domenica 23 gennaio 2011

La satira che ferisce. Maurizio Patriciello: Sono un prete stufo del fango (Avvenire). Le responsabilità dei media, della Chiesa italiana e della Santa Sede (Raffaella)

Leggiamo questa bellissima lettera e poi commentiamo:

LA SATIRA TV CHE FERISCE

SONO UN PRETE STUFO DI FANGO

MAURIZIO PATRICIELLO

Sono un prete. Un prete della Chiesa cattolica. Uno dei tanti preti italiani. Seguo con interesse e ansia le vicende del mio Paese. Non avendo la bacchetta magica per risolvere i problemi che affliggono l’Italia, faccio il mio dovere perché ci sia in giro qualche lacrima in meno e qualche sorriso in più.
Sono un uomo che come tanti lotta, soffre, spera. Che si sforza ogni giorno di essere più uomo e meno bestia. Sono un uomo che rispetta tutti e chiede di essere rispettato. Che non offende e gradirebbe di non essere offeso, infangato. Da nessuno. Inutilmente. Pubblicamente. Vigliaccamente.
Sono un prete che lavora e riesce a dare gioia, pane, speranza a tanta gente bistrattata, ignorata, tenuta ai margini. Un prete che ama la sua Chiesa e il Papa. Un prete che non vuole privilegi e non pretende di far cristiano chi non lo desidera, che mai si è tirato indietro per dare una mano a chi non crede.
Un prete che, prima della Messa della sera, brucia incenso in chiesa per eliminare il fetore sprigionato dalle tonnellate di immondizie accumulate negli anni ai margini della parrocchia in un cosiddetto cdr e che vanno aumentando in questi giorni.
Sono un prete che si arrabbia per le inefficienze dello Stato ai danni dei più deboli e indifesi. Che organizza doposcuola per bambini che la scuola non riesce ad interessare e paga le bollette di luce e gas perché le case dei poveri non si trasformino in tuguri.
Sono un prete, non sono un pedofilo.
So che al mondo ci sono uomini che provano interesse per i bambini e, in quanto uomo, vorrei morire dalla vergogna. So che costoro sono molti di più di quanto credono gli ingenui. So anche che poco o nulla finora è stato fatto per tentare di capire e curare codesta maledizione.
Piaga purulenta la pedofilia. Spaventosa. Crudele. Vergognosa. Tra coloro che si sono macchiati di codesto delitto ci sono padri, zii, nonni, professionisti, operai, giovani, vecchi e anche preti.
Giovedì sera, trasmissione Annozero di Michele Santoro. Tantissimi italiani guardano il programma. Si discute di Silvio Berlusconi. Alla fine esce, come al solito, il signor Vauro con le sue vignette che dovrebbero far ridere tutti e invece, spesso, mortificano e uccidono nell’animo tanti innocenti. Ma non si deve dire. È politicamente scorretto. È la satira. Il nuovo idolo davanti al quale inchinarsi. La satira, cioè il diritto dato ad alcuni di dire, offendere, infangare, calunniare gli altri senza correre rischi di alcun genere. Una vignetta rappresenta il Santo Padre che parlando di Berlusconi dice: «Se a lui piacciono tanto le minorenni, può sempre farsi prete». Gli altri, compreso Michele Santoro, ridono. Che cosa ci sia da ridere non riesco a capirlo. Ma loro sono fatti così, e ridono. Ridono di un dramma atroce e di innocenti violentati. Ridono di me e dei miei confratelli sparsi per il mondo impegnati a portare la croce con chi da solo non ce la fa. Ridono sapendo che tanta gente davanti alla televisione in quel momento si sente offesa in ciò che ha di più caro e soffre. Soffre per il Santo Padre offeso e perché la menzogna, che non vuol morire, ancora riesce a trionfare. Per bastonare Berlusconi, si fa ricorso alla calunnia. E gli altri ridono.
Vado a letto deluso e amareggiato, sempre più convinto che con la calunnia e la menzogna – decrepite come la befana o come le invenzioni di qualche battutista e di qualche sussiegoso giornalista-presentatore televisivo – non si potrà mai costruire niente di nuovo e stabile. E il giorno dopo scopro che alla Rai, finalmente, stavolta qualcuno s’è indignato. Spero solo che adesso Vauro e Santoro e qualcun altro che non sto a ricordare non facciano, loro, le vittime. E che in Italia ci sia più di qualcuno che comincia a farsi avanti e, senza ridere, dice chiaro e tondo che non si può continuare a infangare impunemente quegli onesti cittadini dell’Italia e del mondo che sono i preti.

© Copyright Avvenire, 23 gennaio 2011

La lettera di questo sacerdote mi ha davvero toccato e commosso.
Ha assolutamente ragione. La satira non e' e non puo' essere diritto di offendere e di calunniare.
Ogni tipo di satira (pungente, fastidiosa, irriverente) deve fermarsi davanti alla copertina del codice penale che tutela TUTTI i cittadini o, meglio, tutti gli esseri viventi (persone fisiche e ora, giustamente, anche i nostri amici animali).
Non e' la prima volta che "comici" e "vignettisti" passano il segno con il Papa e la Chiesa.
Come siamo arrivati a questo punto?
E' colpa anche della Chiesa Italiana e della Santa Sede che, per quasi sei anni, hanno permesso che televisioni e giornali infangassero il Papa e stravolgessero le sue parole.
Ora e' tardi.
Male ha fatto lo studio di Annozero a ridere della vignetta di Vauro, bene ha fatto l'Onorevole Santanchè ad abbandonare lo studio.
Non possiamo pero' non ricordare che, a maggio, sempre ad Annozero, c'era un'altra persona che rideva delle vignette di Vauro. Il vescovo Sigalini! Invitato a parlare della lotta della Chiesa alla pedofilia, non ha saputo dire una sola frase a difesa del Santo Padre.
Per fortuna c'era Socci che pero' non e' un vescovo!
I media hanno grandi e gravissime responsabilita', ma i silenzi della Chiesa in questi sei anni hanno causato molti danni.
Ormai ci siamo praticamente abituati. Sappiamo che cosa aspettarci da giornali e tv: disprezzo e dileggio.
Non e' certo un bel risultato ne' per i mezzi di comunicazione ne' per la Chiesa italiana ne' per la Santa Sede
.
R.

27 commenti:

Anonimo ha detto...

Sembra che tutti dormano e non solo perchè oggi è domenica. Che tristezza! Il marcio e la sporcizia non ci danno più fastidio e allora siamo proprio arrivati...........

Carla ha detto...

Anche questo fa parte, purtroppo, della Croce da portare, che più di tutti grava sulle spalle di Papa Benedetto, per gli orrendi crimini di cui si sono macchiati uomini di Chiesa, che hanno sporcato la Chiesa. Bisogna pregare tanto, per i sacerdoti, per i nuovi soprattutto. E stringerci attorno a Papa Benedetto, che più di una volta ha chiesto le nostre preghiere e il nostro sostegno.

Raffaella ha detto...

Esatto!
E' l'incapacita' di indignarci il risultato piu' grave dei "segni dei tempi".
Personalmente pero' non do' tutta la colpa ai media. La Chiesa ed i suoi silenzi (quando si tratta e si e' trattato di difendere Benedetto XVI) ha le sue colpe.
Tornare indietro, ora, e' mera utopia.
R.

anonimo della boemia ha detto...

comici vignettisti e sedicenti benpensanti hanno avuto gioco facile in questi anni perché hanno percepito il Papa come solo.
non c'era praticamente nessuno a sostenerlo.
c'era anche chi nella chiesa lo attaccava o giustificava l'atteggiamento dei salotti buoni.
ecco allora i vauro,gli augias,le littizzetto,i santoro e chi più ne ha più ne metta.
c'era e c'è chi vive come se fosse ancora nel 2005.
forse ora anche i vescovi e i giornali cattolici hanno capito che l'unica speranza è unirsi al papa,ma è tardi.
le reprimenda di oggi suonano come censure.
è tardi.

Anonimo ha detto...

L'unica cosa che possiamo fare è continuare a indignarci, non abituarci a tutto questo fango che in alcuni nella Chiesa sembra aver prodotto assuefazione se non indifferenza, non abituarci a personaggi alla Sigalini che si ritengono "papa" nella loro diocesi e ridono della battutacce anticlericali e diffamatorie di Vauro. Non dimentichiamo però che la mancanza di rispetto verso il Papa è ben presente anche dove meno te lo aspetteresti nella Chiesa. Basta fare un giro sul web dove che il rispetto, il consenso, il supporto che si devono al Papa non è a prescindere.
Alessia

Anonimo ha detto...

In ogni caso è sbagliato dire "è tardi", cedere allo sconforto, poiché al di là di tutto, dolore e delusione compresi, siamo nelle mani del Signore.
Alessia

gianniz ha detto...

Ormai è troppo tardi????
Amici!! Sveglia! Siamo diventati di pappa anche noi???? Teniamo fuori la testa, non facciamoci sommergere! Non è mai troppo tardi. Sveglia! Non avremo i media che strombazzano per noi, ma possiamo sempre, nel nostro piccolo, cominciare da noi. Indignarci e denunciare è sacrosanto!!! O ci sentiamo morti prima ancora di morire? Nostro Signore vuole che noi collaboriamo al suo disegno da servi 'muti', pacifici, non violenti, ma non stupidi! La nostra strada non è facile (non lo è mai stata nemmeno per nostro Signore) e allora? Dobbiamo dormirci su!!! Andremo a dire a nostro Signore: "Non so non ho visto se c'ero dormivo???"
Dai Raffaella!!! Sei un punto di riferimento importante per tutti noi. Non dirci più queste cose. Continua, come se fosse la prima volta, ad indignarti. A chiedere. A pretendere. A denunciare. Non ti sentono, alcuni, ma ti sentono altri e la parola tra i piccoli, non si vede, non si misura, ma, alla lunga, è potente. Non la ferma nessuno, come l’acqua del mare. La preghiera poi!!!!
La nostra fede merita: può migliorare ciascuno di noi e, di conseguenza, il mondo. Il nostro 'Santo’, Santo Padre, poi??? e questo prete 'stufo'??? non lo meritano?
Mi piacerebbe non sentire più (almeno qui) questo spirito che mi sembra un po’ rinunciatario. Non vedremo i risultati, in questo tempo? Verranno altri tempi. E’ sempre stato così nella storia. E li vedremo in un altro modo.
Sicura: non prevalebunt!

Maria R. ha detto...

Caarissima, condivido i commenti di Alessia ed aggiungo che non è solo questione di fermarsi davanti al Papa, alla Chiesa, al codice penale.
Il punto è che l'uomo ha perso, in via generale, il senso della misura nel rispetto dell'altro, chiunque esso sia.
Che Santoro e compagni ridessero, bhè, che ci aspettiamo da gente di sinistra che gongola a fare adesso il suo programma, perché Berlusconi è nella magagna?

Anche lì...televisione di stato da buttare a mare, lo ripeto da un sacco ai miei: buttiamo il televisore, ci risparmiamo i 100 euro all'anno e le notizie le leggiamo da internet....

La mossa della Santaché che si alza e va via indignata, non la loderei per un semplice fatto: se il Papa fosse stato messo, nella vignetta, accanto ad uomo di altro segno politico, se ne sarebbe andata ugualmente?
In fin dei conti, fino a prima non ha fatto altro che blaterare per difendere eventuali festini, che di morale hanno molto poco.
Ma non voglio parlare di politica e quindi non aggiungo altro.


Buona Domenica a tutti

Anonimo ha detto...

è giusto che la satira sia fermata dal codice penale, ma va fermata solo dopo che si è espressa.
la censura preventiva è molto più pericolosa di qualsiasi vignetta offensiva.

mdeledda ha detto...

Questo prete è stufo del fango? Benissimo, la smetta di votare per i comunisti come Vauro e Santoro che dicono peste e corna della Chiesa.

Anche Berlusconi - il quale non è un santo - è stufo del fango che gli viene buttato addosso; ma i preti ne sono contenti perché sono quasi tutti cattocomunisti.

Raffaella ha detto...

Infatti il codice penale scatta quando l'eventuale reato e' stato commesso, non prima.

Grazie, Gianni :-)
A volte sembra di combattere con i mulini a vento, ma e' bello sapere che c'e' tanto sostegno :-)
R.

Bastardlurker ha detto...

Se il problema sono le vignette di Vauro e non i preti pedofili stiamo freschi.

Indignazione, a parte interventi di circostanza, che non leggo su Avvenire e sui media cattolici nei confronti del marcio che aligna nel clero italiano.

Raffaella ha detto...

Questo e' un grave limite della stampa cattolica...e' vero!
L'indignazione per le vignette di Vauro nasce dal fatto che pare che a nessuno importi delle vittime di abusi. L'unica cosa che interessa e' coinvolgere il Santo Padre.
Non mi sta bene.
R.

fermo ha detto...

Questi commenti che ho letto sono la cartina tornasole di una Verità che per chi crede sta spingendo forte forte da tutte le parti visto che Si cela nelle espressioni di qualsiasi uomo che La cerchi veramente.. non abbiate paura!! diceva Karol ...
Si non dobbiamo avere paura ne tantomeno stancarci, c'è Qualcuno che ci accompagna RICORDIAMOCELO e Lui Ha Vinto Il Mondo.
DiamoGli fiducia!!!!!!

Anonimo ha detto...

La mia solidarietà al prete che si sente offeso dalla mancanza di rispetto della nostra libertà.
Credo che ogni persona abbia il diritto di vivere la propria vita nel rispetto della dignità della persona.Quello che vediamo da parecchio tempo è penoso,abbiamo passato l'estate con gli 80 mq di appartameto di Fini a Montecarlo,
ora stiamo assistendo all'ennesisa esibizione del premier.
Sono un'imprenditore con 40 meravigliosi collaboratori, sto lottando con loro per la salvezza del posto di lavoro,ho messo in vendita l'appartamento che mio padre mi aveva lasciato in eredità, questo per avere dei soldi di emmergenza.
Non fermiamoci in questo momento che il mondo vuole vederci divisi, non facciamoci prendere dallo sconforto quando ci attaccano,ma rimaniamo uniti perchè siamo persone libere.
Ammiro il Santo Padre, le sue parole sono sempre precise,lo capiremo tra 20 anni il grande Magistero di questo Pontefice.
Rimaniamo vicini al Suo pensiero e ricordiamoci che solo Cristo ci potrà giudicare,questa è la grande forza che sento dentro.
Buona domenica a tutti
Sergio

Anonimo ha detto...

Raffy,
http://www.ilgiornale.it/interni/vignetta_contro_papa_sito_cattolico_denuncia_vauro_santoro_e_rai/televisione-vauro-vauro_senesi-vignetti-papa-annozero-santoro-garimberti-pontifex_roma/23-01-2011/articolo-id=501370-page=0-comments=1
Alessia

Anonimo ha detto...

Interessante perche questi "comici" cosi coraggiosi non si occupano mai di qaulche rabbino,imam o di qualche membro di famiglia Agnelli ?

Angel

Anonimo ha detto...

Non c'è qualcosa che vi disturba in questo articolo del giornale?
Alessia

Anonimo ha detto...

No non si può parlare male degli iman e di Maometto nemmeno (e ci mancherebbe altro!)... ma di sacerdoti, papa e Nostro Signore, sì! Chissà perchè!?
Forse perché quanto insegnato dal Profeta, almeno in alcune parti del Corano, e praticato dai muslim con perfetta buona coscienza di essere 'buoni' muslim, non è così rassicurante come quanto insegnato dal Cristo e praticato, pena l'"auto-dimettersi' dal cristianesimo, da parte dei cristiani!
Per essere chiari Cristo non autorizza alcuna FATWA, mai, e nemmeno la Chiesa, l'islam sì!
Tutto sta nel... manico: Cristo è Dio mentre Maometto è solo un uomo: per questo quello che dice Cristo porta salvezza e salvezza eterna mentre quello che dice Maometto (o si dice abbia detto Maometto) no!

Anonimo ha detto...

Vauro si commenta da solo, uno che in casa ha la collezione di tutte le uniformi dell'unione sovietica....
comunque mi dispiace tantissimo per questo sacerdote come per il mio parroco e come per tanti sacerdoti. MA chi é causa del suo male pianga se stesso. Qualche giorno fa si parlava della segretezza del cnc, e la citavo il vangelo, tutto ciò che sarà bisbigliato verra gridato, cio che é nascosto rivelato. Ebbene, se papi, vescovi e cardinali avesero creduto per una volta al Cristo, e messo in atto le sue parole, questo prete oggi non avrebbe nulla di che vergognarsi. Se 50-40-30 anni fa la santa sede non avesse insabbiato, pensando che contrariamente a quello che diceva Cristo, ci sono cose che potevano essere nascoste, non sarebbe scoppiato nessuno scandalo. A maggiro ragione se oltre a tacere si é lasciato perpetrarre questi peccati che gridano vendetta contro Dio sui prediletti del Signore, potevanpo essere Certi che Iddio li avrebbe fatti venire a galla. Oggi la chiesa deve farsi carico di questa croce e ahimé anche questo sacerdote, croce che si é data da sola, essa é la penitenza per peccati che non altri, ma essa stessa ha compiuto.
L'unica cosa é accetatre questo tempo di penitenza e viverlo serenamente.

Max

Anonimo ha detto...

La vignetta della pagina 2 dell'Avvenire poteva essere meno banale: bravi come Giannelli sono pochi. E mi pare che Papeide di Vauro, con prefazione di Fo, sia stata edita da Piemme. Eufemia

Anonimo ha detto...

Mi ricordo di comici che facevano parodie del presidente iraniano, mi ricordo parodie di komeini, saddam, bin laden.

B'Rat ha detto...

"Bastardlurker ha detto...
Se il problema sono le vignette di Vauro e non i preti pedofili stiamo freschi."
Non si può al contempo pensare che quello della pedofilia sia un problema gravissimo e che la rozza generalizzazione di Vauro sia un'offesa seccante? Non è che affermare l'una delle cose neghi l'altra...

Arvando ha detto...

Il Papa è anche Capo di stato..eppure tutti i giorni viene dileggiato e insultato.Contro Napolitano... mai una parola...
Purtroppo i nostri vescovi,a parte il card. Scola,mons. Fisichella,mons. Negri ...non hanno mai speso una parola per papa Benedetto....

Anonimo ha detto...

anonimo delle 00:39 ha ragione. La memoria di alcuni è a corrente alternata. Non solo si può, ma nella nostra società spaventatissima ed ipocritissima di deve parlar male dell'islam, titillando tutti i luoghi comuni. Islam e cristianesimo, infatti sono legati allo stesso destino di minorità nei confronti dei tromboni laicisti tanto in voga.

Caterina63 ha detto...

...coraggio....diamo a Dio le nostre vite a sostegno di questi Sacerdoti....offriamoci come loro si offrono per noi in continuo olocausto... ops. anche questo è un termine monopolizzato che non si può usare per la politica corretta...
ma andiamo avanti...l'apparente sconfitta della Croce è la nostra vittoria!!

Grazie al Sacerdote autore di questa lettera!

euge ha detto...

Cara Raffaella, condivido in pieno il tuo commento ma, come dice giustamente gianniz, non ci si può dare per vinti!
Anche io in un post scrissi che a volte si ha la sensazione di combattere una battaglia contro i mulini a vento ma, guai se mancassero le nostre voci.
Certo, non abbiamo a disposizione ne una radio ne tantomeno una televisione ma, questo poco importa; quello che conta è non assuefarsi al comportamento che dal 2005 ha tenuto la Santa Sede nei confronti degli attacchi di cui è stato oggetto Benedetto XVI credo sarebbe gravissimo.
Cara Raffaella, non fermarti mai in questo tuo lavoro svolto sempre con dedizione e puntualità cose che purtroppo mancano, a chi questo lavoro dovrebbe farlo giornalmente perché è un suo incarico. Andiamo avanti con i nostri mezzi e continuiamo a testimoniare la nostra fedeltà a Benedetto XVI che la merita senza riserve.