giovedì 13 gennaio 2011

Il Papa: Il Purgatorio è un fuoco interiore, non un luogo dell’Universo. È il fuoco bruciante che purifica l’anima dal peccato (Galeazzi)

CHIESA LA RICERCA DELLA BEATITUDINE

Il Papa: il Purgatorio è un fuoco che purifica l’anima

Corregge Dante: “Non è un luogo dell’Universo”

GIACOMO GALEAZZI

CITTA’ DEL VATICANO

Il Papa corregge Dante.
«Il Purgatorio è un fuoco interiore, non un luogo dell’Universo. È il fuoco bruciante che purifica l’anima dal peccato».
Più che un luogo fisico uno spazio interiore. Non fuoco di fiamme ma fuoco metaforico, interiore.
Benedetto XVI descrive la sua immagine del Purgatorio.
E per farlo chiede aiuto a santa Caterina da Genova, moglie di un ubriacone e inizialmente dissoluta anche lei, poi spiazzata dalla «visione» dell’orrore dei propri peccati e convertita a un’esistenza di carità e dedizione al prossimo.
Se ai tempi della santa, spiega Benedetto XVI, si pensava al Purgatorio a partire dalla idea dei tormenti dell’aldilà, e come a uno spazio «nelle viscere della terra», Caterina invece vedeva il Purgatorio a partire dalla propria anima di peccatrice: la visione del peccato confrontato l’amore di Dio la portava a espiare e purificarsi.Se di fuoco si trattava, dunque, era certo un fuoco «interiore».
Da tempo la Chiesa e i papi hanno abbandonato le immagini dell’aldilà che hanno nutrito l’immaginario collettivo e popolato le arti di diavoli con il forcone, beati tra le nuvole del paradiso e peccatori non dannati che compiono la purificazione. Nel 2003 Karol Wojtyla dedicò un ciclo di catechesi delle udienze generali a inferno, purgatorio e paradiso, come stati dell’anima legati alla comunione o meno con Dio. In questo solco ieri Joseph Ratzinger ha riflettuto sul purgatorio per santa Caterina, in cui l’anima «soffre per non aver risposto in modo corretto a tale amore di Dio e l’amore stesso diventa fiamma e lo purifica».
Ha raccomandato di «pregare con i defunti» perché completino la purificazione e «affinché possano giungere alla comunione con Dio». La riflessione sull’aldilà, il peccato e il giudizio di Dio è affrontato con ampiezza da Benedetto XVI nella sua enciclica «Spe salvi». Il Giudizio Finale di Dio, scrive il Papa, esiste, non sarà quello dell’iconografia «minacciosa e lugubre» dei secoli scorsi, ma nemmeno un colpo di spugna «che cancella tutto»; chiamerà «in causa le responsabilità» di ciascun uomo. Benedetto XVI riafferma l’esistenza del purgatorio e dell’inferno e lega il motivo della speranza cristiana alla giustizia divina. Anzi, afferma che «la questione della giustizia costituisce l’argomento essenziale in favore della fede nella vita eterna». È impossibile che «l’ingiustizia della storia sia l’ultima parola». La grazia «non esclude la giustizia. I malvagi alla fine, nel banchetto eterno, non siederanno indistintamente a tavola accanto alle vittime, come se nulla fosse stato».
E’ già stato cancellato il Limbo, luogo nel quale secondo la tradizione i bimbi non battezzati vivono per l’eternità senza comunione con Dio, perché riflette una «visione eccessivamente restrittiva della salvezza» soprattutto oggi che «il numero dei bimbi morti senza battesimo è in aumento, molti genitori non sono cattolici molti piccoli sono vittime di aborti». Dio «vuole che tutti gli esseri umani siano salvati», la Grazia ha priorità sul peccato».

© Copyright La Stampa, 13 gennaio 2011 consultabile online anche qui.

3 commenti:

mariateresa ha detto...

sono Ot
Anche in francia non è stata apprezzata l'agenda europea che ha "dimenticato" le feste cristiane

http://www.la-croix.com/L-absence-des-fetes-chretiennes-sur-un-agenda-europeen-indig/article/2452060/4078

adesso cari amici guardiamoci nelle palle degli occhi. Si può dire , rimanendo seri, che si è trattato di un errore?

Raffaella ha detto...

Palla a pallo? No! :-)

chicco ha detto...

Da tempo la Chiesa e i papi hanno abbandonato le immagini dell’aldilà che hanno nutrito l’immaginario collettivo

che disastro la nuova chiesa!!!

Non certo però, aver abbandonato queste immagini (traduzione del magistero, delle rivelazioni dei santi...) ci sta dando tanti santi né tra i chierici né tra i laici!