martedì 4 gennaio 2011

La consulta medica e i teologi hanno approvato il miracolo di Papa Wojtyla. Entro gennaio la decisione finale dei cardinali della Congregazione. Beatificazione nel 2011? (Tornielli)

Riceviamo e con gratitudine pubblichiamo:

Vaticano, ora è ufficiale: Wojtyla santo (subito) La svolta entro l'estate

di Andrea Tornielli

La consulta medica ha riconosciuto il miracolo compiuto da Giovanni Paolo II. A metà gennaio voteranno i cardinali e i vescovi della congregazione. A quel punto la beatificazione sarà solo una questione di data

Giovanni Paolo II sarà beato nel 2011, forse già prima dell’estate. Nelle scorse settimane la consulta medica della Congregazione delle cause dei santi si è infatti espressa favorevolmente sul miracolo attribuito all’intercessione di Papa Wojtyla – la guarigione dal Parkinson di una suora francese – e la documentazione nei giorni scorsi ha già passato anche il vaglio dei teologi. Prima che il fascicolo arrivi sul tavolo di Benedetto XVI manca ora soltanto il via libera dei cardinali e vescovi membri della Congregazione, che hanno appena ricevuto il dossier sul miracolo. Si riuniranno per esaminarlo collegialmente e per esprimere il loro voto verso la metà di gennaio.
Come si ricorderà, il decreto sulle virtù eroiche di Karol Wojtyla, che di fatto sancisce la fine del processo, era stato promulgato da Papa Ratzinger il 19 dicembre 2009, dopo il voto unanimemente favorevole dei cardinali e vescovi. Il postulatore della causa di beatificazione, monsignor Slawomir Oder, aveva presentato alla Congregazione un presunto miracolo, una delle tante segnalazioni di grazie ricevute per l’intercessione di Giovanni Paolo II, raccolte dopo la sua morte. Si tratta, com’è noto, della guarigione di suor Marie Simon-Pierre, una religiosa francese di 44 anni, affetta da una forma aggressiva di morbo di Parkinson. La malattia, che l’aveva costretta ad abbandonare il suo servizio nel reparto maternità di un ospedale di Arles, era scomparsa istantaneamente e inspiegabilmente dopo che le consorelle, nel giugno 2005, si erano rivolte a Wojtyla appena scomparso chiedendogli il miracolo della guarigione. Per mesi, però, la consulta medica – presieduta dal professor Patrizio Polisca, medico personale di Benedetto XVI – chiamata a discutere il caso e a pronunciarsi sull’effettiva inspiegabilità dal punto di vista scientifico della guarigione, non è stata convocata. Uno degli specialisti coinvolti aveva infatti manifestato iniziali perplessità sulla diagnosi di partenza dei colleghi francesi e aveva voluto verificare che davvero la religiosa guarita fosse stata affetta dal Parkinson. La Congregazione aveva affidato anche una terza perizia specialistica per approfondire meglio il caso e fugare ogni dubbio. In caso contrario avrebbe preso in esame un altro presunto miracolo. Ora, dopo le ricerche che hanno preso tutto il tempo necessario, il parere della consulta medica è stato favorevole.
Qualcuno aveva letto la frenata degli scorsi mesi come una volontà «politica» di rallentare l’iter della beatificazione, evidentemente non era vero. In ogni caso nessuno, nelle discussioni e nelle votazioni che hanno accompagnato il processo, ha ha mai manifestato dubbi sulla santità personale di Giovanni Paolo II.
La riunione dei medici e quella dei teologi che hanno dato il loro via libera, sono avvenute prima della fine del 2010, nel più stretto riserbo. Dopo il voto favorevole sulle virtù eroiche, che ha assegnato a Wojtyla il titolo di «venerabile», e ora quello della consulta medica sul miracolo (Positio super miro), si può prevedere che anche l’ultima riunione dei cardinali e vescovi approvi la decisione nei prossimi giorni. Se così avverrà, significa che il Prefetto della Congregazione delle cause dei santi, il cardinale Angelo Amato, potrà recarsi dal Papa per sottoporgli l’approvazione del miracolo. Da quel momento, la beatificazione di Giovanni Paolo II sarà soltanto una questione di data.
Teoricamente resta ancora possibile quella del quinto anniversario della morte, il 2 aprile 2011, oppure una data di maggio. O ancora in ottobre, nell’anniversario dell’elezione al pontificato. La beatificazione di Wojtyla sarà una cerimonia con notevoli problemi organizzativi, vista la quantità di persone che potrebbe riversarsi quel giorno a Roma. E dunque anche di questo si terrà conto nel sceglierlo.
Durante il funerale del Papa polacco, celebrato dall’allora cardinale decano Joseph Ratzinger, erano stati srotolati in piazza San Pietro degli striscioni con la scritta «santo subito». Una petizione per aprire il processo era stata firmata dai cardinali nel periodo del conclave, e c’era anche chi aveva avanzato l’ipotesi di procedere immediatamente con la canonizzazione, proclamando Wojtyla davvero «santo subito» invece che beato. Benedetto XVI dopo aver valutato ogni proposta, ha deciso nel giugno 2005 di far partire immediatamente il processo – senza attendere i previsti cinque anni che devono trascorrere dalla morte del candidato agli altari – ma senza scorciatoie.

© Copyright Il Giornale, 4 gennaio 2011 consultabile online anche qui.

13 commenti:

anonimo della boemia ha detto...

e maciel e lo ior?
ratzinger non cada nella trappola.

sonny ha detto...

Mah....

Anonimo ha detto...

Io mi fido di Papa Benedetto. Come ha fermato la beatificazione di padre Leone Dehon, può fermare questa se lo ritiene e se non lo fa e perchè evidentemente va bene. Sono sicura che le sue decisioni non saranno influenzate dalle opinioni degli altri.
Sonia

Anonimo ha detto...

come volevasi dimostrare. Ecco spiegata la vespata e pure in prima pagina.
Maciel, Ior, scandalo pedofilia?Quisquilie indegne per un santosubito. Per questo c'è Ratzinger.
Alessia

Anonimo ha detto...

Credo che il nostro Papa abbia già deciso. Ultimamente, se avete notato, rimanda in modo ancor più intenso alla figura del proprio predecessore. Per cui, malgrado l'acidità che mi causa l'atteggiamento di certi media e uomini di Chiesa, non posso che inchinarmi di fonte alla decisione del Papa e tenermi le mie perplessità.
Alessia

Anonimo ha detto...

Perche' rimettersi alle decisioni del Papa? Trovo molto incoerente da parte di qualcuno fare atto di obbedienza a questo Papa mentre si dice di tutto dei precedenti. Sembra che qualcuno pensi che lo spirito santo a volte ci prenda e a volte no.

Anonimo ha detto...

Personalmente provo una gioa profonda per questo passo in avanti nel processo di beatificazione di quel gigante che è il Venerabile Giovanni Paolo Magno.

Ringraziamo il Signore per aver dato questo "segno" visibile del Suo beneplacito.

SdC

Scenron ha detto...

Che amarezza...

Anonimo ha detto...

Il crepuscolo di Benedetto XVI...dopo un processo di beatificazione farsa,con omissis spie Polonia,Maciel,Ior,Orlandi,coperture pedogfilia ecc.,l'Entità :. che lo sovrasta gli fa firmare l'ultimo atto della comparsa.
Parce nobis Domine...

Anonimo ha detto...

Certi discorsi sono pura politica, e di quella becera, non capisco cosa centrino con la santità. Se non lo capiscono i cattolici..

Anonimo ha detto...

vabbè, un può avere delle obiezioni per il fatto che il processo sia stato un pò troppo veloce, però non si scada nell'estremo per cui il papa sarebbe costretto da una qlc entità a fare quello che in realtà lui non vorrebbe. per quello che ho capito dell'uomo Ratzinger, sono arciconvinto che se lui avesse avuto qualche dubbio sull'opportunità della beatificazione da parte sua di Wojtyla non avrebbe proceduto.
Raffalla, il tuo (nostro) blog ha fatto giustamente delle domande che altri non hanno avuto il coraggio di fare. Però non si scade nell'opposto. Questo lo dico anche a me stesso. confesso che talora anch'io ho avuto reazioni un pò acide nel confronto. ma non bisogna procedere con acidità ma con giustizia.

Antonio

Anonimo ha detto...

Auspico con tutto il cuore che la beatificazione avvenga nel 2021, o anche oltre. Per motivi di opportunità egli non fece diveramente con i suo predecessori (papa Giovanni XXIII si meritava di più). Esiste anche la discrezione, oltre al potere del "santo subito". Tanto, davanti a Dio, non cambia nulla.
Prima di lui viene Paolo VI, che santo a magno lo fu veramente.

il dubbio ha detto...

farei molta fatica a comprendere benedetto xvi se volesse procedere con la beatificazione.
devono essere chiariti i punti oscuri(ior,banco ambrosiano,orlandi,maciel,indebolimento della fede ovunque,abbattimento della liturgia,papolatria).
procedere con la beatificazione rischia di rovinare il lavoro di papa benedetto.