ma oramai la divulgazione del primo impatto era fatta....non furono pochi, spiegò Ratzinger, a ritenere in modo erroneo quel Mea Culpa come se i Predecessori avessero scritto un Magistero di errori....
Provi ad interrogare laici e preti e scoprirà come sul Mea Culpa hanno memorizzato il primo impatto e non le correzioni di Ratzinger...
non sono fatti fasulli ^__^

4. non ho mai messo in mezzo la massoneria....è un articolo che per prudenza non cito mai ^__^

Tutto sommato mi pare che non siamo lontani dal comprenderci, soprattutto per il fatto che padre Scalese ha tutta la legittima serietà di poter sottolineare ciò che ritiene un errore... ciò che manca in chi contesta il chiarimento di padre Scalese, è il portare prove che dicano il contrario come lui ha portato delle prove...

Fraternamente LDCaterina63
e grazie per queste condivisioni interessantissime...